È finalmente arrivato sui nostri tavoli A War of Whispers, il gioco da tavolo in cui cinque imperi stanno per scendere in guerra in un continente low fantasy e in cui noi, in qualità di membri di culti, sette e organizzazioni segrete, giocheremo un ruolo fondamentale.
Esatto, in A War of Whispers non controlleremo direttamente uno dei cinque imperi menzionati poc’anzi, ma dovremo invece tessere trame e pugnalare alle spalle (metaforicamente parlando) i nostri vicini di sedia, attorno al tavolo, per portare alla gloria gli imperi ai quali saremo più segretamente devoti.
Se tutto questo vi ha incuriosito, allora continuate a leggere la nostra recensione di A War of Whispers, il gioco da tavolo prodotto da Starling Games e ideato da Jeremy Stoltzfus, arrivato ora sugli scaffali italici grazie ad Asmodee Italia.
La recensione di A War of Whispers
Prima di passare alla recensione vera e propria di A War of Whispers, qualche informazione tecnica in più sul gioco.
Stiamo parlando di un titolo di strategia da 2 a 4 giocatori, dai 14 anni in su, già disponibile A QUESTO INDIRIZZO da qualche giorno al prezzo di listino di poco meno di 50 €. Un gioco edito in lingua originale nel 2019, che ha già visto una piccola revisione del regolamento e un paio di espansioni dopo la campagna Kickstarter di successo lanciata dalla Starling Games (si tratta dello stesso editore del celebre Everdell e Black Orchestra).
In Italia, A War of Whispers arriva con il regolamento già aggiornato ma, al momento, non sono disponibili invece le espansioni; così come non sembra essere prevista l’uscita della deluxe edition del gioco, contenente diverse miniature di cui parleremo anche qui sotto.
Materiali e componenti
All’interno della scatola di A War of Whispers troveremo ad attenderci:
- 1 regolamento di gioco in italiano
- 1 tabellone di gioco
- 4 plance giocatore
- 40 carte impero
- 20 segnalini Lealtà
- 36 segnalini Agente
- 100 cubi Stendardo
- diverse ziplock
Il tutto contenuto all’interno di un comodo inserto in plastica utilizzato come organizer, decisamente sovradimensionato rispetto alla componentistica presente nella scatola (probabilmente proprio a causa dell’assenza di espansioni e miniature).
Il tabellone di gioco, circolare, è stato realizzato con un cartone piuttosto spesso. Ricorda molto quello del più famoso di Dune: un gioco di conquista e diplomazia (nonché del suo predecessore), e porterà via parecchio spazio sul vostro tavolo.
La stessa qualità si può ritrovare nei segnalini e nelle plance giocatore, quest’ultime in cartoncino leggero, così come nelle carte da gioco che consigliamo come sempre di imbustare. In questo caso, le bustine protettive da utilizzare saranno solo 60, quindi vi basterà un pacco da 100 delle bustine della dimensione che potete trovare QUI.
Due parole in più vanno invece spese per i cubi stendardo, dei semplici cubetti in legno colorato che, in questo casto, riducono davvero di tanto l’atmosfera complessiva del gioco. Questo se consideriamo il fatto che, nella versione deluxe (ma acquistabili oltreoceano anche come espansione), esistono delle miniature veramente splendide che non sono solo una piccola gioia per gli occhi, ma risultano anche decisamente più funzionali dei cubetti sul tabellone di gioco. Ci torneremo nelle conclusioni di questa recensione di A War of Whispers.
Per finire, il regolamento italiano risulta semplice e comprensibile, tralasciando tuttavia alcune piccole questioni e situazioni di gioco che dovrete chiarirvi facendo il solito giro sui forum di BGG.
Ottimi sono poi anche gli artwork del gioco, realizzati da Tomasz Jedruszek e Dann May.
È arrivato il momento di… cospirare!
Ma come si gioca A War of Whispers?
In breve, un partita di A War of Whispers si sviluppa nel corso di 4 round di gioco, nei quali gli aspiranti cospiratori attorno al tavolo si alterneranno nell’eseguire le azioni degli agenti, posizionati all’inizio di ogni round nei vari consigli degli imperi coinvolti nella guerra sul nostro tabellone.
Un turno segue infatti un ordine di gioco scandito da fasi segnalate ingegnosamente sul bordo circolare del tabellone. Nelle fasi riservate ai singoli imperi in guerra, ogni turno potremo piazzare due nostri agenti (recuperandone prima uno tra quelli già piazzati nei turni precedente), scegliendo una delle cinque posizioni del consiglio libere di ogni impero.
Potremo così influenzare un particolare impero, svolgendo le azioni presenti sotto alla nostra posizione, più tutte le azioni presenti sulle posizioni precedenti di quell’impero se non già occupate da un altro giocatore. Un esempio? Posizionando un nostro agente sul “Cancelliere”, in assenza di agenti di altri giocatori in quell’impero, potremo svolgere le azioni di tutte le posizioni precedenti (essendo il cancelliere lo spazio più “importante” e quindi più a destra sul tracciato di un impero).
Ogni spazio ci permetterà solitamente di scegliere tra un paio di azioni, come muovere guerra a regioni adiacenti, rinforzare di stendardi (cubi esercito) i ranghi di quell’impero, pescare carte che potremo utilizzare per avvantaggiarci nel corso della partita, o scambiare di posto il nostro segnalino agente collocandolo in un altro spazio (libero o occupato da un altro giocatore che sia).
Per non tediarvi eccessivamente non scenderò nei dettagli del regolamento, che resta davvero molto semplice, ma vi basti sapere che un round di gioco si svolgerà alternando le azioni degli agenti di ogni giocatore; che influenzeranno così le posizioni, le battaglie e l’andamento della guerra per ogni impero presente sul tabellone.
