Godless, il West รจ delle donne – Recensione

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Godless, il western in cui le donne sono le vere protagoniste

Quasi in sordina, Godless รจ spuntata nel catalogo di Netflix, a ridosso del piรน atteso Punisher. Il canale di streaming negli scorsi giorni ha reso disponibile per i propri abbonati questo racconto western in sette episodi, uno spaccato di una cittร  sperduta nel vasto ovest americano di fine ottocento con una piccola particolaritร : รจ governata dalle donne. A firmare Godless sono nomi di una certa importanza, come Scott Frank e Steve Sodebergh, che sembrano risentite dell’influenza di pellicole del genere, come Gli spietati, ma riescono a dare alla loro visione una dimensione diversa, piรน cruda se vogliamo.

La storia vede Frank Griffin (Jeff Daniels), fuorilegge sanguinario, accanirsi nella caccia di un suo protegรจ, Roy Goode (Jack O’Connell), che ha deciso di tradirlo, preferendo una strada meno sanguinaria. Durante un colpo ad un treno, Goode ferisce gravemente Griffin, che, perso un braccio, vive solo per la sua sanguinaria, spietata vendetta. Questa caccia all’uomo si incrocia con la vita della cittadina di La Belle, avamposto minerario in cui vivono ormai solo donne. La maggior parte sono le vedove dei minatori, periti in un tragico incidente, lasciando il gentil sesso a governare questa cittร  assieme allo sceriffo Bill McNue (Scoot McNary).

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Come trama, Godless sembra mantenere una certa linearitร  con il genere di appartenenza, quel western spietato che ha saputo offrire agli spettatori pietre miliari del cinema. La sua originalitร  รจ nel come viene rappresentato questo spaccato di America selvaggia di fine ‘800. L’accento รจ sul ruolo delle donne, la vera forza di questo serial. Solitamente siamo abituati ad immaginare la donna come sottomessa nella vita del west, vista come donna di casa o prostituta da saloon, ma Godless vuole ribaltare questo concetto, mostrandoci la tenacia femminile nel cercare di sopravvivere in un ambiente cosรฌ duro.

A guidare questa rivoluzione dei sessi sono due protagoniste, Alice e Mary Agnes. La prima รจ una sopravvissuta, come scopriremo nel corso degli episodi, temprata da una vita difficile e abituata a lottare, senza tregua. Mary Agnes รจ costretta ad essere forte, dovendo fare le veci del fratello Bill, sceriffo privo di carisma e rispetto in una cittadina in cui nessuno ormai crede in lui. Gli sceneggiatori di Godless hanno avuto la delicatezza di non forzare questo aspetto di ribaltamento dei fronti, ma lo hanno reso in modo naturale. Non si ragiona per assiomi, non tutte le donne sono forti, alcune sentono il peso di una solitudine che le spinge ad accettare compromessi che possono mettere in pericolo il delicato equilibrio di La Belle.

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Queste scelte consentono di valorizzare maggiormente i personaggi chiave della vicenda, coraggiose al punto di andare contro il comune pensiero. La costruzione dei personaggi di Godless รจ una lenta progressione di eventi, con flashback che arricchiscono quanto raccontato, offrendo una motivazione ai caratteri dei diversi attori di questa storia spietata. Per esaltare il ruolo femminile, non vengono sminuti gli uomini, ma anzi sono maggiormente approfonditi e, curiosamente, resi incredibilmente affascinanti.

Jeff Daniels rende il suo Griffin incredibilmente magnetico, un fuorilegge da manuale arricchito da un passato tragico che ne dovrebbe motivare le scelte, dandogli una visione della vita peculiare. Siamo al cospetto di un villain d’alta classe, pianificatore, a tratti quasi incomprensibile nelle sue scelte, capace di atti di inaudita ferocia e improvvisamente di mostrare pietร  per una comunitร  prossima alla morte. Grande cura รจ stata posta nel trasformare Griffin in una sorta di predicatore oscuro, con citazioni alle sacre scritture e a grandi classici, rendendolo piรน simile al capo di una setta, composta dai suoi uomini, che considera una famiglia.

Diversamente affascinante รจ Bill McNue. Mc Nary deve infondere al suo personaggio l’aura dell’eroe decaduto, spetto dell’uomo che รจ stato. L’infamia รจรจ ormai il tratto tipico della sua figura, una condanna che si accompagna alla progressiva perdita della vista che assume il tono di una ironica derisione per un uomo di legge. Unico uomo con un ruolo di potere in una cittร  completamente gestita da donne, il suo spirito รจ ormai soffocato, sconfitto, almeno fino alla possibilitร  di un’ultima occasione per meritare quella stelletta sul cuore.

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Godless, come molti serial ultimamente, non ha un ritmo rapido nella narrazione, si prende tutto il tempo necessario per mostrare agli spettatori quanto piรน possibile dei protagonisti di questo incrocio di destini. Ma questo รจ uno dei suoi punti a favore. Data la complessitร  della storia e la ricchezza di elementi in gioco, questa calma con cui veniamo attratti nella vicenda รจ un buon compromesso, ci vengono mostrate tutte le diverse componente dell’anima dei protagonisti, senza ipocrisie e con tutta la durezza dell’ambiente in cui si muovono Griffin e McNue. L’evoluzione dei rapporti tra i personaggi, la ricostruzione del passato che lega Griffin e Goode sono momenti emozionanti, perfettamente cadenzati e che toccano le giuste corde.

Difficile trovare un episodio di Godless in cui non ci siano una scena capace di travolgere emotivamente lo spettatore. Ha staccato la testa al serpente รจ forse l’episodio centrale del serial, la chiave di volta per capire l’ossessiva vendetta di Griffin nei confronti di Goode, mostrando un lato inatteso del fuorilegge, una visione che dona al personaggio una profonditร  impressionante.

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Stilisticamente, Godless รจ una gioia visiva. Il tono da produzione adl altro budget รจ evidente fin dalle primissime scene, costruite in modo da inquietare lo spettatore, con un crescendo emotivo che fin da subito vuole chiarire che quello che ci aspetta nella serie. Paesaggi, scenografie e inquadrature sono superbe, studiate in ogni dettaglio per la massima resa emotiva, con colori che si sposano alla perfezione con il contesto narrativo. Suggestiva la scelta di mostrare i ricordi nei flashback con una tonalitร  di grigi, opaca, a contrastare la ricchezza di sfumature del presente.

Menzione d’onore per Sam Waterston, che nel tempo in cui il suo Marshall Joh Cook rimane in gioco riesce a dare un’interpretazione sontuosa. Waterston รจ protagonista della scena iniziale di Godless, riesce con la sua recitazione a trasmettere tutto l’orrore e la rabbia dell’assistare ad una simile mattanza. John cook รจ il classico uomo del west, uno scerifffo fatto e finito. Personaggio classico ma recitazione ineccepibile e di forte impatto.

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Godless รจ un serial appassionante e coinvolgente, grazie ad una sinergia tra storia e recitazione che mostra tutto il fascino e la crudeltร  di un’ambientazione unica come il selvaggio West.