Warhammer 40k Relic, sul nostro tavolo combatteremo il Chaos!
Una delle ambientazione fantascientifiche più belle in assoluto è quella di Warhammer 40k. Il futuro universo creato da Games Workshop è un perfetto teatro di gioco, che si tratti di videogiochi, come la serie Dawn of War o Deathwing, o di boardgame, ricordando che tutto iniziò proprio con un gioco di miniature. Miniature che tornano in un boardgame estremamente divertente, che ripropone il fascino del futuro degli Adeptus Astartes: Warhammer 40k Relic.
Warhammer 40k Relic non nasconde in nessun aspetto il suo universo di origine. Aprendo la non troppo leggera scatola del gioco sembra di forzare uno scrigno, data la ricchezza del contenuto. Le carte per giocare sono oltre 300 (tra carte Minaccia, Equipaggiamento, Potere, Corruzione e Reliquia), ma il vero tesoro sono le miniature dei personaggi che potremmo interpretare nel gioco.
Fantasy Flight Games ed il creatore, John Goodenough, offrono ai giocatori dei busti che rappresentano i personaggi giocabili, dal Capitano degli Ultramarines al Tecnoprete, senza dimenticare Ogryn o il Commissario. I busti sono realizzati con una cura manicale, iperdettagliati, la splendida fattura di queste miniatura è un invito al dipingerle, una scelta che renderebbe ancora più accattivante il proprio personaggio durante le partite a Warhammer 40k Relic.
Ogni pedina è sostenuta da dei piccoli piedistalli, in modo da poterle muovere agevolmente sul tabellone di gioco. Inserire i piedistalli è un’operazione semplice, una leggera pressione e le miniature sono pronte per essere schierate! Tutto ciò che abbiamo all’interno della scatola è influenzato dallo stile cupo e gotico dell’ambientazione fantascientifica di Games Workshop ma, Fantasy Flight Games e Goodenough, hanno voluto esaltare anche tutto il contorno, in modo da immergere ancora di più il giocatore nell’atmosfera di questo universo unico nel suo genere.
Segno inequivocabile di questa cura grafica è lo splendido tabellone di gioco, diviso in tre anelli concentrici. Ogni zona di gioco è disegnata alla perfezione, con scene dell’universo futuro incredibili e suggestive! Questo profondo lavoro, però, ha come contro il fatto che spesso le caselle di gioco sono scevre di indicazioni (per non rovinare gli splendidi disegni), specialmente quando si tratta di stabilire i limiti delle stesse (ma è un disagio temporaneo).
Nel cuore della battaglia
Come per Talisman, da cui sono mutuate diverse dinamiche, il tabellone ha un Livello Esterno, da cui si accede ad un Livello Centrale ed infine ad un Livello Interno, l’obiettivo della nostra missione. Muoversi nei livelli significa affrontare scontri all’interno delle caselle di ogni anello (grandi da 3 a 5 caselle), con alcune mattonelle che rappresentano punti di partenza per la partita o di rifornimento.
Ogni personaggio di Warhammer 40k Relic ha una propria scheda, che ne riporta le statistiche utilizzate nella fase di combattimento: Forza, Astuzia, Volontà e Vita. Ogni personaggio ha poi dei valori propri che vengono registrati su una sorta di scheda personaggio, graficamente resa con uno stile che esalta l’anima gotica di Warhammer 40k.
Solitamente, le ultime incarnazioni di Warhammer 40k hanno sempre privilegiato gli Space Marines come simboli dell’Imperium, ma con Relic si vedono rappresentate anche tutte le altre fazioni che difendono l’umanità, dalla Guardia Imperiale all’Inquisizione, dall’Adeptus Mechanicus all’Officio Assassinorum.
Una volta scelti i nostri alter ego, arriva il momento di armarsi e scendere in campo per difendere l’Imperium. In Warhammer 40k Relic avremo modo di affrontare diverse razze nemiche tipiche dell’ambientazione (come Orki, Eldar o Traditori) ma il vero nemico è il Chaos. Parlando di nemici, prima di iniziare una partita dovremo scegliere una delle schede scenario, che equivalgono alla missione della nostra partita.
