Non molto tempo fa vi avevamo parlato di Vikings Gone Wild, un deck building molto interessante con elementi che rinnovano questo tipo di meccanica, come la costruzione di un villaggio e l’attacco ai villaggi vicini.
Oggi, invece, siamo qui a illustrarvi le novità che introduce al gioco Masters of Elements, l’ultima espansione uscita dopo una campagna Kickstarter.
Nuove carte!
Come ogni espansione di un deckbuilding, non possono mancare delle nuove carte da aggiungere al mazzo base e, infatti, ci sono 15 carte del Sentiero di Odino, 20 carte Missione, 4 carte Bonus di fine partita e 6 carte Favore Divino.
Oltre a queste sono presenti 55 carte Unità che sostituiscono le carte base Attacco e Difesa, 16 carte Artefatto, 12 Carte Maestro degli Elementi e 32 carte Divinità. Queste nuove carte introducono il pezzo forte dell’espansione e cioè la possibilità di utilizzare…
I Masters of Elements!
Ogni giocatore riceve una plancia nuova, la plancia degli Artefatti, su cui posizionerà i Masters of Elements, cioè i druidi o le divinità, e gli artefatti.
I druidi possono essere utilizzati in una partita fino a 4 giocatori. Se avete l’espansione del quinto giocatore dovete utilizzare le divinità.
Come per le carte Town Hall, anche i druidi hanno 3 carte di livello diverso. Per aumentare il livello del druido, e sostituire la carta con una più potente, bisogna pagare il costo in birra. All’inizio della partita mettete la carta di livello 1 sulla plancia degli artefatti.
Poi distribuite 4 carte artefatto ai giocatori e con un sistema di draft tenete una carta e passate le rimanenti a sinistra, finché tutti i giocatori hanno 3 carte e scartano la quarta. Mettete le carte Artefatto che avete scelto nei rispettivi spazi sulla nuova plancia. Anche le carte Artefatto hanno dei livelli: il livello del vostro druido vi permette di utilizzare i livelli corrispondenti degli artefatti (o quelli inferiori, ovviamente).
Gli incantesimi degli artefatti hanno bisogno di un certo numero di token elemento (altra novità!) per essere attivati. Ad ogni turno tutti i druidi, nella fase di produzione, producono un elemento, a scelta tra Acqua (blu), Aria (verde) e Fuoco (rosso), e lo posizionano su un edificio del proprio villaggio. Quando un elemento viene consumato da un incantesimo, si volta il token sulla faccia grigia. Ogni edificio può contenere un solo token.
Le divinità (della mitologia norrena) hanno la stessa funzione dei druidi, ma al terzo livello hanno un’abilità unica, oltre alla possibilità di sfruttare i tre livelli degli incantesimi degli artefatti.
In 4, ogni giocatore riceve due carte divinità e sceglie quale tenere scartando l’altra, mentre in 5 ogni giocatore riceve una carta divinità a caso.
Considerazioni finali
Come se il gioco base non fosse già abbastanza vario, con Masters of Elements la longevità e il divertimento aumentano notevolmente! Le combo che riuscirete a creare permettono anche di rendere le partite più veloci ed infatti l’autore suggerisce di alzare il punteggio di fine gioco per poter apprezzare al meglio tutte le novità oppure di non utilizzare le carte Missione.
Secondo noi un’espansione molto ben riuscita e che non cambia lo spirito del gioco ma aggiunge un po’ di scelte che sicuramente piaceranno ai giocatori più esperti.
Se Vikings Gone Wild è un gioco che vede spesso il vostro tavolo, Masters of Elements è un’espansione che vorrete aggiungere, senza neanche pensarci alla vostra collezione!