Mer 9 Ottobre, 2024

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Addio a Totò Schillaci: se ne va l’eroe di Italia ’90, il primo calciatore italiano a giocare in Giappone

Il mondo del calcio e l’Italia intera sono in lutto per la triste scomparsa di Salvatore Schillaci detto “Totò”, eroe delle notti magiche di Italia ’90 e primo calciatore italiano a giocare in Giappone.

Protagonista assoluto del mundial giocato in casa, quando il calcio italiano era al suo apice, sono impresse in maniera indelebile nella memoria collettiva italica le sue gesta durante l’estate più memorabile di sempre, quando il suo colpo di testa tra i due marcantoni austriaci, il siluro sotto la traversa contro l’Uruguay e l’affiatamento con Roberto Baggio regalarono all’Italia sportiva un sogno destinato a essere imperituro nonostante la mancata conquista della Coppa del Mondo.

Totò Schillaci tra 1989 e 1990 ha vissuto il momento d’oro della sua carriera sportiva, curriculum che si è arricchito anche dell’esperienza nel neonato campionato professionistico di calcio giapponese. Sebbene il movimento pallonaro nipponico abbia goduto, tra gli anni ’70 e ’80, di un crescente interesse da parte del pubblico, complici anche manga / anime come Arrivano i Superboys (Akakichi no Irebun) e Holly e Benji (Kyaputen Tsubasa), fu solo nel 1993 che prese il via ufficialmente la J League, il massimo campionato di calcio giapponese che sostituì la vecchia Japan Soccer League, torneo che comprendeva squadre amatoriali.

Schillaci al Jubilo Iwata nel 1993: la prima volta di un calciatore italiano in Giappone

Nel 1994, accolto come un vero eroe, Totò Schillaci approdò in Giappone dopo essere stato acquistato dalla squadra del Jubilo Iwata. Schillaci, con alle spalle 4 anni alla Juventus e 2 all’Inter, si trasfer’ dunque in terra nipponica dove chiuse la sua carriera nel 199 dopo aver vinto il titolo nel 1997 con il Jubilo Iwata realizzando, complessivamente, 56 gol in 78 partite giocate.

“Quando arrivai un Giappone trovai un entusiasmo contagioso” raccontò Schillaci parlando della sua esperienza nella terra del Sol Levante. “Per loro lo Schillaci del mondiale non era mai finito e dimostrai con i miei gol quanto era forte il connubio: entusiasmo uguale impegno in campo e palla in fondo al sacco”.

La stessa squadra del Jubilo ha ricordato con affetto Totò con un post Twitter che ricorda come il calciatore palermitano faccia parte della storia del club come leggenda di questa squadra.

Addio Totò, con te se ne va un altro pezzo di quell’adolescenza vissuta in maniera spensierata tra fumetti, libri, videogame e i caroselli di auto con i tricolori e i tuoi poster appiccicati su cofani e portiere.

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