Hell Let Loose: la recensione sui campi di battaglia della WWII

Hell let Loose

Hell let Loose, il gioco tattico online multiplayer ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale sviluppato dallo studio Black Matter e pubblicato da Team17, è finalmente uscito dalla sua fase di early access, ed è pronto quindi per la nostra recensione.

Disponibile non solo su Steam ma, dal 27 luglio, anche su PS5 e XBox series X|S, Hell Let Loose ci ha portato sui campi di guerra della Normandia, a bordo di veicoli corazzati o imbracciando soltanto un fucile; su vaste mappe e sempre in presenza di una squadra di “fratelli in armi”.

Come suggerisce il titolo, si tratta di una simulazione di guerra brutale, in cui un singolo proiettile è in grado di rispedirci nel menù di selezione della classe del nostro personaggio. Decisamente non un gioco per i deboli di cuore.

Prima di iniziare la nostra recensione di Hell let Loose, ecco il trailer di lancio per farvi un’idea di cosa stiamo parlando:

Nell’inferno di Hell Let Loose

Ogni partita di Hell Let Loose si svolge in un vasto campo di battaglia dove due squadre, Americani e Tedeschi, formate da 50 giocatori 0gnuna, si affrontano a colpi di fucile, mitragliatrice, granate e grossi carri armati controllabili (non senza qualche difficoltà iniziale) da un gruppo di giocatori.

L’ obiettivo di entrambi i team è uno dei più classici: catturare i punti strategici sulla mappa, che segneranno poi anche l’avanzamento del fronte per i due team. In Hell Let Loose sono presenti due modalità di gioco, Warfare ed Offensive e in entrambe la mappa è divisa in settori che i giocatori dovranno conquistare e controllare.

La comunicazione con gli altri membri della propria squadra è forse uno degli elementi più importanti dell’intera esperienza di gioco. Se non riusciremo ad organizzarci con i nostri compagni, mettendo in piedi una strategia efficace da adottare sul campo di battaglia, probabilmente non faremo molta strada. Il punto di spawn sarà spesso deciso dal nostro capo squadra e avere un medico al nostro fianco o, semplicemente qualcuno che ci copra le spalle mentre si tenta di conquistare un obbiettivo comune, ci garantirà infatti un tempo di permanenza sul campo decisamente più alto. Uno dei requisiti fondamentali è quindi saper parlare bene l’inglese o, in alternativa, trovarsi un gruppo italiano con cui condividere l’esperienza di gioco.

In Hell Let Loose è possibile impersonare diverse classi, ognuno con abilità e armi differenti. Ogni squadra è formata da piccoli gruppi di giocatori dove ognuno ha dei compiti ben specifici e una chat (vocale o scritta) privata in cui organizzarsi. La stessa cosa vale per ufficiali e comandante dell’intera nostra armata, che potrà dare una direzione strategica alla partita attraverso l’uso calcolato della mappa di gioco con bombardamenti e indicazioni su dove concentrare gli sforzi.

Hell let Loose 1

Sul campo di battaglia… senza addestramento

Per lanciare una sessione dovremo unirci ad uno dei tanti server disponibili (quasi sempre in lingua inglese), ma è anche possibile decidere di ospitare una partita.

A differenza di quanto avveniva nella realtà, in Hell Let Loose verrete catapultati nel conflitto senza un minimo di addestramento o, se preferite, tutorial. Durante le prime sessioni mi sono concentrata soprattutto sul personaggio, su quello che mi circondava e su quello che facevano i miei compagni di squadra. Una volta sul campo, il consiglio è quello di ascoltare attentamente quello che il vostro Team Leader (se siete stati fortunati nel trovarne uno “comunicativo”) vi dirà durante tutta la durata del match.

Il nostro esercito sarà diviso in tre gruppi differenti: Infantry, Armor e Recon composti da un numero variabile di soldati, ognuno con un proprio ruolo che dovrà essere svolto al meglio per vincere.

Ad esempio: i giocatori nel gruppo Armor spawneranno vicino ai veicoli corazzati nelle retrovie, e dovranno prenderne il comando per scatenare una vasta potenza di fuoco sul fronte; cosa che i Rifleman o i Recon (i cecchini per semplificare) non potranno fare.

Quando si selezionano i personaggi, si scelgono anche i set di armi che verranno usati durante il match. Rifleman e Support potranno ad esempio lasciare delle munizioni/esplosivi di riserva ai propri compagni. Un ruolo decisamente fondamentale è invece quello del medico: se sarete abbastanza fortunati da non saltare in aria o morire in un istante da un proiettile vagante, il medico potrà curarvi e bendarvi per farvi sopravvivere.

Insomma, un mix di ruoli, coordinazione e spirito di squadra che è in grado di dar vita ad un’esperienza sul campo di battaglia realistica e brutale come non se ne vedevano da tempo su PC e console.

Hell let Loose 2

Di ritorno dall’inferno

Dopo esser rimasta spiazzata dalla velocità con cui sono morta la prima volta che mi sono ritrovata sul campo di Hell Let Loose, le cose hanno iniziato a girare per il verso giusto in questa ambiziosa simulazione di Black Matter.

Dopo vari tentativi ho capito come avrei dovuto comportarmi: dimenticando gli altri frenetici FPS multiplayer a squadre e non lasciando niente al caso, prendendomi del tempo per svolgere il mio compito e cercare il gioco di squadra piuttosto che tentare di essere l’eroe solitario che così spesso capita di interpretare. Il tutto sempre con l’orecchio teso e l’occhio fisso sullo schermo in attesa di un nemico da abbattere, sperando che lui non mi individuasse prima.

Graficamente Hell Let Loose non fa gridare al miracolo ma, considerato la tipologia di gioco e il numero elevato di giocatori sulla mappa, il risultato è tutt’altro che spiacevole. Purtroppo nulla dell’ambiente che vi circonda è distruttibile; un aspetto del gioco che non vi farà dire “wow”, ma capace comunque intrattenere grazie ai vasti paesaggi e alle texture che vi ritroverete a baciare più spesso di quanto potreste pensare.

Ottimo invece il comparto audio, con esplosioni e effetti sonori che vi faranno sentire davvero su un campo di battaglia della Seconda Guerra Mondiale.

Tutta l’esperienza, come già ripetuto più volte, ne guadagna sicuramente se giocherete insieme ad un team di amici, pronti a dare a vita (virtuale) per conquistare il successivo punto di controllo.

Sarà forse scontato ma non abbattetevi se non riuscirete subito ad utilizzare tutte le armi (gli slot sono limitati per classe) o se morite dopo un paio di minuti sul server. Con il tempo riuscirete a diventare dei soldati provetti!

Hell let Loose
Hell Let Loose
Hell Let Loose è un'esperienza originale nel mercato degli FPS moderni, grazie alle vaste mappe e al gioco di squadra che (quando presente) darà sapore anche alle sconfitte più sonore.
Pro
Ottimo comparto audio
Se le cose funzionano in squadra, sarà l'esperienza migliore che proverete in un gioco simile
Mappe vaste e tanta libertà di scelta strategica
Contro
Senza compagni di squadra degni di tale nome, il gioco perde tutto il suo fascino
Ambienti non distruttibili e graficamente non degni di nota
8.2
Voto Finale