Dopo quasi 40 anni le vendite di dischi in vinile superano quelle dei CD

Salvatore Miccoli Di Salvatore Miccoli 2 Min di lettura

Succede che, nell’anno dell’esplosione definitiva delle Intelligenze Artificiali, alle soglie di un futuro davvero ipertecnologico, quello che per molti è ormai un retaggio di anni passati si prenda la sua rivincita sull’asettica tecnologia digitale, visto che le vendite dei dischi in vinile hanno superato quelle dei CD.

Secondo un recente rapporto della RIAA (The Recording Industry Association of America), per la prima volta dal 1987 i dischi hanno superato i CD vendendo 41,3 milioni copie a fronte dei 33,4 milioni di unità Compacyt Disc.

Non si tratta di un isolato exploit, visto che è il sedicesimo anno consecutivo che le vendite dei dischi in vinile fanno registrare un aumento. Di converso i CD perdono sempre più terreno con le vendite diminuite del 18% dal 2021 (585 milioni di dollari) al 2022 (482 milioni di dollari).

La cosa, tuttavia, per i collezionisti e gli appassionati non dovrebbe stupire poi più di tanto, visto che nell’era della musica in streaming è tornata in auge la passione per il collezionismo di supporti fisici. Ebbene, nulla è più affascinante di un vinile da far suonare sia su vecchi, ma indistruttibili giradischi, sia su versioni moderne dei mangiadischi tanto in voga negli anni ’60 e ’70.

mercatino dischi vinile

L’industria dei vinili, poi, non è mia morta del tutto proprio grazie alla caratteristiche della musica analogica incisa su disco. Non è un caso che ci siano aziende come Mondo che continuino a incidere su vinile le colonne sonore di celebri saghe cinematografiche come Star Wars, Alien e Dune, ma anche le sigle di serie TV e anime di recente successo come Cobra Kai e L’Attacco dei Giganti.

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