Warstones – Primo contatto con il nuovo “strategico” targato Red Glove!

Warstones

Warstones – Anteprima

Terminata la kermesse milanese del Cartoomics 2017 è giunto il tempo di tirare le somme sull’evento appena trascorso ma, prima di buttarci sulle solite considerazioni generali (e alla pubblicazione del nuovo cosplay music video), c’è spazio anche per qualche piccola anteprima e recensione.

Oggi partiamo subito con Warstones, il nuovo e dinamico gioco da tavolo che Red Glove porterà al Play di Modena 2017. Invitati a provare in anteprima il gioco da Alexander (instancabile nuovo alfiere della comunicazione dell’azienda toscana), abbiamo potuto dare un primo sguardo al titolo creato da Andrea Chiarvesio (Hyperborea, Kignsburg… mica pizza e fichi!) e Maurizio Favoni.

“Dare uno sguardo” è forse un termine usato impropriamente in questo caso, considerato il fatto che sul tavolo da gioco non era presente alcuna componentistica finale del boardgame (motivo per cui non troverete immagini in quest’articolo). Grazie all’utilizzo di qualche fiches da poker e un tappetino improvvisato, abbiamo però potuto provare le meccaniche di gioco di Warstones che, diciamolo subito, potrebbe rappresentare una boccata d’aria fresca nel panorama.

Stiamo parlando di un titolo strategico da 2 a 4 giocatori, ambientato in un mondo fantasy che, sfruttando la tecnica del “lancio con un dito” (Flick) delle unità del proprio esercito sul campo di battaglia (alla Flick ‘em up o Pitch Car, giusto per citare gli esponenti più famosi del genere), ci vedrà impegnati nel tentativo di raggiungere 5 punti vittoria, che potranno essere guadagnati saccheggiando le città poste al centro dell’area di gioco, delimitata da un tappetino (mi pare fosse 80×80 cm) diviso in 9 settori.

Con cinque punti azione a nostra disposizione ogni turno, potremo piazzare unità sul campo (partendo dalla nostra base collocata ai margini dell’area di gioco), spostare le unità già presenti e dare battaglia ai nemici (o città) che si troveranno, loro malgrado, nel nostro stesso settore.

Le unità, diverse per forza ed abilità, potranno anche essere “bocciate” in altri settori (allontanando così la minaccia), rendendo Warstones non solo un titolo d’abilità, ma anche un titolo strategico “quanto basta” per dar sfogo al Sun-Tzu che si nasconde in tutti noi.

Gli eserciti potranno essere composti scegliendo fra numerose unità, tramite la classica meccanica a punti già vista in titoli come Warhammer o il più recente X-Wing, seguendo poche e semplice regole per rendere più equilibrate le partite.

Nel nostro breve test abbiamo giocato una partita a 200 punti, la metà di quella prevista con le regole classiche che, nella versione definitiva, conterranno anche alcune varianti avanzate come bonus e malus forniti dal terreno in cui si trova una nostra unità.

L’impressione generale è stata positiva, ma per testare più a fondo il gioco (e ammirare in dettaglio la componentistica) ci toccherà aspettare il Play di Modena. Noi saremo lì, a lanciare dischetti fantasy in battaglia, e voi?