Il crossover Dylan Dog Dampyr è un evento atteso da mesi, e finalmente possiamo gustarci questa storia!
Uno degli argomenti più trattati di questi ultimi tempi all’interno del mondo del fumetto è stato il tanto chiacchierato crossover Dylan Dog Dampyr, una prima volta non da poco in casa Bonelli.
Teniamo ben presente che una cosa sono i team up, quando un eroe si unisce ad un altro ospitandolo sulla propria testata, ed uno i crossover, ossia una storia che si dipana su diverse testate coinvolgendone i protagonisti.
La Bonelli con Arriva il Dampyr e L’indagatore dell’incubo ha voluto dar vita proprio ad un crossover. Uno stupendo crossover, a dirla tutta e, giustamente, un evento del genere merita la serie di copertine speciali create dalla Bonelli, una vera regalia per gli appassionati collezionisti.
Mettere insieme due personaggi le cui avventure vedono coinvolti spesso mostri ed orrore, apparentemente sembra semplice, ma il vero sforzo in questo senso è stato il rendere credibile il tutto, mantenendo la coerenza non con un solo universo narrativo, ma addirittura con bene due!
Il crossover Dyland Dog Dampyr è stato ideato e costruito in modo da creare una sinergia perfetta non solo tra questi due eroi, ma orchestrando una perfetta dinamica coinvolgendo anche le storiche spalle dei personaggi.
Il primo capitolo di questo crossover Dylan Dog Dampyr è ospitato sul numero 371 dell’Investigatore dell’Incubo, dal profetico titolo di Arriva il Dampyr.
Vedere Dylan in una discoteca inizialmente mi ha un po’ spiazzato, lo confesso, ma il tono preso dalla trama, con Dyd che ironizza con il barista mi ha strappato un sorriso, in fondo quello è sempre Dylan Dog!
Il problema arriva quando un misterioso individuo cerca di portare via con la forza una ragazza appena sconosciuta e decisamente spaventata chiamata Lagherta.
I modi rudi dell’uomo scatenato l’animo cavalleresco di Dylan, il quale a breve scopre come Lagherta e la stessa discoteca non sono proprio quello che immaginava, con il locale che diventa lo scenario per una sparatoria a base di pallottole e canini vampirici.
Da questo momento, Dylan viene catapultato nel mondo di Dampyr. Harlan Draka è sulle tracce di una vampira, Lagertha, l’unica che possa aiutarlo a sconfiggere un potete Maestro della Notte, che possiede delle armi di distruzione di massa con cui vuole distruggere Londra.
Inevitabilmente, Dyd e Harlan uniranno le forze, per fermare questo massacro prima che accada.
Il testo di questa prima parte è di Recchioni e Gualtieri, che hanno dovuto gettare le basi di una storia condivisa preservando le caratteristiche dei personaggi. I due autori non si limitano a far incontrare i due eroi, ma li fanno scontrare inizialmente, come ci si aspetta da due uomini che vedono il mondo in modi differenti.
Il duro pragmatismo di Harlan e dei suoi due amici si scontra con una visione più ironica e romantica tipica di Dylan, che in ogni modo cerca di opporsi all’uso della violenza, attaccandosi con una battuta alla sua umanità. A fare da amplificatori di questo divario ci pensano Groucho, Tesla e Kurjak, la cui dinamica di sidekicks è resa magnificamente; Groucho in modo particolare è forma smagliante, una serie di battute rapide e letali come nei giorni migliori, con attimi di puro delirio comico che rimangono marginali ai dialoghi principali, ma che sono il giusto modo per spezzare la vis drammatica del momento.
La figura di Lagertha, specie in questo primo albo del crossover Dylan Dog Dampyr, è stupenda: né eroina né villain, ma donna, innamorata e ancorata ai propri sentimenti, al punto di esser pronta a sacrificare la propria vita per mantenere la propria anima fedele a sé stessa ed al proprio amore.
