L’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, ha da poco annunciato di aver siglato un contratto per la realizzazione del primo razzo vettore riutilizzabile del vecchio mondo: il suo nome sarà Themis.
L’accordo è tra ESA e ArianeGroup. Quest’ultima costruirà non solo il vettore vero e proprio, ma anche i propulsori Prometheus, i cui primi test sono già in corso.
ESA e ArianeGroup realizzeranno il primo razzo vettore riutilizzabile europeo: i primi test operativi di Themis sono previsti nel 2022
SpaceX di Elon Musk ha ormai segnato una rotta. Anche l’Europa si accoderà presto alla via, figlia della necessità di ridurre i costi, dell’utilizzo di razzi in grado di atterrare integri dopo il volo al fine di essere poi, nuovamente utilizzati.
Come dicevamo, il progetto è già in sviluppo da qualche mese, ma solo pochi giorni fa è stato ufficializzato il contratto per la realizzazione del primo esemplare di Themis, il cui primo vero test operativo è fissato nel 2022.
ESA is taking the first steps towards a prototype reusable rocket first stage called #Themis, with demonstration flights from 2023 👉https://t.co/lUYBCqL9HO pic.twitter.com/f30gUUjryQ
— European Space Agency (@esa) December 15, 2020
Il razzo vettore di ESA sarà alto 30 metri, con un diametro di 3,5 metri per il corpo centrale e di 13 metri complessivi considerando anche le “zampe”. Conterrà anche due serbatoi, uno per l’ossigena liquido e uno per il metano con cui si alimentano i propulsori, per un capacità totale di ben 130 tonnellate.
I primi test operativi avverranno in Svezia, con un “salto” di altezza contenuta, operazione tipica dei primi collaudi: l’obiettivo è riuscire a realizzare un vero volo orbitale entro il 2025 con partenza da Kourou, lo spazioporto europeo nella Guyana francese.