Snowpiercer: un treno carico di segreti e ingiustizie – La recensione della nuova serie Netflix

È in partenza Snowpiercer, un treno carico di segreti, ingiustizie, rivolte e cinismo “protagonista” della nuova serie di TNT (distribuita in Italia grazie a Netflix) ispirata al famoso film omonimo di Bong Joon-ho, a sua volta tratto dalla graphic novel Le Transperceneige.

Sette anni dalla partenza del treno, il clandestino di coda Layton tenta di rivoluzionare le dinamiche sociali che regolano la distribuzione delle risorse. Riuscirà a garantire la giustizia per tutti i 3.000 passeggeri del treno?

Abbiamo visto in anteprima per voi i primi sconvolgenti 5 episodi.

Lotte di classe attraverso i 1.001 vagoni dello Snowpiercer, il treno della nuova serie di Netflix che racconta una battaglia per l’uguaglianza e la giustizia

L’idea di Snowpiercer nasce dalle tavole di Jacques Lob e Dominique Vallet nel 1977, che ebbero l’idea di un futuro catastrofico in cui l’uomo, non curante del proprio impatto sulla Terra, sarebbe giunto all’autodistruzione nel tentativo di rimediare agli errori commessi. Nel 1982 venne pubblicata la graphic novel Le Transperceneige, frutto del lavoro di Jacques Lob e Jean-Michel Charlier (che sostituì Vallet dopo la sua scomparsa). L’opera grafica è ispiratrice per il lungometraggio di Bong Joon-ho (regista di Parasite vincitore di 4 premi Oscar), uscito nel 2013, con cui il regista ha debuttato dirigendo in lingua inglese Chris Evans e Tilda Swinton.

Dopo il grande successo del film Snowpiercer, Netflix ha prodotto l’omonima serie tv, composta da 10 episodi e ambientato otto anni prima delle vicende del film che arriverà in italia il 25 maggio.

L’autodistruzione continua dell’umanità

Lo scenario in cui si tengono gli episodi della serie TV è disastroso, come in una seconda era glaciale il mondo, nell’anno 2027, si trova ad una temperatura di -119°C.

Quello che resta dell’umanità, con annessi tutti i problemi e i vizi della società “civile”, è racchiusa in 1.001 vagoni che ospitano un mini ecosistema in cui l’ordine è mantenuto con fatica dalla figura quasi mitologica del signor Wilford. Si tratta dell’etereo magnate delle Wilford Industries e direttore del treno, con cui nessuno è mai venuto in contatto e che guida  e organizza il convoglio come un dio, creatore del treno e amministratore dell’umanità.

L’atmosfera in cui inizia la storia è opprimente, al binario di partenza la coda del treno è stata assaltata da persone sprovviste di biglietto, disperati che hanno passato i sette successivi anni nel dolore e nell’angoscia per riuscire a sopravvivere, considerati al pari di topi dagli altri passeggeri del treno. Dalla coda alla testa del treno si attraversano i vagoni in un’escalation di disperazione per sopravvivere, desiderio di passare alla classe superiore e arroganza dei passeggeri più ricchi che vivono nello sfarzo.

Il tempo passa, l’umanità non evolve

Nonostante il mondo sia in declino il treno è un piccolo modello della società che una volta popolava l’intero pianeta. Queste dinamiche attraversano l’intero mezzo, dalla coda alla testa. Dopo le lotte disumane negli ultimi vagoni in cui i passeggeri si sono macchiati di azioni orribili, gli individui hanno trovato un equilibrio, si sono uniti disperatamente nell’idea di una rivolta per avere maggiori diritti e garantire giustizia sociale.

Precede la coda la terza classe, spazio di produzione in cui si trovano gli addetti a creare e risorse per approvvigionare e gestire l’intero treno. Grati per il lavoro che garantisce un piccolo spazio e i pasti, la terza classe non si rende conto del potere che possiede nei confronti dell’equilibrio.

La seconda classe è quella degli svaghi, in cui avvengono compravendite e anche scambi di merci al mercato nero. Rappresenta la distrazione da un sistema che sta andando lentamente in crisi, l’unico posto in cui reperire merci che ormai si sono estinte con la glaciazione.

La prima classe è lo spazio dedicato ai passeggeri ricchi, che hanno comprato il biglietto o finanziato la costruzione del treno, con il denaro si sono assicurati la sopravvivenza, il lusso e vari privilegi tra cui quello di fare ciò che vogliono senza inibizioni, unico freno è l’apparenza sociale.

I passeggeri dello Snowpiercer: il cast scelto da Netflix

Punto sicuramente a favore dell’intero progetto è il fatto che la serie sia ispirata ad un film pluripremiato, ma non è l’unica statuetta che si conta in questo programma. Il cast vanta diversi attori decorati con differenti premi.

