Minecraft Education Edition

Minecraft Education Edition

Sono ormai passati diversi anni dal lontano 2011, quando per la prima volta abbiamo potuto provare su PC questo particolare gioco prodotto da Mojang. Anni in cui il gioco non ha fatto altro che stupire per la sua creatività e completa libertà di azione. Il successo di tutte le sue varie versioni (il gioco è uscito poi per tutte le piattaforme) permette al prodotto di vendere tutt’oggi circa 10.000 copie al giorno, come riporta il New York Times. Tale popolarità ha fatto scattare l’idea della creazione di una sua versione scolastica, chiamata ”Minecraft Education Edition”.

Minecraft Education Edition

Microsoft, in collaborazione con Mojang, ha annunciato che dalla prossima estate porterà sul mercato questa nuova versione di Minecraft basata sul tool MinecraftEdu, già usata per molti programmi educativi ed in molti istituti americani. Una versione beta verrà distribuita a maggio in circa 100 scuole di oltre 30 paesi, mentre per giugno è prevista quella definitiva, che avrà un costo su abbonamento di 5 dollari all’anno per ogni studente, il quale dovrà possedere un account Microsoft per accedere al servizio.

”Minecraft è un gioco altamente creativo: stimola infatti quelle parti del cervello che si chiedono come sono fatte e a cui piace costruire le cose e stimola quelle funzionalità intellettive che vengono messe in gioco quando si ha in mano una scatola di mattoncini colorati e la si apre.”

Minecraft è un ottimo strumento per progetti di gruppo e lavori extrascolastici. La modalità multigiocatore sarà modificata per accogliere fino a 40 studenti contemporaneamente, i quali potranno accedervi anche da casa. Gli insegnanti potranno condividere i loro progetti, sviluppare le loro lezioni con l’ausilio del gioco e, grazie all’avatar personalizzato legato all’account, potranno identificare ogni studente e relativo lavoro. Il progetto sarà inizialmente affiancato da una community di educatori, appositamente costituita per sviluppare al meglio il progetto.

Nessuna informazione per quanto riguarda il mercato italiano, ma siamo sicuri che qualche professore all’avanguardia vorrà testare questo nuovo servizio con mano.

 Fonte: Ischool