A prescindere dalla carta scenario selezionata lo scopo sarà sempre il medesimo, arrivare nell’anello interno del tabellone (il ‘cuore’ del settore Attilan) tramite una breccia del Warp custodita dagli Eldar, il cui attraversamento sarà permesso solo se in possesso di una reliquia (da cui il nome del gioco) ottenibile completando tre missioni. Queste missioni saranno attribuite ad ogni giocatore ad inizio partita, decidendone il percorso lungo il tabellone di Warhammer 40k Relic.
I turni di gioco si fondano su tre tempi. Il primo è il movimento, che ci porterà su una casella di cui subiremo gli effetti; se si tratta di una casella con simboli minaccia, pescheremo tante carte minaccia del colore della casella quanto indicato dal numero. Ogni colore è legato ad una delle caratteristiche il cui valore viene sommato al tiro di dadi. Solitamente, il rosso sono gli Orki (forza), il blu Tiranidi (volontà) e il giallo Eldar (astuzia). Ogni personaggio avrà, quindi, un nemico su cui primeggiare, ma Warhammer 40k Relic ha un buon equilibrio in questo senso, presentando una discreta varierà di situazioni.
Giunti sulla casella di destinazione, il giocatore dovrà seguire le indicazione della carte pescate, nell’ordine eventi, nemici, incontri e risorse. Ogni scontro avrà un soluzione che si traduce nella sconfitta del nemico (e quindi conquista dei punti esperienza segnati sulla carta) o nella sconfitta (e quindi il nostro personaggio perde un prezioso punto vita).
In caso di vittoria, si sommano i punti esperienza ottenuti tenendo presente che il passaggio di livello richiede di spendere sei punti. Avanzando di livello si ottengono nuovi bonus, ma bisogna anche controllare che la propria riserva di carte potere e relative cariche sia compatibile con la nostra situazione. Avanzare di livello è una scelta che va vagliata con attenzione, scegliendo quali carte trofeo (i nemici sconfitti) sacrificare per questo fine.
Durante i combattimenti abbiamo la possibilità di effettuare un tiro Esplosione. Salvo personaggi che hanno differenti disposizioni, un’Esplosione si realizza quando, durante un combattimento, si realizza un 6 col dado; in questo caso, il giocatore o il nemico hanno diritto ad un secondo lancio, che si sommerà al valore precedente. Può capitare di far nuovamente 6, dando il via ad una catena che si rivela mortale per il nemico… o il giocatore. L’esplosione è forse l’aspetto più intricato del gioco, dato che anche mezze cartucce, se fortunate ai dadi, possono riuscire ad abbattere nemici altrimenti impossibili da sconfiggere, con buona pace dell’aderenza all’ambientazione di gioco. Previsto anche un fallimento critico, nella forma di un magro 1 che vanifica ogni nostra dote bellica!
Da notare la presenza di Carte Corruzione, a incarnare la presenza tentatrice del Chaos. Pescate in concomitanza con alcune situazioni, le Carte Corruzione non vengono attivate fino a quando non si raggiunge una quantità che ne attiva i nefasti poteri. Attenzione però, perché arrivando a 6 Carte Corruzione il nostro personaggio muore. Niente paura, sarà sufficiente prendere una nuova miniatura e tornare nella battaglia!
L’Imperatore approverebbe?
Le “battaglie” in Warhammer 40k Relic sono piuttosto lunghe, capita anche di giocare per due ore prima di entrare nella cerchia interna. Basandosi sulle meccaniche di Talisman, va notato come Fantasy Flight Games e John Goodenough abbiano voluto applicare delle migliorie al sistema classico, tuttavia, questo non priva il gioco di una certa ripetitività alla lunga, almeno affidandosi al gioco base.
Fortunatamente sono presenti già due espansioni, Nemesi e Le sale della Terra, localizzate per il mercato italiano da Giochi Uniti. Particolarmente raccomandata quest’ultima, che oltre ad introdurre alcuni nuovi personaggi (come Nemesi), offre anche un nuovo tabellone(da ‘aggiungere’ a quello originale, grazie al quale sposteremo la battaglia nel sistema solare fino ai bastioni della Terra.
Warhammer 40k Relic è un titolo che si rivela adatto sia a chi apprezza Talisman, e ne cercasse una versione alternativa, che agli appassionati dell’universo di Warhammer 40k, magari alla ricerca di qualcosa di diverso dai “soliti” titoli di GW.