I migliori personaggi di My Hero Academia: ecco la top ten

My Hero Academia - The Movie

Come già fatto quando vi ho parlato dei personaggi di Dragon Ball più forti, ecco che mi ritrovo a dover soddisfare nuovamente la mia voglia di fare classifiche occupandomi, questa volta, di un anime/manga che, dal 2014, ha conquistato milioni di cuori di appassionati in tutto il mondo (compreso ovviamente chi vi parla): My Hero Academia!

Ecco la nostra personale e insidancabile top ten dei migliori personaggi di My Hero Academia

Prima di iniziare, devo fare una doverosa precisazione: la classifica seguente non terrà conto di un solo “fattore” per la sua stesura, quindi non si tratta di un ranking dei protagonisti più potenti del franchise, né dei più “belli”, ma solo dei personaggi migliori, o meglio quelli che io preferisco.

Come sempre, per ogni posizione, ci saranno un piccolo identikit e le motivazioni del perché quel determinato character si trova lì.

Pronti? Plus Ultra!

All Might

Non c’è nemmeno da chiederlo.

Non c’è mai stata storia, dal momento in cui il gigantesco ed un po’ ca**one Simbolo della Pace ha fatto la sua prima apparizione nel mondo di My Hero Academia, noi spettatori abbiamo capito subito di trovarci al cospetto di qualcosa di speciale.

Riuscitissimo mix fra Steve Rogers (meno la politica) e Clark Kent (meno la noia), OroMaito è semplicemente irresistibile, sia nei panni di supereroe al quale tutti si ispirano, sia in quelli molto meno calzanti di insegnante e mentore del giovane ed insicuro protagonista.

Eroico fino allo sfinimento, nobile e coraggioso fino alla follia, All Might è molto più che il simbolo della pace, almeno per noi fan di My Hero Academia.

All Might è la perfetta e riuscitissima dichiarazione d’amore al concetto stesso di supereroismo che tutti noi vorremmo fare.

Kohei Horikoshi ci consegna un personaggio destinato ad essere amato, oltre che ad entrare di diritto nel pantheon ristrettissimo degli eroi shonen che supereranno la prova del tempo, per poter essere apprezzati anche dalle generazioni future.

Per concludere, poi, su una nota personale, secondo me il mondo si divide precisamente in due: chi ha pianto durante lo scontro fra All Might e All For One e chi mente spudoratamente.

Tsuyu Asui

Sentite, so di aver promesso, all’interno di questa top ten dei migliori personaggi di My Hero Academia, una motivazione più o meno razionale del perché io abbia scelto le posizioni che ho scelto…ma con Froppy non ce la faccio.

Mi piace e basta!

Sarà la capacità di saltare e aderire alle pareti, che la fa sembrare una versione al tè verde di Spider-Man (il mio personaggio di finzione preferito di sempre), sarà la sua intelligenza e perspicacia (è la prima a notare una somiglianza fra il quirk di Deku e quello di All Might) oppure la sua inaspettata maturità o fragilità.

So di non essere il solo ad apprezzarla enormemente, nonostante il suo aspetto bizzarro; e sono convinto che, col proseguire della storia, Tsuyu-chan saprà conquistare sempre più lettori/spettatori, e che nessuno si azzardi a fare battute sulla lingua o sul fatto che è la protagonista di quasi tutte le Rule 34 che si trovano in rete.

Izuku Midoriya

Ma come? Il protagonista del mio anime preferito del momento che si posiziona solo terzo nella classifica dei miei personaggi del cuore? Sì.

E non è certo per demerito di Izuku che questa cosa è accaduta, ma semplicemente perché…preferisco i personaggi che ho messo al secondo e primo posto.

Easy peasy.

Eppure, ciò non toglie che Midoriya è un eccellente protagonista da battle shonen: sufficientemente disadattato, valoroso, comico e relatable per entrare nei cuori di chi segue le sue avventure, il verde-capelluto adolescente, inizialmente senza superpoteri, è un preciso compendio di tutto ciò che cerco in un protagonista, quando parliamo di opere di finzione di questo tipo.

Se non fosse stato così ben congegnato, nemmeno grazie a chi lo ha superato in questa classifica mi sarei appassionato così tanto a quest’opera.

