Sara Pichelli: conosciamo la fumettista grazie alla quale l’Oscar a Spider-Man parla anche italiano

sara pichelli

Nella notte appena trascorsa, nella consueta cornice del Dolby Theatre, sono stati assegnati gli Oscar 2019.

Da sempre, nella notte delle stelle, una spruzzata tricolore qui e là si fa strada sotto i riflettori dell’evento clou del cinema internazionale.

Questa notte non è stata da meno, grazie a Spider-Man: Un nuovo universo e a Sara Pichelli.

Conosciamo Sara Pichelli, co-creatrice di Miles Morales, protagonista del vincitore dell’Oscar come miglior film animato

Chi vi scrive ha passato la nottata in bianco, anche se non si è spinto fino alla fine della manifestazione.

Era mio interesse solo “supervisionare” le peripezie di Black Panther e, soprattutto, constatare l’ovvio; sarebbe a dire assistere alla scontata (ma non per questo meno meritata) premiazione di Spider-Man: Un nuovo universo quale miglior film d’animazione.

Come potete vedere voi stessi, ovviamente è successo e, quindi, mi sono addormentato felicemente, fiero del mio Ragno del cuore e di Sara Pichelli, la migliore fumettista italiana del nuovo millennio.

Assieme al leggendario Brian Micheal Bendis, Sara ha contribuito a creare l’aspetto, le movenze e il linguaggio del corpo “di carta” di Miles Morales, quindi, a tutti gli effetti, è Sara che dobbiamo ringraziare, questa volta, per aver messo un po’ d’Italia in questo strameritato Oscar come miglior film animato.

Un’italianità che, per noi nerd ed appassionati di fumetti, ha una doppia valenza.

Una straordinaria fumettista che, però, nasce come storyboarder, animatrice e character designer

Marchigiana di nascita, romana d’adozione, classe 1983, Sara Pichelli inizia la sua carriera nel campo dell’arte mainstream e dell’intrattenimento lavorando a progetti animati, essendo l’animazione la sua prima passione, con una particolare predilezione per quella proveniente dal Sol Levante.

Dopo un periodo in quel mondo, segnato anche da un po’ di insoddisfazione personale ed artistica (“mi sentivo come un ingranaggio in una macchina e ciò feriva il mio ego artisticoha detto in un’intervista) approda alla IDW facendo da assistente a David Messina sulle storie a fumetti di Star Trek.

Da lì, come nelle migliori sceneggiature, Sara si innamora dei fumetti e decide quindi di partecipare al Chesterquest Talent Search di CB Cebulski, il tour mondiale dell’Editor In Chief  Marvel appassionato di birra e Giappone.

La Pichelli arriva tra i finalisti della gara e, in breve, colpisce come un uragano il mondo dei comics USA diventando una delle cosiddette Young Guns Marvel, ovvero i giovani artisti che più si stanno distinguendo fra quelli della Casa Delle Idee e che, in futuro, avranno più chance di diventare delle vere e proprie leggende.

Sara conquista il pubblico USA ed internazionale, non solo per il suo talento puro, ma anche per la personalità che riesce ad infondere nelle sue creazioni

Il tratto della Pichelli non colpisce solo per l’ovvia e manifesta capacità di portare agli occhi del lettore personaggi gradevoli e immagini che catturano; Sara è in grado di “tridimensionalizzare” la personalità dei suoi protagonisti, con un senso estetico più unico che raro, anche nel variegato mondo degli artisti che si dedicano agli eroi in costume.

Donne eleganti, sensuali e letali, uomini contemporaneamente vigorosi e fragili ma soprattutto credibili, corpi e volti che recitano, dettagli che distinguono un personaggio dall’altro anche se preso nel particolare e non nell’insieme.

E, permettetemi di dirlo da fan esacerbato di Felicia Hardy, come disegna la bella Gatta Nera Sara Pichelli, forse solo Adam Hughes in tutto il resto del mondo.

Lo stile di Sara fa innamorare da subito tutti in Marvel e, quindi, la nostra connazionale finisce per scalare in fretta i gradini del gradimento dentro e fuori l’azienda.

Sara Pichelli viene designata per un compito monumentale: co-creare Miles Morales

Tanta è quindi la fiducia e il sincero apprezzamento in Marvel per il lavoro della fumettista italiana, che i piani alti decidono che sarà lei a collaborare con una leggenda come Brian Michael Bendis alla creazione del giovane Miles Morales, che andrà a sostituire un defunto (non proprio, dai… quasi) Peter Parker come Spidey titolare sulla testata Ultimate.

Il risultato finale di quel processo creativo, arrivato sulle pagine dei fumetti nell’agosto del 2011, ci ha fatto innamorare sempre di più, pagina dopo pagina, del giovane alunno della Brooklyn Vision High School facendolo arrivare in un Olimpo ristrettissimo di supereroi amati a tutto tondo.

Un amore che ha fatto sì che Miles diventasse il fulcro “multiversale” di una pellicola straordinaria, la cui vittoria durante l’ultima Notte Degli Oscar veniva data quasi per scontata dagli addetti ai lavori e dai semplici appassionati, ma che, nonostante questo, ha riempito di gioia il mio cuore di vecchio Ragno-fan che mai nella sua vita avrebbe pensato di poter sentire la frase: “And the Oscar goes to…Spider-Man“.

Sara Pichelli ora ha in mano le redini del rilancio dei Fantastici Quattro

È alle sue matite (in costante evoluzione e miglioramento) che la Marvel ha affidato il comparto artistico del rilancio dei Fantastici Quattro, con testi e script di Dan Slott.

Dopo un lunghissimo periodo d’assenza dalle edicole e dalle fumetterie, la First Family è tornata in grande stile, complice anche (è un po’ un segreto di Pulcinella) l’acquisizione di Disney di tutti gli asset Fox che riguardano proprietà Marvel.

Reed, Sue e famiglia presto esordiranno, lo sappiamo per certo anche senza bisogno di conferme ufficiali, nell’Universo Cinematografico Marvel.

Si affiancheranno a personaggi che ormai sono diventati delle vere e proprie icone della cultura pop più trasversale possibile: quella che dal grande schermo entra negli occhi e nei cuori di tutti gli abitanti del Pianeta.

Considerato che, stanotte, Black Panther ha fatto fare al MCU tre importantissimi primi passi nel mondo dorato della Academy, non è da escludere che in futuro i passi diventino delle vere e proprie cavalcate.

Cavalcate che, chissà, potrebbero includere anche quei Fantastici Quattro che una straordinaria artista italiana sta aiutando a ridefinire visivamente e a “traghettare” nel nuovo mondo dei fumetti che vanno a braccetto con la macchina da presa e il grande schermo.

Magari la storia di Sara Pichelli con quel tizio tutto ricoperto d’oro non è finita qui.

Gli auguri a Sara li facciamo tutti noi di JustNerd con tanto orgoglio e con la solita passione verso il magico mondo dei comics e di tutti i suoi interpreti.