La prima stagione di Stranger Things doveva essere più violenta e vietata ai minori

Di Michele Vivante 2 Min di lettura

Gli ideatori della serie hanno rivelato che, inizialmente, la prima stagione di Stranger Things avrebbe dovuto essere più violenta e vietata ai minori

Mentre noi tutti restiamo in attesa della seconda stagione della serie tv rivelazione del 2016, nuovi dettagli sulla prima stagione di Stranger Things emergono grazie alle numerose interviste rilasciate dagli ideatori.

In particolare Ross Duffer ha spiegato che inizialmente l’idea era quella di rendere Eleven più aggressiva e violenta:

“Il personaggio di Eleven avrebbe dovuto essere diverso per il tipo di poteri che possiede e il fatto che si aveva in scena una giovane protagonista violenta, non è come E.T.. Non è una situazione felice. Sta uccidendo delle persone e compie degli omicidi brutali”.

Millie Bobby Brown

Mentre Joyce, il personaggio interpretato da Winona Ryder, avrebbe dovuto essere più sboccato:

“Il pilot originale era molto più violento. Inizialmente era un progetto vietato ai minori. Il personaggio di Winona Ryder diceva ‘Fuck this, fuck that!’. Sembrava non necessario. Non penso si sia sacrificato nulla abbassando un po’ il tono”.

La seconda stagione di Stranger Things tornerà su Netflix con un tono più dark rispetto a quanto visto finora, in 9 episodi che, siamo certi, ci terranno incollati allo schermo.

Cosa ne pensate? Avreste preferito una versione più violenta della serie tv di Netflix? Fatecelo sapere tramite un commento qui sotto!

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