Curiosity ha ripreso vita grazie a un fortuito riavvio!

Proprio quando tutti stavamo salutando col magone Curiosity, il rover della NASA che ha tanto ha dato all’esplorazione di Marte, ecco il coriaceo robottino sorprende tutti, tornando, contro ogni aspettativa, a funzionare nuovamente!

Curiosity non si è ancora arreso: il piccolo rover è tornato ad inviare dati!

Curiosity in questi ultimi giorni sta proseguendo, infatti, la sua missione di esplorazione di Marte, continuando la sua arrampicata del monte Sharp, iniziata nel 2014, raggiungendo una zona in cui l’analisi del terreno potrebbe svelare nuovi aspetti per valutare l’ambiente marziano in ottica di un supporto vitale per un’eventuale colonizzazione.

Lo scorso giovedì 14 febbraio il rover ha incontrato un ostacolo, quando durante l’avvio si è riscontrato un problema che ha causato l’interruzione delle operazioni pianificate, facendo riavviare Curiosity in modalità sicurezza. Il rover è ritornato al suo regolare funzionamento il 19 febbraio e da allora risulta pienamente operativo, dopo avere effettuato con successo ben 30 riavvii.

Da allora, Curiosity ha ricominciato ad inviare e ricevere dati tecnici, comunicando con il team in modo da scoprire la causa del malfunzionamento.

Steven Lee, il responsabile del progetto Curiosity, ha rilasciato questa dichiarazione

“Non siamo ancora sicuri della causa del malfunzionamento e stiamo raccogliendo dati essenziali per una corretta analisi. Il rover ha subito un riavvio del computer, ma da allora ha operato in modo regolare, il che è un buon segno. Al momento stiamo lavorando per avere un riferimento della sua memoria in modo da comprendere cosa possa esser successo”

Per sicurezza le operazioni di Curiosity sono ora ridotte, in modo da non sforzare il rover prima di avere compreso le cause dell’inconveniente

“Nel breve periodo, stiamo limitando i comandi del veicolo in modo da non appesantire la sua memoria. Non vogliamo rischiare di cancellare indizi che possano aiutarci a comprendere cosa abbia causato il riavvio. Come risultato, pensiamo di sospendere le operazioni scientifiche per qualche tempo”

Attualmente, Curiosity è uno dei due rover, assieme ad InSight, impegnati nell’esplorazione del suolo marziano. InSight ha raggiunto Marte lo scorso 26 novembre, mentre Opportunity, dopo 14 anni di onorato servizio, ha già concluso la sua missione.

Mentre gli ingegneri affrontano il mistero del reset, il team scientifico continua a studiare le immagini e i dati raccolti da Curiosity nella regione di Glen Torridon. La conformazione del terreno di questa zona, infatti, è una vera miniera di dati, e considerando la funzione del rover, progettato appositamente per studiare antiche ambienti che potrebbero aver supportato la vita, le informazioni raccolte sono fondamentali per la conoscenza del suolo marziano.

Oltre al fascino scientifico della missione di Curiosity, l’annuncio fatto dal Jet Propulsion Laboratory della NASA ha anche una valenza quasi sentimentale, visto che dopo averne pianto la fine oggi siamo qui a festeggiare il suo ritorno all’esplorazione!