Oggi debutta la seconda parte di Vikings 6, la stagione finale della serie TV che concluderà l’epopea norrena legata a Ragnar Lothbrok e alla sua discendenza, anche se continueremo a seguire la storia dei vichinghi con la serie sequel Vikings: Valhalla.
Stiamo parlando dello show prodotto da Netflix e che arriverà nel 2021, con il colosso dello steaming che cerca di sfruttare al massimo la popolarità che la saga vichinga ha avuto in questi anni e continua ad avere sul pubblico. Il nuovo drama storico porterà gli spettatori a confrontarsi con alcuni dei più famosi Vichinghi che siano mai vissuti: Leif Erikson e sua sorella Freydis, Harald III e il re normanno d’Inghilterra Guglielmo il Conquistatore (anch’egli di stirpe norrena).
Michael Hirst svela alcuni piccoli dettagli di Vikings: Valhalla, la serie TV ambienta un secolo dopo la conclusione di Vikings
Michael Hirst, il creatore della serie madre di History e che di Vikings: Valhalla sarà il produttore esecutivo, parlando con Collider ha rivelato alcuni dettagli sul nuovo show e sul legame, comunque inevitabile, con Vikings:
Il sequel sarà un tributo a ciò che è stato fatto negli ultimi sette anni, un riconoscimento al grande lavoro svolto in Vikings.
Quello che Jeb Stuart sta facendo è che presta tantissima attenzione alla mitologia dei Vichinghi. Ogni volta che questo popolo si è riunito nella grande sala di Kattegat ha ascoltato i racconti delle gesta leggendarie del passato come il granmde Ragnar Lothbrok, Lagertha, Bjorn “La corazza”, Ivar “Senz’ossa” e tutti gli altri. Sono storie diverse che hanno collegamenti già pronti per la nuova serie TV.
Non è necessario sapere chi è Ragnar per godersi il nuovo show, ma ciò che è accaduto precedentemente lo arricchisce suscitando curisità e domande del tipo: “Ragnar è stato davverocosì grande? Perché queste persone sono diventate delle figure leggendarie?”. Il sequel, però, invoglierà anche chi è già stato un cultore di Vikings a scoprire nuovi personaggi che appartengono al gota della tradizione vichinga come Eric il Rosso, Harald III e altri personaggi storici forse più noti al pubblico.
Jeb, ovviamente, è uno scrittore molto più da thriller e la cosa si nota. Quindi questo sequel sembrerà diverso, ma è comunque buono, davvero buono quello che ho visto finora.
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Siccome gli eventi di Vikings: Valhalla saranno ambientati 100 anni l’ultimo atto di Vikings, lo show si concentrerà sulla guerra religiosa tra cristiani e pagani:
I vichinghi hanno ormai invaso la maggior parte dell’Inghilterra e dominano sulla Normandia. Si sono imposti sul mondo in maniera evidente, ma lo stesso scontro tra cristiani e pagani è ora diventato un conflitto intestino dato che molti vichinghi si sono convertiti al cristianesimo. Ci sarà un contrasto continuo e una grande lotta tra i vichinghi cristiani e quelli pagani. È questa la differenza con la mia serie.
Hirst ha anche rivelato quanto la crew di Vikings: Valhalla si sia impegnata durante le riprese della prima stagione per far fronte alle difficoltà derivanti dall’emergenza COVID-19, raccontando di come abbiano affittato un intero hotel in maniera tale da confinare in camera eventuali positivi e facendo il test agli attori due volte al giorno.
Fonte: Collider