Lun 7 Ottobre, 2024

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Aliens: Contagio, gli alieni incontrano un maestro del fumetto

Ci sono nomi che fanno solleticare la curiosità dei lettori di fumetti in un battito di ciglia. Per i cultori della fantascienza a fumetti, Francisco Solano Lòpez è un simbolo, l’autore grafico di uno di quei capisaldi del genere come L’eternauta. Detto questo, vedere il nome di Solano Lòpez su un albo di Aliens, lo spillato mensile di saldaPress dedicato all’Aliens Universe è una sorpresa che non mi sarei mai attesa, ma che con Aliens: Contagio è divenuta realtà.

Aliens: Contagio offre una visione diversa dell’Aliens Universe

Leggendo nell’introduzione che questo albo in realtà contiene un sostituto di quanto precedentemente preventivato e poi scoprire quel nome ai disegni rende superflue le scuse di saldaPress nel non aver pubblicato la storia prevista. Dopo aver letto lo scorso mese il roboante marasma di Caos Totale, Aliens: Contagio torna ad una dimensione più canonica nello stile, anche se l’universo presentato differisce lievemente da quello solitamente visto nelle pubblicazioni saldaPress.

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Pubblicata originariamente tra il 1997 ed il 1998, questa miniserie parte da un presupposto narrativo decisamente nuovo nell’Aliens Universe: gli xeno non sono un segreto. Justin Green e Jim Worring scelgono di mostrarci un’umanità futura che non solo conosce l’esistenza dei letali xenomorfi, ma che li rende anche una merce piuttosto ambita all’interno del contrabbando intergalattico. Questa possibilità di poter mostrare un’umanità consapevole della presenza degli xenomorfi è stata ben sfruttata, consentendo agli autori di creare una dinamica sociale varia e in costante mutamento, con una stratificazione piuttosto netta dei differenti strati sociali.

Questo commercio sotterraneo mette una squadra di predoni a contatto con una navetta perduta che trasporta uova aliene, resti di una covata di una defunta regina. All’interno di questo bottino, però, compare un uovo dall’insolito aspetto, che nella foga di guadagnare il più possibile dalla refurtiva viene caricato insieme agli altri. Questo recupero è fonte di problemi per la banda di malviventi, che si trovano prima a dover affrontare una furiosa regina aliena, salvo poi scoprire che l’uovo deforme che per loro sembrava avere un gran valore si rivela un pericoloso bottino, da far sparire quanto prima per non diventare bersagli della legge.

Da questo momento, l’uovo diviene il punto di partenza di un’avventura rocambolesca e che utilizza un registro comico che spesso sfocia nel grottesco e caricaturale. Una combinazione che, però, risulta vincente. L’idea di inserire la figura di un personaggio televisivo come vettore della diffusione di un morbo legato alla gestazione dell’alieno contenuto nel citato uovo e coinvolgere una ricca ereditiera proprietaria di una pianeta resort è il modo ideale per mettere in atto una storia che miscela con intelligenza comicità ed azione.

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Darryl Zither, il divo della televisione, è forse il personaggio meglio riuscito di questo primo capitolo di Aliens: Contagio. Presentato come un tizio altezzoso e venerato da tutti, viene reso anche graficamente con una serie di movenze ed atteggiamenti da divo, merito della bravura del già citato Solano Lopez.

Altrettanto avvincente la presenza della ricca ereditiera Ivy Derringer. La dinamica tra i due è perfetta, un gioco sottile tra il comico e l’allusivo, con la Derringer che vuole solo scoprire la verità sulle doti amorose e il sedotto conduttore che non riesce a tenere il ritmo della donna perché già invaso dall’alieno.

Le battutine tra i due sono divertenti, manifestazione dell’umorismo grottesco e libero che Green e Worring mettono in scena in Aliens: Contagio. I due autori riescono a dare una visione fresca ed appassionante dell’Aliens Universe, rendendo la miniserie un capitolo avvincente della saga a fumetti degli xenomorfi.

Il susseguirsi delle situazioni è gestito in modo da rendere il tutto a tratti surreale e bene lontano dalla serietà che solitamente si accompagna all’Aliens Universe. La presenza di figure caricaturali e volutamente esagerate amplificano il senso di comicità di una situazione in cui l’alieno rimane libero di seminare morte, non tanto per la sua ferocia istintiva quanto per l’assurdità di alcune azioni umane (più di alcune, onestamente).

In Aliens: Contagio, la vena artistica di Solano Lòpez si adatta al meglio a questo intreccio violento e a tratti splatter, rendendo la lettura avvincente e divertente. Il primo capitolo di Aliens: Contagio si arresta con la colonia di Celeste ormai in stato d’assedio per fermare il tremendo alieno, prima che la situazione degeneri ulteriormente.

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saldaPress come al solito arricchisce lo spillato di Aliens: Contagio con un buon comparto redazionale, in cui viene nuovamente presentato il percorso cronologico della saga dell’Aliens Universe, cui si unisce un pregevole dossier sui nomi che hanno dato vita a questa miniserie.

A tentare il lettore appassionato dell’Aliens Universe sarà però una pagina in cui viene presentato il doppio ciclo Fire and Stone e Life and Death, l’arco narrativo che funziona come un filo conduttore all’interno della saga cinematografica dell’Aliens Universe. Il consiglio è di tenere bene a mente questi due elenchi, che consentono di avere sotto controllo la propria collezione di fumetti dell’Aliens Universe, il fiore all’occhiello della libreria di ogni appassionato della saga degli xenomorfi.

Le  due pagine citate sono un ottimo schema di lettura dell’Aliens Universe marchiato saldaPress, con la presenza anche dei bei volumi cartonati che raccolgono le saghe iniziali dell’Aliens Universe. E con Lucca Comics & Games 2018 alle porte, è meglio avere bene a mente quali siano gli acquisiti imperdibili!

Per conoscere il finale di Aliens: Contagio, dobbiamo aspettare ancora un mese, e scopriremo quali massacri compirà l’alieno sulla colonia umana di Celeste prima di essere fermato!

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