Klim Puma, cuffie gaming con sorpresa! – Recensione

klim puma headset cover

Dopo avere avuto un buon rapporto con la tastiera Lightning, il marchio Klim è entrato nei nostri radar in modo sempre più sostanzioso. L’idea che una start up relativamente giovane, dato che sono operativi da poco meno di tre anni, abbia saputo conciliare il costo e la qualità di una periferica con questo equilibrio è incoraggiante. Il catalogo di Klim spazia dalle tastiere ai mouse, senza dimenticare una altro elemento fondamentale dell’attrezzatura di un gamer: le cuffie, o headset che dir si voglia. Per rispondere a questa esigenza, sono nate le Klim Puma.

L’utilizzo di un headset è diventato per il sottoscritto un’esigenza negli ultimi anni. Se prima privilegiavo un buon impianto audio con cui sollazzarmi nelle varie sessione di gaming, con convivenza e famiglia le esigenze sono andate verso una soluzione più ad personam, onde evitare sguardi feroci e un prevedibile ‘abbassa il volume‘. Le Klim Puma sono una soluzione a questa necessità, che, come nel caso della citata Lightning, conciliano una buona qualità con il rispetto delle nostre finanze.

Klim Puma è l’headset per il gaming che concilia qualità e prezzo

Piccola precisazione: le Puma non sono un prodotto totalmente creato da Klim, ma sono un rebrand delle G941 di SOMiC. Non per questo l’offerta di Klim perde validità, ma anzi dimostra come la start up sappia valutare attentamente la propria proposta, con una particolare attenzione alla qualità

Il packaging del prodotto rispetta il livello qualitativo di Klim, con una confezione solida, graficamente accattivante, su cui sono riportate le caratteristiche delle cuffie. Aprendo la scatola, avvolte in una pratica protezione in pluriball, troviamo le nostre Klim Puma, con corredo minimal di istruzioni, che riportano più che altro le specifiche tecniche, rimandando al sito del produttore per ulteriori informazioni.

klim puma headset

Considerando il prezzo, se paragonato a concorrenti più blasonati, ci si potrebbe attendere dei materiali al risparmio. Klim invece punta ad una struttura solida, utilizzando un metallo resistente per archetti, i punti di raccordo e le griglie laterali che proteggono un led colorato molto fashion, anche se a vantaggio di chi guarda utilizzare il dispositivo. Ma si sa, anche l’occhio vuole la sua parte.

Uno dei punti deboli di questa tipologia di prodotti sono le cuffie vere e proprie, solitamente realizzate con un materiale che tende a perdere pezzi in breve tempo. Dopo un uso continuo e per parecchi giorni, le Klim Puma hanno mantenuto la loro morbidezza, complice un doppio archetto che, con una striscia di ecopelle, si adatta alla perfezione a qualunque conformazione cranica, per garantire una vestibilità il più confortevole possibile. A noi quattrocchi le cuffie hanno dato sempre qualche problemino, ma dopo avere passato anche diverse ore usando le Klim Puma non ho lamentato il minimo fastidio. Dal punto di vista dei materiali e della costruzione, Klim ha nuovamente fatto centro, grazie ad un peso contenuto (siamo intorno ai 400 grammi) e ad un’architettura dell’headset che consente di indossarlo per lunghe sessioni senza alcun fastidio, come un indolenzimento del collo. Una piccola miglioria sarebbe da apportare nel materiale che riveste gli altoparlanti, che non essendo traspirante rischia di diventare un problema nel periodo estivo.

La mia prima esitazione era sul comando che regola le impostazioni delle Klim Puma. A prima vista sembrava ingombrante, ma utilizzandolo la sua leggerezza è stata una sorpresa. Pratico, compatto nel racchiudere in sé il controllo volume, quello microfono e la vibrazione. Se vi chiedete cosa ci faccia una vibrazione, è presto detto. Si tratta di un sistema attivabile a piacere che amplifica la percezione dei bassi, venendo attutita dai soffici cuscinetti delle cuffie in modo da non disturbare ‘a pelle‘. Una chicca.

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Altrettanto comodo il microfono, che inserito in una sorta di rotaia in plastica sull’auricolare sinistro non è mai di ingombro, ed in fase di utilizzo è in una posizione comoda. Intelligente l’idea di dotarlo di un piccolo ma ben visibile led luminoso che si accende quando il microfono è in funzione.

Nella confezione non è presente alcun software, rendendo le Klim Puma utilizzabili immediatamente collegandole via USB al nostro PC. Questo non significa che non sia disponibile un software dedicato. Collegandosi a questo link, infatti, è possibile scaricare una suite apposita (Xear Audio Center), che consente di personalizzare alcune impostazioni, tra cui un’interessante opzione per emulare un sistema audio 7,1, ideale per godersi un blu-ray. Peccato che sia un software pensato esclusivamente per Win 10, una mancanza che priva gli utenti delle precedenti versioni del sistema operativo Microsoft di una delle migliori possibilità di questo headset.

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Ma alla fine quello che conta è come rendano queste Klim Puma. Dopo un uso intensivo di svariati giorni, posso affermare tranquillamente che hanno una performance di tutto rispetto. Le ho testate giocando online su Battlefield 1, mi sono goduto gli effetti ambientali dei dungeon di Divinity: Original Sin 2 e ho avuto delle ottime sensazioni. Soprattutto, mi hanno convinto nella riproduzione audio, che ho messo a dura prova sia ascoltando musica (dal rock al jazz) che guardando serie TV ( mi hanno fatto compagnia nel gustarmi l’anteprima di Altered Carbon) e film in blu-ray. Stesso esito, suono pulito, nitido e sempre all’altezza.

Non dovrebbe più stupire la qualità di Klim, e le Puma lo confermano. Il prezzo, per quanto possa sembrare alto pensando ad una start up, è comunque più che adeguato, motivato da una scelta tecnica dei materiali ben ragionata e da una qualità dell’audio decisamente convincente, una combinazione che da sola basta a far considerare l’acquisto, ad esempio su Amazon. Ancora una volta, quindi, sono rimasto piacevolmente sorpreso dal buon lavoro di Klim, che con le sue Klim Puma ha saputo offrire un altro ottimo supporto ai videogiocatori.