Jumanji: The Next Level, la recensione del film (visto nella prima sala ScreenX in Italia)

Siamo stati all’anteprima di Jumanji: The Next Level a Venezia, nella nuova e tecnologicamente avanzata sala ScreenX dei cinema UCI Cinemas (la prima e unica in Italia). Una pellicola che continua la storia iniziata con Jumanji nel 1995 con Robin Williams e proseguita due anni fa con Jumanji: Benvenuti nella Giungla.

Anche questo terzo capitolo avrà saputo mantenere lo spirito del franchise, replicando il successo del secondo film? Scopritelo nella nostra recensione.

Con Jumanji: The Next Level si rientra nel gioco, in un mix di avventura e comicità

Tutto parte da un racconto di Chris Van Allsburg del 1981, portato sul grande schermo da Joe Johnson e con protagonista principale il personaggio di Alan Parrish; nel film interpretato da un bravissimo (come sempre) Robin Williams. Il film ha successo ma non riesce ad ottenerne abbastanza per avere un seguito. Tuttavia, in poco tempo, la pellicola diventa un vero proprio film cult, apprezzato anche dalle nuove generazioni (e come non potrebbe?).

Vent’anni dopo Sony decide di riprovarci e continuare la storia, affidando a Jake Kasdan la regia e ad attori come Dwayne Johnson, Jake Black, Kevin Hart e Karen Gillian il compito di ridare nuova linfa al gioco. Un’impresa non semplice e che, a prima vista, sembrava presagire un disastro. Ma così non è stato.

La pellicola ottiene infatti un ottimo riscontro da parte del pubblico e diventa il più grande incasso al botteghino statunitense per Sony, che decide quindi di realizzare un ulteriore seguito di quella che sarebbe poi diventata una vera e propria saga.

Il primo livello non si scorda mai!

Ci eravamo lasciati con la coppia Spencer / Martha e con Bethany e “Fridge” che capiscono il vero senso dell’amicizia. Il gioco li ha cambiati ed ora sono tutti e quattro buoni amici, con l’aggiunta di Alex Vreeke, il ragazzo che era rimasto intrappolato nel gioco nel 1996 e che i 4 protagonisti hanno poi salvato.

Tutti hanno rischiato la vita per completare Jumanji e tramite le singole abilità dei loro avatar sono riusciti ad unire le forze e superare ostacoli e nemici, per riprendere la Gemma Verde e posizionarla al suo posto, nell’occhio del Dio Giaguaro.

Giusto per ricordare a grandi linee le abilità dei personaggi, avevamo il Prof. Oberon (Jack Black) che poteva leggere la mappa, Franklin “Topo” Finbar (Kevin Hart) come zoologo allergico alle torte, Ruby Roundhouse (Karen Gillian) avventuriera ed esperta di Dance Fightning (chi non se la ricorda mentre affronta i nemici sulle note di “Oh baby i love you way” dei Big Mountain) ed il Dott. Bravestone (The Rock) senza nessun difetto (ma con la sua “rovente” Intensità), lo sguardo che fa impazzire le donne.

Completata la missione ed usciti dal gioco decisero quindi di distruggere la console per assicurarsi di non tornare mai più all’interno del videogioco.

Il film aveva funzionato sia per il giusto mix di azione e parti comiche, ma anche per il gruppo di attori scelti per interpretare i singoli giocatori.

Con Jumanji: The Next level una nuova partita, una nuova sfida

Ovviamente se c’è un seguito vuol dire che non tutto è perduto, ed i nostri eroi, in qualche modo, riusciranno a rientrare nel mondo alternativo di Jumanji. Come in ogni buona partita vengono mescolate le carte in tavola ed il risultato funziona, o, almeno, è all’altezza del primo film.

Se Jumanji: Benvenuti nella Giungla puntava su un ringiovanimento della pellicola originale, in Jumanji: The Next Level si cambia quanto basta per non rendere la pellicola ripetitiva, pur mantenendo la stessa struttura narrativa. Il budget è stato aumentato (e si nota), alcune scene sono visivamente spettacolari e realizzate a regola d’arte ma, nonostante le enormi possibilità che una nuova storia avrebbe potuto offrire, in questo sequel si è deciso di mantenere una trama analoga al precedente film, limitandosi a cambiare location e nemici.

Oltre ai protagonisti principali (compresa la guida del gioco Nigel), nel nuovo film si uniscono al cast Danny DeVito (Batman Returns, Dumbo) e Danny Glover (Arma Letale), che con la loro presenza aggiungono un ulteriore elemento di comicità, enfatizzata dal fatto di non appartenere esattamente alla generazione dei videogiochi. Questo è anche motivo di molteplici gag ma, in qualche caso, di un rallentamento generale del ritmo della pellicola. Non vi sveleremo il loro preciso ruolo in questo Jumanji: The Next Level, ma sappiate che l’aggiunta nel cast è stata più che azzeccata.

