Evangelion: in Giappone si studia come far respirare la gente dal sedere, ispirandosi all’anime

Di Salvatore Miccoli 4 Min di lettura

Ora, sia ben chiaro, nessuno ha intenzione di infilare un Entry Plug nel deretano della gente a mo’ di mega suppostone ma, sebbene possa sembrare bizzarro, alcuni ricercatori giapponesi sta sperimentando un modo “alternativo” per sopperire alle deficienze respiratorie dei pazienti ispirandosi, in qualche modo, a Neon Genesis Evangelion.

Un team di scienziati della Tokyo Medical and Dental University partendo dalle caratteristiche e capacità dei Botia (una specie di pesci), pensa di poter far fronte alle crisi respiratorie dei pazienti ricoverati in ospedale, facendoli respirare dal sedere, un metodo che sembrerebbe essere più sicuro di quello classico che utilizza i ventilatori polmonari.

“Grazie” a Evangelion i medici potrebbero far respirare i pazienti con il sedere

Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire in cosa consiste questo studio.

Partiamo innanzitutto dai Botia, particolari pesci che sono in grado di sopravvivere fuori dall’acqua, anche per periodi relativamente lunghi, assorbendo ossigeno attraverso il loro intestino. Per essere pratici, questi pesci appartenenti alla famiglia dei cobitidi possono respirare anche con il culo!

Ebbene, alla luce di quanto accaduto durante la pandemia Covid-19, con le terapie intensive in affanno per la scarsità di ventilatori polmonari e, considerato che l’immissione di ossigeno nei polmoni ha comunque dei livelli di rischio per l’organismo, i ricercatori giapponesi stanno cercando di capire se anche gli umani, come i botia, possano essere in grado assorbire ossigeno attraverso le pareti dell’intestino. In tal caso, la somministrazione di ossigeno dal “retrobottega” a pazienti con gravi problemi respiratori, potrebbe aumentarne la probabilità di sopravvivenza.

Respirare con il c…lo, ispirandosi a NGE

Ma cosa c’entra, mi direte voi, tutto questo con Neon Genesis Evangelion?

Ebbene, nell’anime cult i piloti degli EVA, prima di poter manovrare i giganteschi mecha, vengono introdotti in delle particolari capsule chiamate Entry Plug che vengono riempite con uno speciale liquido ricco di ossigeno chiamato LCL. SI tratta di qualcosa di simile al liquido amniotico che tutti abbiamo “respirato” per 9 mesi all’interno dell’utero materno. L’assorbimento dell’ossigeno attraverso gli alveoli polmonari è favorito dalla densità del liquido e rende la respirazione molto più facile.

Ispirandosi proprio all’anime di Hideaki Anno, i ricercatori della Tokyo Medical and Dental University hanno ribattezzato con EVA questo sistema di “ventilazione enterale attraverso l’ano”.

evangelion eva 01 entry plug

Come riportato da soranews24, ratti e maiali sono stati selezionati come i primi soggetti di prova per l’utilizzo della respirazione EVA, con l’ossigeno introdotto negli animali con l’utilizzo di un semplice clistere. A seconda dell’utilizzo di una miscela gassosa o liquida di ossigeno, gli scienziati hanno indicato le due modalità di respirazione anale come g-EVA (gas) e l-EVA (liquido). Le cavie sottoposte al trattamento EVA hanno mostrato una condizione fisica migliorata senza presentare effetti collaterali evidenti.

I ricercatori hanno concluso che l’utilizzo della miscela liquida sia da preferirsi e, anche se test sull’uomo devono ancora essere condotti, il team di ricercatori è fiducioso che potrebbe funzionare altrettanto bene.

Speriamo solo che questo studio non sia stato condotto con il culo, altrimenti appena attaccato il primo clistere di ossigeno i pazienti potrebbero andare in modalità Berserk.

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