In Giappone c’è una stazione in cui le rane fanno compagnia a chi aspetta il treno

Di Salvatore Miccoli 2 Min di lettura

Nella tradizione folklorostica giapponese le rane (kaeru) sono un simbolo di buon auspici e, sicuramente per questo motivo, all’interno della stazione di Inami, nella prefettura di Wakayama, ce ne sono alcune che fanno compagnia ai passeggeri in transito e a coloro che attendono il treno.

Nella sala d’attesa della piccola stazione di Inami, in Giappone, ci sono delle rane che fanno compagnia ai viaggiatori

Tranquilli, non si tratta di una torma di anfibi che saltellano allegramente tra i binari e le banchine, ma di alcune statue poste nella sala d’attesa di questa piccola cittadina. All’esterno la stazione di Inami è abbastanza anonima, una fermata come tante altre sulla linea Kisei, mentre all’interno delle sue mura si respira un’atmosfere quasi da favola di Esopo.

stazione inami giappone

Delle statue di rane in salopette, della grandezza di un bambino, ravvivano la solitaria sala d’attesa che immaginiamo non veda transitare molte persone, un’affluenza esigua di passeggeri e pendolari che quasi ricordando alcune struggenti sequenze di 5 cm al secondo ambientate proprio nelle stazioni.

rane stazione inami2

Queste rane, realizzate dall’artista Taiki Matsushita nel 2018 come parte di un progetto artistico locale, sono state installate in diverse posizioni: sedute, addormentate, che guardano fuori la finestra e che salutano, con la reale sensazione che anche il passeggero più solitario possa sentirsi un po’ confortato dalla loro presenza. Kaeru, la parola giapponese per rana, ha anche un significato più esteso legato ai concetti di “ritorno” e “rientro a casa”, particolare che le rende ancora più adatte a una sala d’attesa della stazione ferroviaria.

In questo periodo di pandemia anche per il Giappone, poi, le rane della stazione di Inami hanno anche una funzione pratica legata al distanziamento sociale, occupando perennemente alcuni posti a sedere e facendo sì che le persone si siedano a distanza di sicurezza le une dalle altre.

Cosa ne pensate di queste rane “da compagnia”? Fatecelo sapere con un vostro commento qui sotto.

Fonte: SoraNews24

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