Il tutto si conclude poi con degli immancabili (?) colpi di scena, decisamente aperti ad un probabile seguito che, se mai dovesse esser realizzato, speriamo sappia osare di più nella trama.

Dal punto di vista della trama non entriamo nel dettaglio, lasciando a voi il piacere di scoprire come si svolgerà. Possiamo però parlarvi di quanto gravita attorno al film, come l’aspetto puramente tecnico che, grazie alla CGI di prim’ordine ma per nulla invasiva, aggiunge certamente punti alla pellicola.

Visivamente è stato dato molto spazio alla diverse ambientazioni, che passano da luoghi chiusi a spazi aperti (a volte semplicemente con un cambio scena) rendendo bene il senso di trovarsi all’interno di una vera e propria avventura fatta di mistero e, allo stesso tempo, di scoperta. Alcune scene sono state girate in Nuova Zelanda, in location che ricordano molto altri film o saghe più famose (sì, stiamo proprio parlando di “quella” saga). Come anticipato, la computer grafica è stata qui usata lo stretto necessario, senza abusarne, con un risultato che in alcuni momenti lascia a bocca aperta (non a caso dietro agli effetti speciali ci sono la Industrial Light & Magic di Star Wars e la Weta de Il Signore degli Anelli).

Il comparto audio non è da meno, con la colonna sonora che in Jumanji: The Next Level viene sfruttata in maniera coinvolgente in scene di pura azione, in grado di tenerci incollati alla poltrona grazie ad un ritmo incalzante ed efficace.

La prima sala in Italia con ScreenX

Oltre al film, però, c’è anche da parlare della sala Uci Luxe di Marcon (VE), il primo cinema in italia ad avere una sala con la nuova tecnologia ScreenX. Si tratta di un nuovo modo di vivere il cinema, dove oltre allo schermo frontale sono presenti anche degli “schermi” sulle pareti laterali, che permettono allo spettatore di immergersi ulteriormente all’interno del film.

Cosa c’era di meglio di Jumanji: The Next Level per provare questa esperienza? (Probabilmente il nuovo Star Wars: L’Ascesa di Skywalker… ma non ci lamentiamo).

Tralasciando il fatto che non tutto il film è realizzato sfruttando appieno questa nuova tecnologia, ma solamente alcuni momenti particolari (soprattutto in occasione di vasti paesaggi), quando si attivano i proiettori laterali l’esperienza è coinvolgente e la sensazione di trovarsi all’interno del film (lo so che questa frase è abusata, ma fidatevi se vi dico che è così) è davvero alta. Per qualcuno potrebbe essere fin troppo immersiva come esperienza ma è una di quelle cose che almeno una volta nella vita va provata. Non si tratta di una proiezione stancante per gli occhi, o per il collo, come qualcuno potrebbe ipotizzare. Anzi, forse è addirittura positiva la scelta che tale funzionalità non resti attiva per l’intera durata della pellicola.

A completare la già spettacolare sala sono presenti delle poltrone molto confortevoli, con poggiapiedi regolabili e una visibilità ottima, garantita dalla distanza in altezza tra le varie fila.

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Game Over: continuare?

In conclusione, possiamo affermare che l’esperienza con Jumanji: The Next Level nella sala ScreenX è stata più che positiva, e che nel momento in cui il film arriverà nella sala cinematografica in questione (supponiamo già il prossimo 25 dicembre) meriterà di essere provata.

Tornando al film, Sony purtroppo non ha voluto osare dove invece avrebbe potuto, scegliendo di “giocare a Jumanji” standosene al sicuro dietro ad una sceneggiatura priva di rischi. Mancanze che, speriamo, saranno colmate nel prossimo film (perché un prossimo film ci sarà, se il successo di The Next Level sarà paragonabile a quello ottenuto dal suo predecessore). Tanti sono gli elementi che sanno infatti di già visto ma, non per questo, la formula sembra aver smesso di funzionare.

Se Jumanji: Benvenuti nella Giungla vi è piaciuto, allora vi piacerà anche “Il Prossimo Livello”. Nel complesso il risultato è più che godibile, grazie anche alla straordinaria performance dei singoli attori presenti nel cast. Questi, da soli, sembrano reggere il peso dell’intero film, che riesce nonostante tutto a divertire ancora una volta… che poi è quello che conta.