Similo, la recensione di un gioco da tavolo in 30 carte

Data di uscita
ottobre 2019
Autori
Martino Chiacchera, Hjalmar Hach, Pierluca Zizzi
Casa Editrice
Horrible Guild, distribuito da Ghenos Games
Il nostro Punteggio
8.2

Forse non gli dareste una lira ma sbagliereste clamorosamente perché, sotto la superficie che passa quasi inosservata, Similo nasconde un gioco davvero niente male! Questo piccolo gioco da tavolo è realizzato da Martino Chiacchera, Hjalmar Hach e Pierluca Zizzi; è abbellito dalle simpatiche illustrazioni, quasi caricaturali, ma certamente piacevoli ed evocative, di Naïade (Seasons, Lord of Xidit). Edito dalla recentemente rinominata Horrible Guild, è distribuito da Ghenos Games. Può essere giocato da due giocatori in su, senza un vero e proprio limite massimo. Si spiega in un minuto, si gioca in una decina scarsa e, come si dice, una partita tira l’altra.

 

La recensione di Similo

Similo è un gioco collaborativo di deduzione. Sono state fino ad ora pubblicate due diverse versioni del gioco: Storia (a cui la nostra recensione si riferisce) e Fiabe; comunque sono in previsione futura altre uscite sempre della stessa serie.

L’idea alla base (una sorta di via di mezzo tra Indovina Chi e Nome in Codice) è, dobbiamo dirlo, veramente brillante. Lo scopo del gioco è far indovinare ai compagni il Personaggio Segreto tra 12 possibili, utilizzando come indizi altri personaggi.

Similo è stato sviluppato a partire da un gioco del 2016 degli stessi autori, Hall of Fame, rivisto ed “asciugato”. Da 80 carte si è passati a soltanto 30, ma è incredibile il livello di variabilità, rigiocabilità ed interesse continuo che sono riusciti a racchiudere in un prodotto così compatto.

Il contenuto della scatola e i materiali

30 carte è tutto ciò che vi serve per giocare a Similo. Nella scatola trovate altre 5 carte che fungono da copertina e regolamento.

Il gioco è quindi quanto di più tascabile si possa immaginare: le carte sono di dimensioni generose (10×6,5 cm), come quelle di 7 Wonders per intenderci, e si possono imbustare con le bustine che trovate A QUESTO INDIRIZZO.

La scatola in plastica, pur essendo davvero ben realizzata, solida e funzionale, ma non fa giustizia al prodotto al suo interno. Quella mezzaluna superiore, con lo spazio per essere infilata nelle aste del supermercato, dà (purtroppo) un feeling da gioco “un po’ buttato lì”. Sia chiaro: provate un paio di partite e di questo piccolo difetto vi dimenticherete più velocemente di quanto io riesca a dire Tutankhamon, ma stona davvero un po’ con il resto dell’esperienza di gioco.

Come si gioca a Similo

Un giocatore ha il ruolo di Suggeritore, mentre tutti gli altri saranno gli Interpreti.

Il Suggeritore pesca a caso un Personaggio Segreto, a cui aggiunge altri 11 personaggi presi a caso dal mazzo. Mischiate queste 12 carte, le dispone sul tavolo scoperte. Pesca poi dal mazzo altre 5 carte, che andranno a formare la sua mano, da cui dovrà scegliere le carte personaggio da usare come indizi. In nessun momento del gioco il Suggeritore può aiutare gli Interpreti con frasi, mimando, o in qualunque modo che non sia giocare carte Indizi.

A questo punto ha due possibilità: può giocare una carta dalla sua mano verticalmente, indicando che il Personaggio segreto è simile a quella carta, od orizzontalmente, ed in questo caso il Personaggio segreto sarà diverso da quella carta. Infine, pesca un altra carta per riportare la sua mano a cinque.

