Missione finita per FEDOR, il robot spaziale russo ha lasciato la ISS per sempre

FEDOR, il robot russo che ha fatto parte della vita di bordo dell’ISS, la Stazione Spaziale Internazionale, ha lasciato (per sempre) la stazione orbitante.

Il robot russo conosciuto come Skybot F-850, appartenente al progetto FEDOR, ha terminato la sua missione sulla Stazione Spaziale Internazionale

Purtroppo non siamo ancora ai livelli di complessità raggiunti dai droidi realizzati tanto tempo fa in una galassia lontana lontana, con il robot antropomorfo russo (il primo a condividere gli stessi ambienti con un equipaggio umano nello spazio) che non si è distinto in quanto ad agilità e scioltezza dei movimenti in assenza di gravità.

Nonostante cià e nonostante il fatto che la sua sia stata una missione breve, l’esperienza di FEDOR è comunque ritenuta un successo. Scopriamone qualcosa in più.

Dall’acronimo di “Final Experimental Demonstration Object Research“, FEDOR è un androide alto 1,80 m per circa 160 chilogrammi, realizzato in Russia come capostipite di una serie di androidi utilizzabili in situazioni di emergenza.

 

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La versione  realizzata da Roscosmos per l’utilizzo sulla ISS, chiamata Skybot F-850, è partita per la Stazione lo scorso 22 agosto.

Dopo due settimane, in cui si è anche simulata con successo la riparazione di elementi esterni alla stazione spaziale durante un’EVA (ExtraVehicular Activity), è rientrato sulla Terra lo scorso sei settembre tramite una capsula Soyuz senza equipaggio.

I responsabili del progetto hanno dichiarato che siamo ancora lontani dalla capacità di poter costruire dei robot in grado di sostituire completamente gli umani nelle missioni in orbita, ma la strada è tracciata.

Un ultimo aneddoto su FEDOR, il programma russo sui robot: c’è da dire che ai russi non manca certo il senso dell’umorismo!

Al primo ministro russo Dmitry Rogozin è capitato di rispondere a domande ci chi temeva per la natura del programma, persone spinti dal timore che la Russia stesse “…realizzando una specie di Terminator!

Quasi a esorcizzare una simile nefasta eventualità, si è deciso di battezzare l’androide con il nome di Skybot… Vi ricorda niente?

Fonte: France24