Se c’è una cosa che i manga ci hanno insegnato, è che possono parlare di tutto: amori adolescenziali, robot giganti, cacciatori di demoni, spadaccini e tornei di calcio infiniti… e ora anche profezie apocalittiche.
Ebbene si, in Giappone c’è un’opera che ormai viene considerata come un inquietante oracolo foriero di disastri catastrofici, un’oscura premonizione a fumetti che sta scatenando una mezza psicosi nazionale e internazionale.
Sogni di carta che sembrano predire i terremoti
Tutto comincia con: Watashi ga Mita Mirai (Il futuro che ho visto) di Ryo Tatsuki, manga che fino a qualche mese fa conoscevano in pochi, una sorta di diario onirico pubblicato per la prima volta nel lontano 1999.
L’opera, una raccolta di sogni premonitori che l’autrice afferma di aver avuto tra il 1980 e il 1990, vede la Tatsuki disegnare se stessa come protagonista, sostiene di avere visioni premonitrici attraverso i sogni.
Sebbene alcune di queste visioni sono state “vissute” tempo dopo il loro verificarsi nella realtà, come il terremoto di Kobe (1995) e la morte della principessa Diana (1997), altre ben più spaventose sembrano essere state anticipate dai sogni profetici della mangaka.
La Tatsuki, infatti, in tempi non sospetti aveva predetto il terribile terremoto e tsunami di Tōhoku del 2011.
Coincidenza? Colpo di fortuna? Idea da genio marketing? Non lo sappiamo e forse non lo sapremo mai, ma ecco che nel 2021 esce la Complete Edition del manga, con una nuova, inquietante predizione attesa per luglio 2025. Un disastro naturale ancora più grande che colpirà il Giappone. Una mega-tsunami di potenza tripla rispetto a quella del 2011.
Dal manga alla realtà (forse), passando per TikTok e voli cancellati
Come è possibile immaginare, in un Paese a rischi sismico elevato come il Giappone, la cosa non è passata inosservata.
Watashi ga Mita Mirai è diventato virale. È stato tradotto anche a Hong Kong, dove il suo particolare contenuto ha trovato terreno fertile tra le persone superstiziose rimbalzando sui social.
Risultato? Alcune compagnie aeree di Hong Kong hanno iniziato a cancellare voli verso città giapponesi come Sendai (centro colpito duramente nel 2011), e i turisti hanno cominciato a disdire le vacanze estive in Giappone.
Questo clamore mediatico ha spinto Ryo Tatsuki a intervenire pubblicamente, ricordando a tutti che il manga è un’opera di pura fantasia.
La ciliegina sulla torta dell’apocalisse: arriva anche il film ispirato al manga
Per cavalcare l’onda del caos mediatico (scusate il gioco di parole), qualcuno ha pensato bene di metterci il carico: il 27 giugno esce nei cinema giapponesi il film chiamato “July 5, 2025 – 4:18 AM”.
Sì, proprio così. Il titolo fa il verso alla predizione del manga della Tatsuki e alimenta il panico generale: è davvero quella la data esatta del mega terremoto? Ovviamente no.
Nella speranza di placare gli animi ansiogeni, l’editore del manga è dovuto intervenire con una dichiarazione ufficiale: “Non abbiamo mai indicato una data precisa. Il film non è canonico, per favore non fatevi prendere dal panico.”
Ma il terremoto ci sarà davvero?
Qui la cosa si fa seria: secondo i sismologi giapponesi, c’è una alta probabilità che nei prossimi 30 anni si verifichi un mega terremoto nella Fossa di Nankai. Non serve essere sensitivi: è scienza. E la scienza, sebbene riesca a indicare che, prima o poi, una zona altamente sismica sarà interessata da potenti scosse telluriche, non è in grado di dire quando accadrà esattamente.
L’Agenzia Meteorologica Giapponese, esasperata, ha pubblicato sulla sua homepage il seguente avviso: “Le previsioni di date specifiche per i terremoti sono bufale.”
Visioni catastrofiche, vendite, viralità e il First Impact
Nel frattempo, il manga (inedito in Italia) è un vero successo: oltre 1 milione di copie vendute, con l’opera che dopo anni è tornato nelle classifiche.
Ebbene sì, l’ansia vende. Ma vende anche la narrativa visionaria e l’intuizione artistica della Tatsuki. L’autrice, con un certo senso di responsabilità, ha detto: “Sono contenta se la mia opera serve a far preparare le persone a un disastro, ma non lasciatevi influenzare troppo. Ascoltate gli esperti.”
Parole sante, Ryo. Ma intanto su X (ex Twitter) c’è chi si fa beffe della situazione: “Credere ai terremoti predetti da un manga è come aspettarsi un’invasione aliena perché l’ha detto Evangelion.”