Non vedo l’ora, come già detto per Kacchan, di vedere dove la storia porterà quello che, ad ascoltare l’incipit della sigla dell’anime, è destinato a diventare “il più grande supereroe che sia mai esistito“.

Momo Yaoyorozu

Guardate che vi vedo, sapete?

Tutti a darvi di gomito l’uno con l’altro e a dire “ecco, Momo è in classifica solo perché ha le tette giganti“.

Cosa credete, che non conosca i miei polli? E volete sapere cosa vi rispondo? Che avete ragione.

Ma, attenti, non per i motivi che voi piccoli pervertiti potete immaginare.

Momo, in uno shonen qualsiasi, sarebbe semplicemente la fornitrice ufficiale di fanservice a buon mercato, con il suo costume e le sue appendici mammarie sballonzolanti; mentre in My Hero Academia (un po’ come succede anche in quell’altro capolavoro totale di Kill La Kill) la pratica meschina (…) del fanservice viene piegata alle esigenze narrative, escogitando un modo più o meno sensato, giustificato ed intelligente per far sì che lo spettatore arrivi ad accettare il costume di Momo senza dover costantemente pensare a cosa c’è sotto.

E queste, permettetemi di dirlo, sono scelte che, da aspirante scrittore, trovo degne di nota.

Poi c’è tutta la faccenda delle cosplayer, però quest’ultima frase non l’ho scritta io, ma il mio gemello cattivo che ogni tanto si impadronisce del mio pc.

Shoto Todoroki

La dima di quanto My Hero Academia sia un’opera, finora, perfettamente riuscita, la dà senza dubbio il fatto che un personaggio come Todoroki non sia il protagonista.

Pensateci: superpoteri straordinari, aspetto cool, backstory tragica e perfetta per una storia di rivalsa ed autoaffermazione, carattere da super figo.

Tutte queste caratteristiche sembrano fatte su misura da un “sarto” per protagonisti di Battle Shonen, eppure Shoto è solo un personaggio di supporto, o comunque non è il protagonista della serie.

La sua battaglia con Midoriya al Festival della Yuuei è pura perfezione-shonen manga/anime, così come la sua storia personale che, come già detto, si prende la briga di dare ad un personaggio secondario una profondità ed un fascino che, spesso, in altre opere non si trovano nemmeno nel protagonista.

Un altro achievement strepitoso per il maestro Horikoshi.

Kirishima Eijirou

A me piace ridere, ok?

Per questo sono più che deciso a mettere in una posizione più alta Kirishima rispetto a Bakugou, non fosse altro che per i suoi siparietti da “vero uomo” e i suoi duetti con quell’adorabile imbecille di TetsuTetsu TetsuTetsu (nome DEL SECOLO).

Ma non è solo per la sua comicità che Kirishima si conquista la sesta posizione; anche il suo quirk “indurimento“, che lo rende una sorta di versione dai capelli punk de La Cosa dei Fantastici Quattro, è un importante fattore che ha contribuito alla mia scelta.

Ma, forse, la cosa che preferisco di Kirishima è il fatto di essere riuscito a fare “breccia” nel cuore di Kacchan (forse più duro del suo quirk) trattandolo alla pari e non lasciandosi influenzare dalla sua aggressività di facciata.
Una feat decisamente da non sottovalutare!

Inoltre, il suo nome da Hero (Red Riot) è forse quello che più di tutti si avvicina a ciò che i grandi maestri americani ci hanno insegnato.

Bakugou Katsuki

Con Kacchan è difficile trovare un solo “modus operandi”, quando si tratta di indicarlo come uno dei migliori personaggi di My Hero Academia.

Si potrebbe partire dalla sua caratterizzazione come perfetto “antieroe” già a partire dall’adolescenza, ovvero prima ancora che una ben definita “forma mentis” lo inquadri per quello che sarà destinato a diventare in età adulta.

Oppure, si potrebbe rimanere affascinati dalla sua arroganza -ben riposta, in realtà- e dalla sua innata padronanza di un superpotere strepitoso, che lo rende già più potente, a soli 15 anni, di molti altri pro-hero nel mondo di My Hero Academia.

