La mostra di Harry Potter della British Library arriva online per tutti!

mostra di harry potter a history of magic

Quattro anni fa, una mostra della British Library aveva consentito al manoscritto di J.K. Rowling, Harry Potter e la Pietra Filosofale, di essere esposto nella famosa biblioteca nazionale del Regno Unito al fianco di altri importantissimi manoscritti come quello de Il Signore degli Anelli, Dr. Jeckyll e Mr. Hyde e tanti altri.

L’anno scorso, invece, sempre la British Library ha inaugurato una mostra di Harry Potter che annoverava, tra gli oggetti esposti, non solo immagini rare e manoscritti riferiti alla saga del giovane maghetto con gli occhiali, ma anche numerosi artefatti del folklore e delle credenze popolari, in campo mistico e magico, provenienti da tutto il mondo.

L’armata Potterhead, come prevedibile, ha preso d’assalto la mostra e i biglietti sono andati rapidamente esauriti, permettendo solo ai fortunati fan che sono riusciti ad accaparrarsi i ticket di assistere ad un evento più unico che raro.

Ora, grazie a Google e ad una magia tutta babbana fatta di Internet e tecnologia informatica, tutti avranno la possibilità di visitare “digitalmente” questa mostra.

Il gigante di Mountain View, attraverso il suo programma di Arte e Cultura, ha lanciato un nuovo hub online che permette a coloro che non sono riusciti a visitare la mostra fisica, di immergersi in A History of Magic e visualizzare tutto quanto: dai primi appunti di J.K. Rowling, al lavoro sulla Potter-Saga, fino a giungere ai dettagli della Pergamena Ripley, il leggendario manoscritto del XV secolo che dovrebbe mostrare l’arcano processo utile a creare una pietra filosofale.

È possibile accedere all’hub A History of Magic attraverso l’app Google Arts and Culture, disponibile sia per sistemi Android che iOS.

Si tratta di un’occasione imperdibile per tutti i fan di Harry Potter, il modo migliore per prepararsi alla mostra itinerante che sbarcherà a Milano a maggio!

Cosa ne pensate? Avete già scaricato l’app? Fatecelo sapere con un commento qui sotto!

Fonte: Gizmodo