Kepler 3042 – Noi creiamo nuovi mondi

Kepler 3042

Kepler 3042 e l’esplorazione della galassia

Kepler 3042, l’ultima fatica di Placentia Games e Post Scriptum, è un gestionale strettissimo che offre un’esperienza di gioco assolutamente non banale. Il titolo rispecchia in pieno lo “stile di gioco” dell’autore: riflessivo, calcolatore, ad aggressività ridotta ma pronto ad entrare a gamba tesa sul primo errore degli avversari.

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Per l’esplorazione del cosmo dovremo utilizzare tre tipi di risorse (energia, materia e antimateria) gestite con  meccaniche classiche e robuste (produzione, trasformazione, consumo) rivisitate in modo innovativo. Ogni giocatore ha a disposizione una quantità limitata di risorse, che non potrà mai essere incrementata e che è indipendente dal numero di pianeti colonizzati. Questa scelta di game design implica che ogni giocatore, indipendentemente dall’efficienza produttiva, non possa mai avere in gioco più di 17 risorse (3 antimateria, 7 energia e 7 materia).

Al proprio turno ogni giocatore deve selezionare una delle nove azioni base disponibili, poi può attivare una oppure due azioni bonus distruggendo (quasi) permanentemente una delle proprie risorse. Le azioni sono tutte perfettamente “ambientate”: sviluppare tecnologie, costruire navi spaziali, colonizzare oppure terraformare pianeti, produrre risorse, esplorare nuovi corpi celesti. Lo sviluppo delle cinque aree tecnologiche permette di migliorare gli effetti delle azioni attivate.

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Come avrete intuito, si tratta, a tutti gli effetti, di un gioco 3X, dove le fasi eXplore, eXpand, eXploit, sono perfettamente integrate nelle azioni base. L’assenza della quarta “X” (eXterminate) non è una dimenticanza, è voluta ed coerente con l’esperienza di gioco ricercata: la vera sfida è riuscire ad utilizzare al meglio le proprie risorse applicando una strategia di lungo periodo.  In Kepler 3042 i giocatori non competono per le azioni da svolgere, sempre disponibili, ma per lo sfruttamento dei corpi celesti.

Al termine dei 16 turni di gioco, che corrispondono anche al numero di azioni base attivabili, si effettua una fase di punteggio che tiene conto di fattori differenti: obiettivo personale, numero, distanza e tipo di pianeti colonizzati, pianeti terraformati, antimateria prodotta, miniere occupate, prestigio scientifico e coloniale accumulato, e  livello tecnologico raggiunto.

Un buon titolo, assolutamente da provare.