Adam Driver ha rifiutato l’invito a pranzo di Mark Hamill per mantenere la distanza emotiva del suo personaggio
È risaputo che Mark Hamill, l’attore che interpreta Luke Skywalker nella saga di Star Wars, tende a fraternizzare con gli altri attori, come avvenuto con Carrie Fisher e anche con le ultime new entry della famiglia di Guerre Stellari: John Boyega (Finn) che Daisy Ridley (Rey).
C’è però Adam Driver (l’attore che veste i panni di Kylo Ren) che si è rifiutato di passare più del tempo necessario alle riprese con Hamill; anzi, non ha nemmeno voluto pranzare in sua compagnia.
Il motivo? Non voleva rovinare la propria interpretazione di Kylo, il quale ricordiamo è il figlio di Leia e Han Solo nonché nipote di Luke Skywalker.
In una recente intervista Mark Hamill ha parlato di questo “rifiuto” da parte di Driver:
È davvero lunatico e intenso. Mi ricordo di aver detto ad Adam: «Non so come lavori o quale sia la tua tecnica ma, a un certo punto tu sei stato mio nipote. Ti ho probabilmente fatto saltellare mentre eri seduto sulle mie ginocchia. Probabilmente ti ho fatto da babysitter. Tutto quello che sto suggerendo, se ti va, è che potremmo andare a pranzo, stare insieme e chiacchierare un po’».
Invece Adam Driver ha risposto picche ad Hamill con l’intento di mantenere una certa distanza emotiva, per lui necessaria a non compromettere la sua interpretazione di Kylo, tanto lontano dallo zio Luke quanto vicino al nonno Darth Vader.
Nella finzione Luke inizia all’arte dei Jedi il giovane nipote, per poi accusarsi e sentirsi il principale responsabile della svolta di quest’ultimo verso il lato oscuro della Forza, quando Kylo tenterà di emulare le gesta del nonno e si unirà ai Cavalieri di Ren .
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Fonte: Comicbook