Sab 27 Luglio, 2024

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Horse Fever – Riccastri si diventa scommettendo sui cavalli!

Horse Fever, la recensione

Il titolo che andremo a rispolverare oggi si chiama Horse Fever, un gioco da tavolo che ci catapulterà nel mondo delle scommesse ippiche di inizio ‘900.

Edito nel 2009 dalla Cranio Creations (è stato il suo primo titolo), Horse Fever vede dai 2 ai 6 giocatori calarsi nei panni dei riccastri del gioco, intenti a scoprire chi tra di loro sia il Miglior Scommettitore di Sempre.

Horse Fever Box

Per farlo i nostri riccastri si abbasseranno ad utilizzare qualsiasi mezzo, sia esso considerato lecito o illecito. Questo include la compravendita delle scuderie e dei cavalli, l’affiliazione alla malavita o semplicemente truccare le gare; magari infilando un peperoncino su per il sedere al nostro cavallo.

Creato da Lorenzo Silva e Lorenzo Tucci Sorrentino, Horse Fever ci terrà impegnati per non più di 90 minuti a partita e potrà essere giocato dai futuri magnati dell’ippica con più di 10 anni.

Ai blocchi di partenza… e dentro la scatola!

Il packaging è tipico dei boardgame curati da Cranio Crations, molto colorato ed evocativo. Le illustrazioni, presenti sia sulla scatola che sulle carte, sono divertentissime e volutamente noir.

A realizzarle è stata la bravissima Giulia Ghigini, mentre alla grafica ha pensato Noa Vassalli, detto Il Braulio (possiamo solo immaginare il motivo).

Cavallo Horse Fever

All’interno della scatola troveremo:

  • Una plancia di gioco
  • 106 carte
  • 32 PV
  • 125 Banconote (suddivise in vari tagli)
  • 24 Segnalini scommessa
  • 2 dadi sprint
  • 6 pedine cavallo
  • 1 regolamento

L’edizione di Cranio Creations è multilingua ed include, oltre al regolamento italiano, anche quello in lingua tedesca, inglese e francese.

Pronti, partenza, via!

In Horse Fever potremo scegliere fra 3 diverse modalità di gioco Board Game, Family Game e Party Game. In questa recensione prenderemo in esame la versione completa (la Board Game), la family semplifica le regole di gioco, mentre la party game riduce all’osso il titolo; proponendo la sola parte di corsa dei cavalli.

Durante la nostra sessione di gioco, dopo aver pescato casualmente il riccastro che andremo ad interpretare (ognuno con un’abilità iniziale differente), saremo chiamati a scommettere su diverse corse di cavalli. Queste si svolgeranno al termine del turno di gioco, dopo una prima fase acquisti e una fase di scommesse.

Nella fase acquisti, come facilmente intuibile dal nome, ogni giocatore potrà acquistare varie carte tra quelle messe a disposizione dal gioco. Queste si dividono in carte azione, carte obiettivo, carte cavallo, carte aiutante e carte proprietario di scuderia.

Cavalli Horse Fever

Nella fase scommesse invece potremo puntare sui cavalli, scommettendo sul puledro che secondo noi vincerà la gara e su chi, invece, pensiamo si piazzerà fra le prime tre posizioni. Per farlo avremo a disposizione dei segnalini che certificheranno la nostra scommessa. La puntata minima sarà rappresentata dai nostri PV (Punti Vittoria) moltiplicata per 100.

Sempre nella stessa fase si potrà anche truccare la corsa, giocando carte azione coperte a favore o a sfavore dei cavalli che parteciperanno. Ovviamente gli altri giocatori non conosceranno, fino ad inizio corsa, quali bonus e quali malus verranno assegnati a vari cavalli (alcune carte sono veramente assurde e divertenti).

Ma arriviamo al cuore del gioco, la corsa dei cavalli.

Una volta scoperte le carte azione assegnate ai cavalli, e calcolati eventuali bonus e malus dati da tutte le carte presenti in gioco, la gara è pronta per iniziare. Per calcolare lo spostamento dei cavalli viene utilizzato un mazzo movimento dove le carte, scoperte una alla volta, faranno progredire di una o più caselle i vari cavalli. Due dadi sprint, lanciati ad ogni carta movimento scoperta, assegneranno poi un movimento bonus al cavallo del colore corrispondente.

Horse Fever Cavalli

Al termine della gara si calcoleranno i piazzamenti, verranno modificate le quotazioni delle scuderie, e verranno distribuiti PV e denaro a seconda delle scommesse fatte.

Segue poi una breve fase di asta, dove la banca vende e compra i punti vittora dei giocatori (forse l’unica fase che non avrei incluso nel gioco).

Il giocatore che al termine di tutti i turni di gioco avrà più PV, sarà considerato il Miglior Scommettitore di Sempre!

Più peperoncino in quel cu**!

Ok, lo ammetto. Ho semplificato molto le meccaniche di gioco (non ho citato le carte obiettivo, le carte aiutanti o la malavita), ma la vera anima del gioco credo si sia capita. Oltre ad essere un titolo molto divertente, grazie alle già citate illustrazioni, Horse Fever offre il meglio di se con il grande coinvolgimento dei giocatori in fase di gara (un altro titolo destinato a far tramontare amicizie di lunga data insomma).

Peperoncino Horse Fever

Horse Fever si presta ad essere giocato da chiunque. Tuttavia l’alta aleatorietà e qualche carta sbilanciata, trasformeranno presto le vostre sessioni di gioco in grandi bagarre (non per questo però meno divertenti).

L’ottima scalabilità (fatta eccezione per il gioco a 2 giocatori il titolo si fa apprezzare indipendentemente dal numero di partecipanti) e una buona interazione tra i riccastri, non lasciano scampo ai tempi morti nel gioco di Cranio Creations; un titolo che merita certamente la vostra attenzione.

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