Secret Empire 3, addestrare nuovi eroi! – Recensione

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Il maxi evento Marvel del periodo si sta sviluppando in maniera sempre più spietata. Se finora in Secret Empire abbiamo avuto modo di vedere come Steve Rogers, divenuto il Leader Supremo dell’Hydra, abbia cercato di mantenere un lato di umanità che abbiamo sempre riconosciuto all’eroe noto come Capitan America, con questo terzo numero si fanno palesi quei cambiamenti nel suo carattere che lo rendono sempre più lontano dal personaggio che abbiamo sempre conosciuto.

La preparazione con cui negli scorsi mesi Nick Spencer ci ha guidati verso lo scoppio di Secret Empire si muoveva su un fragile equilibrio. Rogers aveva preso coscienza del proprio ruolo di agente dell’Hydra, muovendosi per portare a compimento il grande piano dell’organizzazione segreta, ma mostrava comunque dei segni di titubanza nel combattere coloro che per anni sono stati suoi amici, rinnegando anche i propri principi. A partire dallo scorso numero questo dubbio sembra completamente sparito. Non solo la strage di Las Vegas ha avuto un grande impatto sulla comunità dei metaumani, ma segna anche un radicale cambiamento all’interno dell’animo di Rogers. La nuova risolutezza di Steve emerge in questo terzo albo, dove la sua ricerca dei frammenti del Cubo Cosmico lo ha portato ad abbandonare ogni limite, utilizzando anche la violenza più sfrenata per raggiungere i propri obiettivi.

Secret Empire mostra la difficoltà di addestrare nuovi eroi per contrastare l’Hydra

L’incursione dell’Hydra nel reame di Atlantide è una mossa che chiarisce come ormai Steve Rogers abbia intrapreso una strada spietata. La decisione di distruggere un sacro tempio di Atlantide come ritorsione per il fallimento della missione di recupero mostra in pieno la decisione dell’Hydra Supremo di non accettare opposizione alcuna. Questa decisione di Rogers non può lasciare indifferente Namor, che sappiamo si farà vivo nel prossimo numero della serie dedicata a Capitan America. Mentre l’Hydra si occupa di consolidare il proprio potere, vediamo come un ‘altro‘ Rogers sia tornato in questo mondo, creando un interessante paradosso che sicuramente non mancherà di presentare una sconvolgente fine di questa saga.

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Nel frattempo possiamo seguire l’addestramento dei giovani eroi che si sono affidati alla Vedova Nera, iniziato lo scorso numero. Nonostante la battutina su Star Trek per esaltare la differenza generazionale tra i personaggi, il tono rimane piuttosto teso e rispecchia al meglio la durezza della condizione del mondo governato dall’Hydra. L’innocenza che permane nelle azioni di Ironheart e dei suoi compagni contrasta con la decisione di Natasha, che mai come in questo momento sembra esser decisa a voler compiere la propria missione ad ogni costo.

Spencer riesce a creare un ottimo contrasto tra la sensibilità dei ragazzi e la risolutezza lucida e spietata della Romanoff. Questo effetto viene acuito anche dalla decisione di Maria Hill di guidare una ribellione violenta, percepita come terrorismo dall’Hydra. Il dialogo tra la ex direttrice dello S.H.I.E.L.D. Ed il suo informatore sembra voler spingere il lettore ad una riflessione su potere e reazione. Il tocco finale di questo episodio di Secret Empire è dato dall’ingresso in scena di una delle armi potenzialmente più letali dell’Hydra, un uomo esperto in punizione!

Andrea Sorrentino e Rod Reis sono i fautori di un comparto grafico strepitoso, incredibilmente profondo e con un tratto particolarmente suggestivo, cui si unisce una colorazione ad effetto che acuisce l’impatto emotivo del lettore.

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A completare questo albo di Secret Empire, assistiamo alla nascita di un nuovo eroe, Patriot. Il giovane Rayshaun sembra incarnare al meglio il ruolo di supereroe, con una genesi ‘classica’ ed in cui ancora una volta sembra coinvolto Tony Stark, che sembra gradire il ruolo di mentore dopo aver dato il via alla vita supereroistica di Ironheart. Ultimo giro di valzer di Secret Empire 3 è dato da un’esilarante avventura breve di Bob, imbranato agente dell’Hydra conosciuto grazie a Deadpool.

Secret Empire continua nel prossimo numero di Capitan America, in edicola tra pochi giorni, e all’interno degli albi dedicati al nuovo corso del mondo!

Hail, Hydra!