Giappone: assegni familiari a chi sposa un anime!

sposare anime giappone

In Giappone un’azienda ha previsto speciali “assegni familiari” per i dipendenti che sposano un personaggio degli anime

Il Giappone si rivela, costantemente, come una fucina di stranezze e novità non solo tecnologiche, ma anche riguardanti la sfera privata delle persone e le loro relazioni interpersonali, sempre più pervase e “contaminate” dalle passioni che ogni individuo ha per manga, anime, videogame e tutto ciò che più caratterizza ed identifica la cultura pop del Sol Levante.

Dopo la messa in circolazione di moduli per gli annunci di matrimonio legalmente vincolanti a tema Pokémon e Sailor Moon, e giochi in realtà virtuale in cui è possibile sposarsi con un attraente partner virtuale, arriva la notizia che un’azienda giapponese, la Gatebox di Akihabara, verserà degli “assegni familiari” ai dipendenti che hanno sposato un personaggio degli anime, in maniera tale da aiutare la “coppia” ad avere un dignitoso tenore di vita.

Ovviamente l’azienda non vuole essere ingannata dai propri dipendenti, dato che elargirà questi benefit economici direttamente in busta paga, perciò ha predisposto un modulo per la registrazione del matrimonio, disponibile sul proprio sito web in diverse varianti.

Sul modulo dovranno essere indicate una serie di dettagliate informazioni riguardanti i coniugi, come i dati anagrafici, le modalità con le quali ci si è conosciuti, come e quando si è diventati una coppia, dove è stata fatta la proposta di matrimonio, il ricordo più bello insieme e anche se il coniuge ha intenzione di mantenere o meno il cognome da nubile dopo il matrimonio.

Gatebox riconoscerà questi particolari “assegni familiari” soltanto a coloro che hanno un unico coniuge non umano (sono consentiti anime disegnati a mano, personaggi tridimensionali, videogiochi e personaggi in costume), escludendo quindi chi è già sposato con un partner umano. La monogamia deve essere rispettata, in ogni caso, come espressamente richiesto dall’azienda tramite il proprio sito:

Ti chiediamo di inviare i documenti solo per l’unica persona a cui appartiene il tuo cuore.

D’altra parte per Gatebox non è importante la “natura” del coniuge, tanto da accettare, nel corso del tempo, i matrimoni omosessuali così come quelli interspecie, specificando di non avere obiezioni per coloro che sposano elfi, animali o qualsiasi altro personaggio non umano, garantendo anche un strettissima forma di anonimato sulle informazioni inserite nei propri moduli matrimoniali.

Fonte: Rocketnews24