Cabal: le prime impressioni sul GdR di Crimson Lodge dopo il Modena Play 2018

Cabal

Tra le novità del mondo dei giochi di ruolo che sono state presentate al Modena Play di quest’anno, c’è Cabal.

Cabal è un GdR di stampo investigativo creato dal team di Crimson Lodge e distribuito da GG Studio, la stessa casa editrice che ha portato Symbaroum in Italia.

Questo GdR, creato da Francesco Angelini e Matteo Pettinari, era già stato testato durante il Play 2017, ma quest’anno si è proposto al pubblico con un nuovissimo manuale fresco di stampa e una demo del GdR interessante e avvincente.

Noi di JustNerd potevamo perderci questa occasione? Ovviamente no, e ci siamo prenotati prima di subito per una one-shot di Cabal!

Cabal è un gioco di ruolo che si addentra nel mondo di Theomachia Ultima, un’ambientazione oscura e ricca di mistero in cui il genere umano è condannato a un inesorabile e lugubre destino.

Nel mondo agiscono in segreto diverse schiere di Cultisti, Illuminati e appartenenti alle più famose sette (più o meno) segrete di cui avete letto nei libri. I personaggi che appartengono a questi gruppi scelti vivono costantemente a contatto con un mondo al di là di quello reale, in una guerra segreta ed esoterica in cui agiscano forze occulte di cui non si sospetta l’esistenza.

In Cabal, i personaggi giocanti possono essere persone comuni che non sanno nulla di questo mondo occulto ed esoterico (Dormienti), personalità che sono entrate in contatto, per diversi motivi, con il mondo al di là (Testimoni), o esperti in materia, uomini e donne appartenenti a una setta che vivono costantemente in un mondo fatto di incubi e misteri (Eruditi).

La demo di Cabal del Modena Play 2018

Ho provato Cabal con un gruppo di giocatori coordinati dal master Francesco Angelini, uno dei due creatori del GdR.

La demo si è mostrata da subito come un’intensa avventura investigativa: tutti i giocatori, prima di iniziare, hanno ricevuto un plico formale con all’interno un vero e proprio dossier contenente un ricco materiale d’indagine.

Il dossier includeva documentazione di vario tipo (tra cui foto, file medici e rilevazioni della polizia) riguardante un terribile duplice omicidio in un villa. I PG della one-shot erano dei Testimoni, e, infatti, si capiva immediatamente dalle informazioni top secret del dossier che qualcosa non quadrava, come quella stanza misteriosa senza riscontri nella planimetria della villa.

Bene ma non benissimo, verrebbe da dire, ma la mente del giocatore investigativo è già all’opera!

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E in effetti, i misteri e gli orrori della villa si palesano in breve tempo ai PG con salti temporali, statue sporche di sangue che si muovono tra le stanze, libri su come creare bambini artificialmente e laboratori medici dalla dubbia finalità.

Oltre alla trama della demo è stato possibile avere un assaggio del sistema di gioco di Cabal basato sui d6: si sommano le Abilità e le Caratteristiche richieste dal Master e si tirano i d6, il cui risultato deve restare al di sotto della somma dei valori sulla scheda PG per poter superare il tiro.

Il sistema di gioco di Cabal permette di seguire la trama d’indagine in maniera ottimale, dando la possibilità di poter scegliere Abilità e Poteri dei personaggi giocanti affini al mondo investigativo ed esoterico del GdR, come conoscenze storiche, informatiche, mediche e occulte.

Durante la demo nessun PG è stato inutile ai fini della trama, tutti avevano delle competenze valide e ciascuno dei giocatori ha aggiunto qualche informazione in più per avere il quadro completo del duplice omicidio.

Ma non c’è stata solo investigazione! Come in ogni gioco basato sull’occulto, il pericolo è dietro l’angolo e anche in quest’avventura i personaggi si sono trovati di fronte a una situazione poco piacevole, armi alla mano.

In Cabal non si è né supereroi, né personaggi dalle capacità fuori dal normale, ergo un singolo colpo di pistola può essere fatale. Dopo aver visto quanti danni può fare una pistola, consiglio chi si troverà di fronte a un PNG con un mitra di scappare, ma anche molto velocemente!

Non svelerò nulla sul finale dell’avventura (non si sa mai!), ma di certo è stato un assaggio di Cabal molto ben riuscito, che ha coinvolto i giocatori nelle dinamiche esoteriche, investigative e relazionali che si sono svelate al tavolo da gioco.

L’avventura ha reso l’idea dello spirito dell’ambientazione di Cabal e anche di una delle principali tematiche del gioco, l’Alchimia, vera protagonista della one-shot.

Insomma, ho passato più di un’ora e mezza al tavolo, ma avrei giocato volentieri ancora!

Voi avete provato Cabal al Play? Che cosa ne pensate?