È altresì facile rimanere spiazzati negativamente dalla sua aggressività, che in prima battuta potrebbe renderlo antipatico a chi, come il sottoscritto, tende ad apprezzare personaggi più “positivi”.

Ma il merito di Bakugou (di Horikoshi, in realtà) è proprio quello di saper sovvertire le aspettative del pubblico con scelte solo apparentemente avventate in battaglia, ad esempio, oppure di saper contraddire la sua immagine di “cattivo” quando, raramente, lascia trasparire le sue reali e sincere motivazioni.

In ogni caso, non vedo l’ora di vedere dove la storia saprà condurre Kacchan.

Eraser Head

Ottavo posto per l’insegnante della UA che, più di tutti, si trova ad interagire con gli studenti del prestigioso istituto edochiano per aspiranti eroi: Shota Aizawa.

Dotato del potentissimo quirk “cancellazione“, l’eroe è in grado di annullare praticamente ogni quirk che riesce ad inquadrare nel suo campo visivo, almeno fino a che non sbatte le palpebre.

Ma non è, come detto, a causa solo del suo superpotere che il prof. Aizawa si trova in questa classifica dei migliori personaggi di My Hero Academia.

Eraser Head si è conquistato un “posto al sole” anche e soprattutto per la sua involontaria comicità e il suo carattere da “tenebroso e scontroso“, che lo rende protagonista di scene esilaranti da un lato (come quando si rinchiude nel suo inseparabile sacco a pelo per non dover assistere a momenti scolastici che ritiene noiosi) e da vero supereroe dall’altro, ad esempio durante la prima grande battaglia con l’Associazione dei Villains.

Sicuramente il docente più affascinante della Yuuei, se si esclude il Simbolo della Pace.

Shigaraki Tomura

Che storia di supereroi sarebbe, senza un’arcinemesi adeguata al protagonista?

Horikoshi sensei si dimostra pienamente consapevole delle regole del gioco e confeziona, per Deku, un nemico perfetto: lo psicotico e terrificante Shigaraki Tomura.

Non solo Tomura è un villain estremamente affascinante, nella sua malvagità, ma serve anche da intelligente parallelo fra la via dell’eroe e quella del cattivo, con tanto di figure contrapposte come insegnanti: da un lato, come detto, Deku con All Might; dall’altro Shigaraki con All For One.

Le figure in gioco si compenetrano, rappresentando l’una lo ying dello yang avversario.

Non voglio fare spoiler eccessivi, in questa classifica, ma anche ciò che rivela All For One sul passato e sulle parentele del folle “con le mani in faccia” contribuisce a creare un alone di epico mistero su quello che, senza dubbio, sarà negli anni a venire “il Green Goblin” di Izuku Midoriya.

Iida Tenya e Uraraka Ochako

Aprono la classifica i due migliori amici del protagonista, sin da quando ha messo piede alla UA.

Da un lato abbiamo il perfetto studente, erede di una famiglia di eroi prestigiosissima, con i suoi polpacci a motore e le sue ossessioni da capoclasse, dall’altro quella che, almeno all’inizio, sembra la classica “futura fidanzata” da shonen ma che, andando avanti nella storia, si rivela essere molto più concreta e determinata di quanto il suo aspetto kawaii potrebbe lasciar intendere.

Entrambi, puntata dopo puntata, hanno lasciato intravedere aspetti della loro personalità molto più interessanti degli stereotipi che gli sono stati falsamente cuciti addosso al loro esordio; come quando, ad esempio, Iida abbandona i suoi propositi da studente perfetto e parte in cerca di vendetta contro Stein l’AmmazzaEroi, dopo che quest’ultimo ha quasi ucciso suo fratello Tensei.

Oppure, per quanto riguarda Uraraka, quando si dimostra coraggiosa fino all’autolesionismo, durante lo scontro con Bakugo al Festival Sportivo.

Ok, questa era la mia top ten dei migliori personaggi di My Hero Academia. E la vostra? Fatecela sapere con un vostro commento qui sotto e, nel caso non aveste mai letto il manga edito da Star Comics, vi invito davvero a recuperarlo!

PLuuuuus Ultraaaaa!!!