Harlan non viene scalfito da questo aspetto, ma Dylan non riesce a distaccarsi, rimane rapito dalla storia di Lagertha e dal suo sacrificio e Il suo cuore torna ad essere la sua guida, fatica ad accettare certe scelte e lo obbliga ad agire in modo da inimicarsi Harlan e compagni, che non riescono a capire come ragioni questo inglese.
Arriva il Dampyr porta nella serie un tono duro e cupo, violento, tipico delle storie di Harlan Draka; la violenza delle sparatorie e di certe scene che segnano la presenza dei vampiri è resa alla perfezione dal disegno di Bigliardo, incredibilemente dettagliato e con un uso del bianco e nero impressionante.
L’atmosfera è quella di un albo di Dampyr, cupa, spietata. Questo crossover Dylna dog Dampyr non si limita a fare incrociare i destini dei due eroi, ma miscela alla perfezione le due ambientazioni delle serie, quasi un trasferimento osmotico dall’una all’altra.
Non è un caso, secondo me, che in L’indagatore dell’incubo, la seconda parte del crossover ospitata sul numero 209 di Dampyr, una grossa parte della storia sia legata ad un tono meno duro, con un’incursione nel mondo delle leggende più delicate ed emotive.
La figura centrale della selkie eredita il ruolo di Lagertha, è l’elemento quasi fiabesco che Dylan porta dalla propria serie nell’universo di Harlan, un tocco delicato in un modo altrimenti cupo e duro.
Questa seconda metà del crossover Dylan Dog Dampyr segue le dinamiche tipiche della serie di Harlan, ma non per questo lascia in secondo piano Dylna e Groucho, che anzi sono presenti e attivi anche nei momenti più concitati.
Boselli prende la staffetta da Recchioni e Gualtieri e tesse la sua parte di trama in modo da rimettere al centro la missione del suo Dampyr, ma lasciando spazio anche a Dyd per mostrare la sua anima, il suo impegno.
La promessa di Dylan a Lagertha rischia di mettere in pericolo la missione della squadra, sollevando il sospetto di Kurjak in più di occasione, ma Boselli mostra di conoscere e rispettare Dylan Dog, non lo tradisce e anzi ne mostra il lato più onesto e ferreo. Nello scontro finale Dylan deve compiere una scelta dura, ma con la consapevolezza di non tradire nè sé stesso nè Lagertha.
I disegni di Brindisi trasmettono, se pur con tono diverso rispetto a Bigliardo, una forte carica emotivo, più d’azione rispetto alla prima parte del crossover, dove trasparivano maggiormente gli aspetti di empatia e caratterizzazione emotiva.
Dopo averlo tanto atteso,confesso che ero intimorito da questo crossover Dylan Dog Dampyr, eppure, ora che ho avuto modo di leggerlo, posso dire che si tratta di una storia unica, spero solo per ora; la bravura del team di artisti che hanno architettato questa avventura è racchiusa in questi due albi, sono persone che amano e conoscono il proprio personaggio e a cui hanno voluto regalare un primato in casa Bonelli. Questo regalo è stato confezionato al meglio, diventando un perfetto dono anche per noi lettori.
C’è una frase emblematica detta da Harlan, rivolgendosi a Dyd:
“E tu sei l’indagatore dell’incubo. È strano che le nostre strade non si siano mai incrociate prima…”
Ce lo chiedevamo anche noi lettori, ma finalmente siamo stati accontentati.
Si potrebbe ora sperare in altri esperimenti in Bonelli come questo crossover Dylan Dog Dampyr, la sola richiesta da appassionato che mi sento di fare è chiedere la stessa cura e rispetto dei personaggi mostrata in questa occasione. Perché Arriva il Dampyr e L’indagatore dell’incubo hanno mostrato il meglio di due personaggi in un’unica storia, rispettando entrambi, magari invitando i lettori ad avvicinarsi ad un altro personaggio.