MINDHUNTER 2: David Fincher parla del caso al centro della seconda stagione

Di Michele Vivante 2 Min di lettura

Ecco i primi dettagli su MINDHUNTER 2, la seconda stagione della serie tv Netflix che si addentra nella mente dei serial killer della storia

Mentre continuano a piovere critiche positive sulla nuova serie tv firmata da Netflix e prodotta da David Fincher, MINDHUNTER, emergono in rete i primi dettagli sulla sua seconda stagione.

In occasione di un’intervista rilasciata a Billboard, Fincher ha parlato della colonna sonora che ascolteremo nei prossimi episodi; legata a doppio filo con la trama che seguirà la nuova stagione e quelle a venire:

“Il prossimo anno vedremo il caso degli omicidi dei bambini di Atlanta, quindi avremo molta musica afroamericana e sarà molto bello. La musica si evolverà. È stata creata per supportare quello che avviene nello show e cambierà notevolmente nel corso delle varie stagioni!

Il caso di cui parla David Fincher è quello avvenuto ad Atlanta a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, quando nella capitale dello stato della Georgia sono state uccise circa 28 persone tra bambini, adolescenti e adulti della comunità afroamericana. Nella realtà, il caso venne risolto dal’agente John E. Douglas (a cui si ispira il personaggio di Jonathan Groff) ma non senza le polemiche con cui abbiamo già avuto a che fare nella prima stagione.

Lo show, rinnovato per una seconda stagione molto tempo prima del suo debutto sulla piattaforma di video on demand californiana, è ispirato ad una storia vera e vede come protagonisti due agenti dell’FBI che sviluppano un “modello comportamentale” per i serial killer.

La seconda stagione è ancora senza una data d’uscita ufficiale, ma dovrebbe arrivare su Netflix attorno al mese di ottobre del 2018.

Avete visto la prima stagione? Cosa ne pensate? Fatecelo sapere tramite un commento qui sotto!

Fonte: BC

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