Outer Darkness: Il Suono dell’Odio, siete pronti a tornare a bordo della Caronte? – Recensione

In attesa di tornare nuovamente a viaggiare in posti mai visti prima, alla ricerca di nuove ed emozionanti avventure, SaldaPress si sta preparando a portarci ancora a bordo della Caronte, la più veloce nave da recupero del servizio galattico capitanata dall’imprevedibile comandante Joshua Rigg, alla scoperta dei profondi misteri dell’universo.

La recensione di Outer Darkness: Il Suono dell’Odio, il secondo volume dell’avventura firmata John Layman e Afu Chan edita da saldaPress

Previsto in uscita a metà marzo e temporaneamente rinviato a causa del Coronavirus insieme ad altri titoli della casa editrice (qui il comunicato), speriamo possa essere presto disponibile anche in Italia il secondo volume di Outer Darkness: Dentro la Tenebra, promettente fumetto ad opera di John Layman (storia) e di Afu Chan (storia e disegni) che ritorna dal pubblico italiano con un nuovo capitolo intitolato Il Suono dell’Odio. 

Se ancora non conoscete il comandante Joshua Rigg non fatevi illusioni, questo sarà tutt’altro che un viaggio facile. Inoltre ricordate di non far arrabbiare il vostro capitano se non volete che vi getti in pasto al motore-dio della sua astronave.

John Layman (storia) insieme ai disegni di Afu Chan (storia e disegni) continuano la loro incredibile esplorazione delle spazio importante questo nuovo volume. Il passato del Capitano Rigg viene rivelato e la Caronte trova una casa infestata nello spazio profondo. All’equipaggio non resta che scoprire come mai ci sia una persona che viva al suo interno…

Una storia in perfetta continuità col primo capitolo di Outer Darkness

Con Il Suono dell’Odio, Layman e Chan realizzano un secondo volume in perfetta continuità con la storia e l’universo raccontati nel primo volume di Outer Darkness, ma è anche ricca di nuovi segreti e colpi di scena che getteranno nuova luce sul passato dei nostri protagonisti e sul futuro che li attende.

Ci ritroviamo così senza troppi preamboli a parlare a tu per tu con Gallu, il millenario motore dio della Caronte, a consultare la Megera, l’oracolo di bordo, o ad imbarcarci insieme a Reno, il capo esorcista, per andare a salvare qualcuno imprigionato in una casa del Kansas che si trova  a fluttuare nell’immensità dello spazio profondo infestata da demoni e fantasmi.

Non c’è un ingresso graduale, un riassunto anche solo parziale che accompagni il lettore mentre sale a bordo della Caronte. Eppure la storia si snoda in maniera abbastanza naturale anche per chi si accosta per la prima volta a questo fumetto. Infatti, se siete tra coloro che non lo conoscono e vi sentirete smarriti, datevi qualche pagina di pazienza e vedrete che sarete anche voi conquistati da questo Outer Darkness.

Tutto grazie allo stile diretto di Layman  e Chan e alla loro capacità, sia grafica che narrativa, di descrivere i personaggi e le loro azioni con rapide e decise pennellate, permettendo al lettore di inquadrare subito la situazione. Aiutano inoltre i continui riferimenti dell’ambientazione ai classici della fantascienza e dell’esplorazione spaziale, primo fra tutti Star Trek.  

Certo, l’universo di Outer Darkness ha delle sue peculiarità che lo rendono decisamente unico, a partire dalla commistione inscindibile che troviamo tra tecnologia e magia, tra la vita e la morte, tra il bene e il male, con le barriere che normalmente separano questi mondi ,tra loro antagonisti, completamente assenti. Il risultato è un senso di stupore e di scoperta che ci accompagna pagina dopo pagina. 

Se dunque da un lato gli autori non dedicano particolare tempo a descriverci nuovamente le meccaniche di un mondo così articolato, Il suono dell’Odio è l’occasione per poter approfondire il passato di alcuni dei nostri protagonisti, a partire dal capitano Joshua Rigg e dall’ammiraglio  Siddarth, e svelare qualche dettaglio in più sulla missione segreta assegnata alla Caronte e al suo equipaggio. Si scopre così che le vite e l’amicizia che uniscono l’ammiraglio al nostro scontroso capitano solo legate a doppio filo con il vero scopo della missione, passando per un amore perso nelle nebbie del tempo e forse dell’oscurità dell’universo.

Si continua a sfidare la tenebra sulla Caronte

Resta comunque sempre centrale nel racconto di questo secondo volume di Outer Darkness l’equipaggio della Caronte col suo intreccio di sfiducia e sospetto ( e a tratti vero e proprio odio) che vede contrapposti da un lato il capitano Rigg e il suo fidato consulente Agwe e dall’altro la gran parte degli ufficiali di bordo a partire dal primo ufficiale Statalis, pronto a qualsiasi costo a prendersi il comando della Caronte, senza dimenticare l’amministratrice Soreena, fedele ai rigidi valori del Servizio Galattico e figlia dell’ammiraglio Siddarth.

Il risultato è un susseguirsi di segreti, ricatti, sotterfugi e inganni derivanti da un tutti contro tutti, ognuno con l’intento di perseguire il proprio scopo, sia esso la vendetta, il desiderio di potere, la nostalgia di un amore perduto o il desiderio di assaporare l’anima di un nuovo sacrificio.

Uno schema per certi versi che abbiamo visto anche nel primo capitolo, ma che ancora non dà segni di invecchiamento data proprio la caleidoscopica varietà di combinazioni e di colpi di scena messa in campo dagli autori. La longevità di questa narrazione sarà comunque sicuramente un elemento da valutare nei prossimi numeri di Outer Darkness.

Intanto a scardinare inaspettatamente la fitta trama c’è la comparsa di una casa del Kansas, infestata da demoni e spettri e alla deriva nello spazio profondo, con a bordo una suora…

Restiamo quindi pronti ad un aggiornamento da SaldaPress per tornare nuovamente a sognare alla scoperta dei misteri profondi dell’universo e a sfidare la tenebra oscura a a bordo della Caronte.

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