Goblin Slayer, inizia l’avventura del misterioso sterminatore – Recensione

Ci sono storie che riesconono rapidamente a conquistare il gusto del pubblico, ispirando a loro volta altre storie e iniziando a costruire un piccolo microcosmo artistico che ruota intorno a loro.

La recensione del primo volume di Goblin Slayer, una storia che viaggia in bilico tra il divertente e il tragico, sconfinando in entrambi i mondi

È il caso di Goblin Slayer, graphic novel dark fantasy opera di Kumo Kagyu e graficata da Noboru Kannatsuki uscita solo nel 2016 e che già conta all’attivo 8 volumi ed uno spin-off, un’omonima serie anime per e una versione seinen manga che grazie a J-POP Manga ha fatto il suo debutto col primo volume nel mercato Italiano durante l’ultimo Lucca Comics&Games e dove a dare forma alla storia di Kagyu troviamo il mangaka Kousuke Kurose.

goblin slayer

Una giovane sacerdotessa appena quindicenne e fresca di studi al tempio, armata solo della sua fede e di tanti voglia di potere portare il suo aiuto nel mondo decide di trovare un senso alla sua vocazione provando la dura strada dell’avventuriero. A tale scopo si unisce ad un gruppo di giovani eroi d una missione contro un covo di Goblin.

Con loro condivide la passione per l’avventura ma anche la giovane età e l’inesperienza. Questi ultimi due elementi risulteranno determinanti per l’esito della battaglia contro l’inaspettata ferocia dei goblin.

La missione segnerà in maniera permanente la giovane chierica, mettendo in bilico la sua stessa fede e facendole affrontare faccia a faccia la morte. Solo il provvidenziale intervento di un avventuriero veterano, misterioso e solitario, coperto da un’armatura consunta e che cambierà il destino della giovane chierica offrendole la possibilità di iniziare davvero la sua avventura nel mondo. Quel misterioso avventuriero é Goblin Slayer.

Goblin Slayer, un’ambientazione dark fantasy unica nel suo genere che fa da cornice a personaggi decisamente originali

Il primo volume di Goblin Slayer ci porta nel più classico dei mondi fantasy, un mondo fortemente influenzato da quella narrativa nata intorno a titoli come Dungeons and Dragons o Pathfinder o ai tanti e più moderni videogiochi GDR.

In Goblin Slayer gli avventurieri, guerrieri, maghi o chierici che siano, si affidano ad una gilda per trovare delle missioni a pagamento o consultano bacheche alla ricerca della prossima quest, salendo di livello avventura dopo avventura. Un mondo quello ideato da Kagyu pieno di mostri e di eroi dove peró il lieto fine è tutt’altro che scontato.

Infatti dopo averci portaro in un mondo fantasy ben costruto ma per molti versi troppo stereotipato, l’autore ne stravolge i connotati immergendolo in una cruda realtà dominata dalla violenza, dove gli eroi, specie i piú inesperti e idealisti, muoiono…quando sono fortunati.

Se il lettore puó rimanere sorpeso da questa esplosione di “realismo” in un mondo per altri versi dall’apparenza allegra e scanzonata, c’è da sottolineare che le scene di violenza, sebbene decisamente abbondanti, non sono mai fine a se stesse, ma contribuiscono, anche se in maniera decisamente brusca, a creare l’ambientazione nella quale si muovono i nostri protagonisti, determinandone le scelte e quindi lo sviluppo originale dei personaggi. 

Dal misterioso Goblin Slayer e alla sua missione di vendetta, alla sua amica di infanzia fino alla giovane chierica che mette in dubbio la sua fede.

Tutti personaggi che ad un certo punto hanno visto la loro vita cambiata dalla scoperta che il loro mondo è molto più crudele di quello che avevano sempre pensato.

La grafica curata da Kurose rispecchia fedelmente il mondo sospeso tra avventura e caos, gioia e morte nel quale si muove Goblin Slayer

Il tratto dei disegni é in pieno stile manga, dalle canoniche espressioni kawai e dai vestiti succinti dei personaggi femminili, alle armature luccicanti e grosse spade dei guerrieri dalle fluenti capigliature.

Non manca neanche una versione chibi del nostro sterminatore di goblin ospitata nella copertina nascosta dalla bella sopraccoperta a colori che arricchisce ancor di più questa edizione curata e imperdibile regalata ci da J-POP Manga..

Lo stesso tratto che poi Kurose userà con lucida e realistica precisione per mostrare l’orrore dell’eterna battaglia contro i goblin. Parlando di grafica notevoli poi anche le tavole a colori che arricchiscono le prime pagine di questo volume.

Insomma un equilibrio instabile quello creato da Kagyu che convince e funziona, facendo leva su gli elementi classici del fantasy e tingendoli di nero.

Ed è chiaro che gli orrori, i misteri e i colpi di scena di questo primo volume di Goblin Slayer sono solo l’inizio di una storia da seguire decisamente con interesse.