Durante lo scorso mese di aprile, alcuni archeologi dell’Università di Bergen hanno scoperto un antico gioco da tavolo, che risalirebbe a circa 1.700 anni fa.
La scoperta è avvenuta mentre scavavano alla ricerca di resti di antichi tumuli risalenti all’Età del Ferro.
Un antico gioco da tavolo è stato ritrovato scavando in alcune tombe norvegesi vecchie di 1.700 anni
Il ritrovamento di questo antico gioco da tavolo è stato fatto a Ytre Fosse, nella Norvegia occidentale, un villaggio con vista su Alversund e sulla “Indre Skipsleia”, una parte dell’antica via di navigazione Nordvegen, ossia quella ha dato il nome alla Norvegia.
L’intera area è caratterizzata dalla presenza di numerosi tumuli monumentali che si estendono su entrambi i lati di Alversund, come fossero simboli indelebili del potere ed economico che aveva anticamente il controllo delle merci e dei viaggi lungo la costa norvegese.
Oltre ad altri piccoli cimeli in bronzo, vetro e ceramica, gli scavi hanno portato alla luce, per l’appunto questo antico gioco da tavolo formato da 18 token a doppia faccia e da un particolare dado, somigliante più ad un’asta allungata e stretta che ai classici d6 di forma cubica a cui siamo abituati.
Proprio il dado rappresenta un pezzo molto raro, tipico dell’Età del Ferro romana (1-400 d.C.). In Scandinavia, dadi simili erano già stati ritrovati nel famoso sito di offerta di armi di Vimose a Fyn, in Danimarca.
L’importanza del ritrovamento è avvalorata dal fatto che i pezzi che compongono questo gioco possono essere sicuramente considerati come “i precursori” di Hnefatafl, il più famoso gioco da tavolo dell’epoca Vichinga (750-1050 d.C.).
Fonte: Univesity of Bergen