Tocca agli Interpreti: quando viene dato il primo indizio, essi devono eliminare uno dei 12 Personaggi in tavola; quando viene dato il secondo, ne dovono eliminare 2; al terzo, 3; al quarto addirittura 4, lasciano solo due carte sul tavolo. Quando viene giocato il quinto ed ultimo indizio devono eliminare uno degli ultimi due personaggi, indicando quindi il Personaggio Segreto e vincendo la partita.

In qualunque fase del gioco, se gli Interpreti eliminano il Personaggio Segreto, la partita termina e perdono tutti.

Capire come pensano gli altri

Mettersi nei panni degli altri, seguirne i ragionamenti e le intuizioni è fondamentale per poter avere successo in una partita di Similo, sia quando si gioca come Suggeritore sia come Interpreti. E vincere non sarà facile.

Il fatto è che ci sono semplicemente troppi aspetti da poter considerare: nelle nostre partite, abbiamo ragionato sul sesso dei personaggi, sulla professione, sull’etnia, sull’aspetto fisico, sull’epoca in cui sono vissuti, ed una volta persino sul come sono deceduti (in quel caso abbiamo preso un granchio!).

Quando giochiamo da Suggeritori, dobbiamo stare molto attenti ai ragionamenti ad alta voce degli Interpreti; agiremo di conseguenza nei turni successivi, cercando di sfruttare al meglio gli Indizi. Infatti si può anche mettere in atto un pensiero strategico di pianificazione di più turni, dato che già dall’inizio si può disporre di cinque carte Personaggio da usare come Indizi.

Come Interpreti, cerchiamo di ricostruire il filo logico seguito dal Suggeritore, ed il motivo per il quale abbia giocato proprio in quel momento una determinata carta.

La fase critica della partita è senz’altro quando viene dato il quarto indizio: a quel punto rimangono sul tavolo sei personaggi, ed eliminarne quattro senza sbagliare è davvero arduo. Ma con un buon ragionamento collettivo spesso si riesce a venirne a capo.

Le nostre conclusioni sul gioco da tavolo Similo

Non si direbbe che in 30 carte si riesca a realizzare un gioco di questa qualità, ma Similo è davvero un gioiellino.

Una partita tira l’altra ed è veramente divertente giocare in entrambi i ruoli previsti. In due giocatori soltanto si perde la fase di confronto tra gli Interpreti, e certamente non è il numero di giocatori dove Similo dà il meglio. Ma dà tre in su ci troveremo a discutere ed analizzare i pensieri del nostro criptico Suggeritore con entusiasmo.

Ovviamente l’ideale sarebbe che tutti in torno al tavolo ricoprissero il ruolo di Suggeritore almeno una volta, ma non sarà un problema perché, una volta preso il ritmo, dieci partite in un’ora non saranno affatto un’utopia.

Una volta poi che saremo diventati dei veri cintura nera di questo piccolo collaborativo, gli autori hanno previsto una “modalità avanzata” davvero intrigante: le dodici carte in tavola apparterranno tutte ad un mazzo (per ora esistono le versioni Storia e Fiabe), mentre quelle per gli indizi saranno dell’altro mazzo. Vi immaginate nel cercare di far indovinare ai vostri amici Giulio Cesare ma potendo usare come indizi personaggi come Alice nel Paese delle Meraviglie, Peter Pan o i Tre Piccoli Porcellini?

Potete trovare i giochi della serie Similo A QUESTO INDIRIZZO.

Un piccolo gioiellino in tasca
Similo è davvero un gioco che fa il suo lavoro come un orologio svizzero. Compatto, economico, veloce, divertente, rigiocabile, sfidante. Cosa possiamo chiedere di più in sole 30 carte?
Pro
Talmente veloce da spiegare e giocare che farete 4 partite mentre vi arriva la pizza
Divertente e sfidante: vincere non è scontato
Il prezzo, in rapporto alla rigiocabilità, è davvero ottimo
Contro
Il più grande (e piccolo) difetto è la scatola un po' retrò. Ma davvero ci farete caso?
8.2
Voto Finale