Uccidete Caravaggio!, una nuova edizione per una storia incredibile – Recensione

uccidete caravaggio

È uscita da qualche mese la edizione deluxe cartonata in grande formato del primo speciale de Le Storie pubblicato ormai più di quattro anni fa, Uccidete Caravaggio!. Complice l’eccezionale mostra ancora aperta a Palazzo Reale a Milano e soprattutto un bel regalo di Natale, ho avuto modo di godermi di nuovo questa storia. E devo dire che è stato un gusto davvero pieno. La lettura di quattro anni fa era stata centrata sulla vicenda e sullo scoprire cosa sarebbe successo a Caravaggio.

Questa volta con la dovuta calma ho potuto apprezzare il curato impianto narrativo, l’analisi non banale dei personaggi principali, la scelta di parlare di Caravaggio e della reazione di stupore di fronte alla sua opera piuttosto che farlo agire come primo attore, la profondità storica in cui entriamo come lettori in mezzo a ambienti, oggetti, cose e abitudini che ci portano nel tardo rinascimento italiano tra Roma, Napoli e Malta.

Uccidete Caravaggio, un volume da collezione ripropone la storia raccontata nel primo speciale de Le Storie di Sergio Bonelli Editore

De Nardo in un interessante articolo nei redazionali finali ci racconta la lunga genesi di questa storia che è rimasta per anni nel cassetto. Colpisce in particolare – come già accennavo – la scelta dell’impianto narrativo. Al centro della vicenda non c’è Caravaggio, ma la caccia a Caravaggio voluta da vari potenti e commissionata ai due cacciatori di taglie contendenti: lo spagnolo Pablo Serrano e il francese Lagrande. Il primo è il protagonista mentre il secondo è l’antagonista. E Serrano è davvero un bel personaggio, non che non lo sia il rivale che però, per forza di cose rimane più monolitico e senza evoluzioni, nel suo essere meschino e cinico.

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Serrano ha una storia di dolori alle spalle e sa cogliere nel disegno di Caravaggio qualcosa di quel dolore che consuona con il suo. Il dolore dell’uomo ha in fondo sempre una misteriosa origine comune per tutti. Serrano è un uomo che si fa domande, che sa cosa vuol dire amicizia come dimostra il rapporto con il suo fido aiutante, che sa amare e che cerca nelle donne che incontra una traccia del suo vero amore da cui è stato separato a forza. Un personaggio che vorremmo ancora vedere in azione (e De Nardo nel suo articolo confessa di avere pronti altri due soggetti vestiti su di lui). E poi ovviamente c’è Caravaggio di cui vediamo le ultime settimane di vita, piene di contraddizioni, eccessi e genialità come tutto il resto della vita del pittore. Uomo scandaloso per la maggior parte dei suoi contemporanei eppure così capace di turbare nel profondo per le sue incredibili opere.

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I disegni di Casertano sono come al solito una gioia per gli occhi, sono supportati dai colori della brava Arianna Florean e in questa edizione di Uccidete Caravaggio! godono del grande formato nel quale soprattutto le scene di paesaggi sia urbani sia naturali diventano piccoli affreschi in cui perdersi (bellissime le vignette con scene di mare ad esempio). Dal testo a firma del disegnatore a conclusione si capisce anche la passione che Casertano ha messo in questa sua opera. Documentazione iconografica, letture non scontate, musica di sottofondo e cura dei materiali utilizzati. Tra l’altro è stato Casertano a suggerire a De Nardo di dare a Pablo Serrano le fattezze di Viggo Mortensen e non di Jean Reno e la scelta pare davvero azzeccata.L’invito che facciamo ai lettori di Just Nerd è quello di procurarsi Uccidete Caravaggio!, se possibile proprio in questa edizione cartonata e poi… incrociamo le dita per nuove avventure di Pablo Serrano!