Alla fine del quarto round, questi determinerà i punti vittoria che andremo a realizzare per ogni città conquistata dagli imperi ai quali saremo più fedeli, moltiplicati in modo decrescente (con anche un impero che fornirà punti negativi) in base ai segnalini piazzati casualmente sulla nostra plancia giocatore ad inizio partita.
Chi riuscirà ad ottenere più punti vittoria a fine partita, sarà decretato vincitore.
A War of Whispers: un perfetto gioco imperfetto
Senza girarci troppo attorno, nonostante i difetti che potrete leggere qui sotto, questo A War of Whispers è probabilmente uno dei migliori giochi che abbiamo provato in questo 2022.
Non controllare direttamente una fazione sul tabellone di gioco, non conoscere quali scopi stanno tentando di raggiungere i nostri avversari, non sapere di chi fidarsi e non fidarsi attorno al tavolo, tutto questo è dannatamente divertente.
L’interazione indiretta tra i giocatori è qualcosa di unico, che ci porterà a dubitare sulle nostre effettive possibilità lungo tutta la durata della partita. Non c’è alea e tutti dipenderà dagli intrecci di lealtà tra i giocatori.
Il nostro vicino di sedia sarà fedele ai nostri stessi imperi? Oppure sta solo cercando di sviarci con la manovra militare che ha fatto il turno prima? Non lo saprete fino alla fine del gioco (o nel caso qualcuno decida di scambiare un paio di segnalini).
Non ne ho parlato in fase di spiegazione del gioco ma, in A War Of Whispers, alla fine di ogni round (eccetto il quarto) avremo la possibilità di scambiare di posto due segnalini sulla nostra plancia posizionandoli a faccia in su, rivelando però in questo modo a tutti gli altri giocatori le nostre lealtà.
E proprio il posizionamento casuale dei segnalini all’inizio della partita potrebbe essere un potenziale problema di questo ottimo titolo. È raro ma può infatti capitare che, durante i primi posizionamenti, diversi giocatori condividano gli stessi imperi in alcune delle posizioni chiave sulla plancia giocatore. Questo, di fatto, porterà alla formazione di squadre segrete attorno al tavolo, obbligando gli altri giocatori a cambiare di posto ai propri segnalini, e abbandonando così al loro destino gli imperi precedentemente supportati. Un problema anche perché, in caso di pareggio, chi avrà rivelato più segnalini sarà penalizzato alla fine della partita.
Una questione nota anche all’autore di A War of Whispers, risolta però da un’app via browser che ci permetterà di selezionare la nostra modalità di gioco preferita, pilotando il posizionamento dei segnalini in fase di setup. È in inglese ma gratuita e di facilissima comprensione.
Vi avevo promesso che sarei poi tornato sul discorso miniature, e quindi eccoci qui. Se spesso nei giochi da tavolo le miniature sono solamente un arricchimento estetico, in A War of Whispers, invece, sono in effetti qualcosa di più. Nelle regioni sul tabellone di gioco sono infatti stampati diversi simboli, come le torri, le città e le fattorie, che vengono coperti sovente dai cubi stendardo, rendendo la consultazione della situazione sulla mappa difficoltosa e, ai fini di gioco, per mantenere segreti i nostri intenti, a volte anche pericolosa.
Tutto questo è risolvibile grazie alle miniature di quegli stessi simboli che, oltre a eliminare completamente il problema, doneranno un feeling decisamente diverso al gioco presente sul nostro tavolo. Spostare dei piccoli stendardi anziché dei cubi di legno è tutta un’altra cosa, ammettiamolo. Il gioco sarebbe costato di più? Vero. Ma mai come in questo caso avremmo preferito sborsare qualche euro aggiuntivo, senza passare da questa versione “povera” di A War of Whispers.
La nostra speranza è che Asmodee renda disponibile questo upgrade di miniature anche in Italia (i prezzi per l’importazione dal sito ufficiale sono davvero proibitivi), nel qual caso vi consiglieremmo subito l’acquisto!
Due parole vanno spese anche per alcune posizioni presenti all’interno degli imperi, che sembrano essere più sgravate rispetto alle altre (vogliamo parlare del cancelliere dei gialli?). Il primo giocatore che riuscirà a posizionare i propri agenti in poche posizioni chiave, potrebbe infatti riuscire a tenere il controllo della situazione sul tabellone per una buona parte della partita, sempre che si tratti di imperi di suo interesse.
Per finire, se è vero che A War of Whispers vi regalerà forti emozioni in 3 o 4 giocatori, se vi ritroverete solamente in due attorno al tavolo l’esperienza complessiva perderà decisamente fascino.
Tante piccole imperfezioni che si sono trascinate fino alla versione italiana di A War of Whispers, ma che non riescono e non devono lasciarvi dubbi sulla qualità del gioco di Sterling Games. In poco più di un’ora ci troveremo immersi in un mondo in guerra, in cui il dubbio nei confronti dei nostri avversarsi sarà una costante tanto divertente quanto interessante.
Rivelare i nostri veri intenti, o restare fedeli ad un impero allo sfacelo? Prendere il controllo degli imperi ai quali siamo più fedeli, o portare alla rovina l’impero che ci darà meno punto a fine partita? Sono queste le domande che continuerete a porvi giocando a A War of Whispers, un titolo che non può mancare nella collezione di tutti gli amanti dei giochi di strategia a ruoli nascosti (e non solo).
Potete trovare A War of Whispers A QUESTO INDIRIZZO.