Librogame? Gioco di ruolo? Gioco pen and paper? Ebbene, Four Against Darkness ha le componenti di tutto quello che abbiamo citato… e anche qualcosa in più!
Scopriamo Four Against Darkness, gioco di Andrea Sfiligoi in cui si vestono i panni di avventurieri pronti a fare razzia dentro un pericoloso Dungeon
Four Against Darkness, ideato da Andrea Sfiligoi e sbarcato in Italia grazie a MS Edizioni, è un gioco nel quale potremo creare il nostro gruppo composto da quattro avventurieri pronti a fare razzia in un Dungeon per prenderne i tesori e sconfiggere tutti i mostri che lo abitano.
La prima impressione che si ha quando si prende in mano questo manuale è che ci si trovi davanti ad un ibrido ben riuscito. L’impostazione delle immagini e delle regole ci riporta subito alla memoria i manuali di gioco di ruolo old school, i libri tipici degli anni ’80 molto EUMATE (acronimo che definisce alcuni GdR del tipo entra, uccidi il mostro, arraffa il tesoro ed esci). Ma Four Against Darkness non si può definire semplicemente gioco di ruolo.
Iniziare a giocare a Four Against Darkness
Partiamo dal principio della nostra avventura nei vicoli del dungeon: innanzitutto il manuale ci chiede di decidere se vogliamo giocare in modalità Giocatore Singolo, Competitivo o Collaborativo. Già da questa prima decisione si capisce quante siano le possibili combinazioni di gioco.
Dopo aver operato questa scelta, è ora di definire i nostri avventurieri. Possiamo scegliere gli eroi (quattro) da una lista di diversi tipi che si rifanno alle classi e alle razze tipiche dei GdR: Barbaro, Chierico, Elfo, Furfante, Guerriero, Mago, Mezz’uomo, Nano, ognuno con le sue caratteristiche. Perché quattro? Perché sono il numero adatto ad essere gestito anche da un singolo giocatore e il numero che permette di variare in modo soddisfacente tra varie abilità.
Questa composizione del gruppo (quattro personaggi è il numero dei componenti del party ottimale del classico D&D, così come le classi Elfo o Nano che sono peculiari delle prime edizioni di Dungeons and Dragons), ci porta subito indietro nel tempo, alle prime sessioni di gioco quando noi giocatori ci trovavano alle prese con i primi ostacoli posti da Dungeon Master.
Una volta composto il gruppo, è ora di entrare nel Dungeon: utilizzando semplicemente un foglio di carta (meglio se quadrettato), matite e gomme, i nostri eroi affronteranno i pericoli del Dungeon che si formerà man mano in base ai tiri di dado (vi serviranno due dadi a sei facce).
Non serve davvero altro per giocare! Infatti, il manuale ha diverse tabelle in grado di generare i pericoli, i tesori e le stanze che i personaggi incontreranno lungo il cammino. Inoltre, i pericoli presenti nel dungeon non tirano mai i dadi. Vuol dire che non avrete bisogno di altre persone per poter giocare poiché effettuerete tutti i tiri da soli senza bisogno di tiri segreti o simili.
Le regole sono semplici e chiare (sebbene il manuale sia facilmente consultabile nel caso in cui ci dimenticassimo qualcosa), ma allo stesso tempo sono in grado di coprire diverse situazioni definendo tesori eccezionali, situazioni di pericolo random (i mostri erranti, un pericolo sempre costante!) e addirittura delle side quest che ci forniranno ricompense epiche.
Progredendo nel gioco, uccidendo i nemici e raccogliendo indizi sparsi per il Dungeon, i nostri eroi potranno salire di livello e acquisire caratteristiche migliori di modo da prepararci per la sfida contro il boss finale del Dungeon. Nell’edizione del volume è presente inoltre il supplemento Nemici Diabolici che permette di calibrare le avventure e i dungeon anche per gli avventurieri più esperti.
Sembra un normale Dungeon Crawling, ma…
La particolarità di Four Against Darkness (e ciò che rende davvero difficile dargli una definizione precisa) è che potrebbe essere assimilabile ad un “semplice” dungeon crawling, ma in realtà il gioco presenta anche delle regole più complesse che si innescano durante la partita a determinate condizioni.
Per esempio, nel caso di avventurieri pietrificati, abbiamo una sequenza da seguire e delle regole specifiche per portare il nostro sventurato compagno alla porta del Dungeon e recuperarlo a missione terminata. Oppure vi sono regole apposite nel caso in cui desiderassimo chiedere un aiuto esterno da un chierico della chiesa locale.
Insomma, le variabili possibili in Four Against Darkness sono davvero tante, e tutte gestite in maniera ottima rendendo la componente tattica importante e divertente; una complessità e variabilità che avvicina questo prodotto ai normali giochi di ruolo.
Un elemento che avvicina Four Against Darkness più ai librigame ma che lo allontana dal mondo dei GdR è il fatto che non vi è tempo per definire dei legami tra i personaggi, non c’è modo di capire chi stiamo interpretando ma tutto è volto all’azione. Questa caratteristica è molto marcata, ma assolutamente comprensibile e adeguata considerato che il prodotto strizza volutamente l’occhio ai giochi old school.
Ma, dobbiamo dirlo, nel manuale è presente anche una sezione di suggerimenti qualora voleste ampliare il mondo intorno al dungeon. Una volta che gli avventurieri, carichi di tesori, ritroveranno la luce del sole, perché non proseguire la narrazione? Perché non farli ricevere dal Re che si congratula con loro per la avvenuta missione? Cosa potrebbe nascere da questo ricevimento? Insomma, la tattica c’è ma nulla ci impedisce di ampliare il mondo di gioco.
In conclusione, Four Against Darkness si presenta come un regolamento ottimo per introdurre giocatori novizi al gioco di ruolo con regole ben definite, immediate e semplici per passare una serata in compagnia. Potremmo definire Four Against Darkness un GdR molto “light”, oppure un Dungeon Crawling profondo e avvincente, o ancora un libro game particolarmente interattivo.
In ogni caso, Four Against Darkness saprà riempire molte serate data la sua natura variabile e multiforme, con la possibilità di giocarci in diverse sfumature potendo variare così in base alla necessità della serata, ai compagni di gioco o modulare un’avventura solitaria ma non per questo meno divertente o appassionante.