In questi giorni sta tenendo banco ad Hollywood lo sciopero degli attori indetto dal sindacato di categoria, Sag-Aftra, in concomitanza con quello degli sceneggiatori. Lo sciopero rischia di protrarsi per molto tempo, si parla addirittura di mesi, con molti film che dovranno essere rimandati o, addirittura, cancellati. Ma quali solo le richieste degli attori che hanno portato allo sciopero?
Va detto che, quando si parla di sciopero indetto dal sindacato degli attori, le parti coinvolte non sono solamente le grandi star hollywoodiane, ma comprende tutti gli iscritti al sindacato, quindi anche chi ha partecipato in piccoli ruoli ed è in attesa di una vera e propria carriera così come anche chi ha solo fatto delle comparsate.
Le motivazioni dello sciopero degli attori
I motivi dietro allo sciopero sono principalmente due:
La prima richiesta verte sulle royalties, ovvero lo sfruttamento dell’immagine di un attore attraverso la riproduzione di contenuti audio visivi dove l’attore stesso è presente. Questo aspetto è già regolamentato per quanto riguarda il cinema, ma il discorso cambia quando si parla di piattaforme.
Il precedente contratto è stato stipulato negli anni ’60, quando ancora non esistevano Netflix e vari. Il sindacato chiede che vengano pagate le royalties agli attori in base agli ascolti registrati dai contenuti presenti sulle piattaforme che sono, da sempre, restie nel condividere questo tipo di informazioni.
La seconda richiesta riguarda invece l’intelligenza artificiale, argomento trattato anche dallo sciopero degli sceneggiatori. È stato rivelato che alcuni attori sono stati scannerizzati da diversi studios e pagati per la procedura. Il problema è che ora gli studios vogliono utilizzare quei volti digitalizzati, senza pagare i diritti a chi possiede realmente quelle facce.
Serve quindi una regolamentazione per l’utilizzo delle IA in ambito audiovisivo, in modo che queste non sostituiscano del tutto gli attori in carne e ossa.
A guidare lo sciopero degli attori è Fran Drescher, attrice 65 enne, leader del sindacato Saf-Aftra, nota per essere stata Francesca Cacace nella serie tv La Tata.
Staremo a vedere come andrà a finire. Di certo questo sciopero, affiancato a quello degli sceneggiatori che persiste da maggio, potrebbe segnare un punto di svolta nelle future proiezioni di Hollywood, magari meno corpose ma più qualitative, con buon pace degli studios.