Guardati dal Beluga Magico: Daniel Cuello emoziona con la sua raccolta di strisce comiche! – Recensione

guardati dal beluga magico cover

Bao Publishing, che in questi giorni partecipa alla promozione ‘Odio la Image’ al fianco di saldaPress, arricchisce il proprio catalogo con Guardati dal Beluga Magico, una raccolta di strisce comiche direttamente dalla pagina Facebook di Daniel Cuello!

Guardati dal Beluga Magico di Daniel Cuello è la nuova aggiunta al catalogo Bao Publishing!

Oltre alle strisce però, questo volume contiene anche una nuova storia del tutto inedita, che ci viene raccontato del fumettista in una tretina di pagine. Daniel Cuello è argentino di nascita, ma italiano di adozione. Nella scena fumettistica, si distingue decisamente per il suo stile, in cui vengono presentati spezzoni di vita quotidiana di un amante spassionato di Piero Angela e degli assaggini gratis dei supermercati che si aprono alla possibilità di analisi emotive inattese.

Devo ammettere che ci ho messo un po’ prima di riuscire a scrivere una recensione su questa storia di Cuello. Mi ci è voluto del tempo prima di capire le parole giuste da usare per spiegare perché per me questa è una lettura che un trentenne attuale dovrebbe fare.

Se i “fumettini” con cui ha intervallato i vari capitoli sono simpatici, divertenti e leggeri, la storia Guardati dal Beluga Magico per contro è un qualcosa in cui ci si può riconoscere. L’ansia, quella sensazione opprimente e quotidiana, la paura che attanaglia lo stomaco. Tutte sensazioni che la nostra generazione ha provato e sta provando ora per una situazione che sembra non volergli dare un futuro.

Cuello riesce a catturare tutte quelle emozioni che generalmente non si riescono ad esternare, portandole a galla con una semplicità e riconoscibilità quasi disarmante. E’ difficile riuscire a parlare dei propri traumi, dell’ansia che pervade il proprio corpo, eppure l’autore, dando una forma ben precisa alla pesantezza esistenziale che lo schiaccia, riesce a dargli una definizione e ad affrontarla. In Guardati dal Beluga Magico, Cuello affronta un viaggio interiore e personale, alla scoperta dell’origine di questo male di vivere. Risalendo fino alla propria infanzia, Daniel cercherà di affrontare ciò che lo aspetta, anche se non ha assolutamente idea di cosa sia.

guardati dal beluga magico 1

Onestamente non mi aspettavo un viaggio così tanto introspettivo, in questa raccolta, specialmente dal titolo. Però devo dire che ne sono rimasta piacevolmente sorpresa, nonostante più di qualche tavola mi abbia lasciato l’amaro in bocca. Mi ha davvero colpita più di quanto mi aspettassi e se avevo qualche remora all’inizio, mi sono ricreduta dopo aver letto il primo capitolo della storia.

La tipicità dei fumetti di Cuello è lampante, questo tratto un po’ ansioso, che nella sua semplicità è estremamente riconoscibile.  Il nero non è pieno, ma più una serie di ghirigori nervosi che lasciano qualche spazio bianco qua e là, mentre il colore risulta sempre pieno ma non deciso. Anzi, spesso usa tonalità sbiadite, desaturate, come se non volesse disturbare troppo gli occhi dei propri lettori. Certo è che anche questo è un tratto ben specifico di Cuello, che anche in Guardati dal Beluga Magico mantiene la propria identità.

Guardati dal Beluga Magico non ha difetti, perché non pretende di essere qualcosa di diverso da ciò che è. Non è di certo una graphic novel e nemmeno un fumetto completo. E’ la confidenza di un fumettista che decide di aprirsi ai propri fan – e non solo – per mostrare come sia riuscito ad affrontare i suoi problemi personali con ansia e disagio di vivere.

guardati dal beluga magico 2

Ecco perché mi sento di promuovere questa raccolta a pieni voti, consigliandolo a chiunque abbia qualche momento libero per dedicarsi a questa storia. Se volete capire come se la passa chi vive con problemi non visibili, ma che riempiono i pensieri, questa è decisamente una lettura adatta a voi. Semplice e leggera, ma allo stesso tempo profonda, questa storia vi farà divertire ma anche riflettere, senza risultare in alcun modo pesante.