Daveed Diggs (il vincitore di un Tony) interpreta il protagonista Layton Well, importante elemento nella rivolta della coda per la giustizia tra le varie classi. Un uomo che si assume le proprie responsabilità, difende i più deboli, e che ha fatto di tutto per avere un posto sul treno salvarsi con la mogli Zarah. Sopravvissuto sette anni nella coda del treno viene strappato agli amici e comincia il suo viaggio attraverso i 1.001 vagoni.

L’antagonista di Layton è interpretata dall’attrice premio oscar Jennifer Connelly (Beautiful Mind). Melanie Cavill è una donna risoluta, capo dell’ospitalità e portavoce del Signor Wilford gestisce ogni cosa, dalla repressione delle rivolte della coda all’organizzazione di incontri di lotta per divertire i passeggeri di testa. Layton e Melanie sono due personaggi opposti, né buoni né cattivi, hanno una diversa visione della società; il primo vuole che ogni persona abbia giustizia e una vita normale, la seconda sostiene che per avere un ecosistema duraturo ogni individuo debba ricoprire un ruolo ben specifico.

Altri personaggi aiuteranno Layton a portare giustizia svelando i segreti del treno, prima tra tutti la sua compagna di coda Josie (Katie McGuinness) che rischierà molto per ottenere informazioni dagli ex clandestini reclutati come lavoratori di terza classe e riuscire a garantire un futuro migliore per il figlio adottivo Miles (Jaylin Fletcher). Grande aiuto verrà anche dalla moglie Zarah (interpretata da Sheila Vand conosciuta dal pubblico per la parte in Argo film premiato dall’Academy) che lascia la coda per lavorare nella carrozza notturna.

Ci sono anche personaggi che impediranno al protagonista di scoprire troppo su quello che succede nei vagoni più agiati: l’agente Bess Till (Mickey Sumner) addetta a mantenere l’ordine, la sua compagna Jinju (Susan Park), le guardie e l’addetto alla stanza dei cassetti.

Ciascun passeggero del treno è come il pezzo di un puzzle, proprio come in un ecosistema perfetto le conseguenze di ogni azione si ripercuotono su tutti in un susseguirsi di colpi di scena che inglobano lo spettatore in una spirale.

Snowpiercer

La macabra normalità

La serie comincia con un obiettivo ben definito: i passeggeri di coda vogliono ribellarsi per avere più giustizia sociale che garantirebbe la sopravvivenza.

Durante il susseguirsi degli episodi invece si nota come, nonostante l’atmosfera post-apocalittica, la storia si concentri su avvenimenti comuni: segreti da svelare e misteri da risolvere che attireranno l’attenzione di Layton. Questa situazione si riscontra anche nel comportamento di altri personaggi, i più ricchi che, come nella loro vecchia vita prima della glaciazione, pretendono privilegi solo perché in possesso di molto denaro, infrangendo talvolta le più basilari leggi del vivere civile. Anche quando si presenterà un grave problema e Layton sarà impegnato nella sua risoluzione, la quale gioverebbe all’intero convoglio, non cesserà di essere circondato dal solito cinismo, dalla lotta per il potere e dall’ostentazione di privilegi.

La Terra è una gelata landa morta a causa dell’uomo, e sul treno eterno l’uomo continua la sua vita con insolenza. Nonostante questo Layton, i sovversivi della coda e delle classi inferiori non perderanno la speranza cominciando una avvincente lotta per conquistare la parità sociale.

Snowpiercer di Netflix mostra come l’uomo non cambi il suo atteggiamento “solo” per una catastrofe planetaria, ma c’è comunque speranza e chi continuerà a lottare per cambiare le cose.

In conclusione

Chi ancora non conosce la locomotiva eterna e non ha familiarità con il treno dovrà affrontare un viaggio a perdifiato per la sopravvivenza con un colpo di scena dietro l’altro.Per vivere basta procurarsi il cibo e rimanere sani? No, dietro ogni angolo si celano pericoli che si credevano estinti con l’estinzione di gran parte del pianeta.

Per chi ha visto il film, invec, la serie Snowpiercer di Netflix è un viaggio tranquillo, ma non troppo. Una storia che parte lenta se già si è a conoscenza dei fatti, ma nel corso degli episodi diventa sempre più intricata, pensavate di conoscere cosa si cela attraverso i vagoni, e invece, il viaggio è appena iniziato! Non ci resta che metterci comodi e goderci questa promettente serie glaciale, uscita puntualmente per rinfrescarci nelle calde giornate che ci aspetteranno quest’estate.