The Day After Tomorrow: 10 curiosità sul film

The Day After Tomorrow

Sono passati ormai 17 anni dall’arrivo nelle sale del film di Roland Emmerich sui cambiamenti climatici del nostro pianeta, eppure si tratta ancora oggi di un tema più che mai attuale. Il film ha saputo raccogliere oltre 550 milioni di dollari al box office globale e, oggi, torniamo a parlarne per scoprire 10 curiosità su The Day After Tomorrow: L’Alba del Giorno Dopo.

Le 10 curiosità su The Day After Tomorrow: L’Alba del Giorno Dopo che, forse, non conoscevate

Prima di passare alle curiosità vere e proprie di The Day After Tomorrow, però, ecco un breve ripasso della storia raccontata nella pellicola, realizzata dalla Lions Gate e distribuita dalla 20th Century Fox (ora 20th Century Studios) nel 2004.

La trama del film segue principalmente la storia di Jack Hall (Dennis Quaid) e quella di suo figlio Sam Hall (Jake Gyllenhaal). Il primo è un paleoclimatologo che, insieme a due colleghi e amici, assiste al distacco di una porzione gigantesca di banchisa dall’Antartide, avvertendo le nazioni Unite sui cambiamenti climatici che stanno avvenendo sul nostro pianeta e che potrebbero presto portare ad una catastrofe senza precedenti. Una vera e propria apocalisse climatica che, molto in anticipo rispetto a quanto ipotizzato, farà sprofondare il pianeta in una nuova era glaciale. Il tutto, ovviamente, mentre suo figlio si trova in un’altra città, New York. Qui, Sam tenterà di sopravvivere a tsunami, al gelo e ad altre avversità insieme ai suoi compagni di scuola e ad alcuni sopravvissuti che hanno trovato rifugio nella biblioteca pubblica della Grande Mela.

The Day After Tomorrow Dennis Quaid

Ecco quindi le 10 curiosità su The Day After Tomorrow:

1. La NASA in The Day After Tomorrow

Sin dall’uscita del film nelle sale, gli spettatori si sono sempre domandati: “potrebbe accadere davvero un disastro climatico come mostrato in The Day After Tomorrow?” Una domanda che in passato si era posta anche la produzione della pellicola, tanto da convincersi a chiedere un’opinione ad alcuni esperti.

Scienziati della NASA vennero invitati a commentare la trama del film prima del suo arrivo nelle sale. La 20th Century Fox chiese loro una consulenza sugli eventi poi mostrati sul grande schermo, ma l’agenzia spaziale affermò che gli eventi raccontati nel film erano troppo ridicoli per essere presi in considerazione e negò la richiesta. Successivamente, la NASA inviò una nota a tutti i suoi dipendenti in cui si affermava che non erano autorizzati a commentare le probabilità che un evento simile potesse davvero accadere nella realtà.

Più avanti, dopo aver revocato questa decisione, molti scienziati andarono a vedere la pellicola in anteprima che, seppur priva di fondamenti scientifici, molti trovarono davvero ben realizzata.

2. Uno dei film più scientificamente inaccurati di sempre?

Yahoo! Movies inserì il film nella sua Top 10 delle pellicole più scientificamente inaccurate di sempre. La pellicola di Roland Emmerich mantenne la sua posizione salda in classifica per una decina di anni.

3. South Park stava per soffiare l’idea a Emmerich

Questa è una curiosità, tra le 10 della nostra lista, davvero assurda di The Day After Tomorrow. I creatori dell’irriverente serie animata di South Park, Trey Parker e Matt Stone, erano riusciti a mettere le mani su una copia della sceneggiatura durante la sua pre-produzione. I due avevano progettato di girare segretamente lo stesso film con dei burattini invece che con gli attori in carne ed ossa, seguendo fedelmente quanto visto accadere in The Day After Tomorrow, e di rilasciare la pellicola lo stesso giorno della premiére del kolossal di Emmerich. Il duo abbandonò i piani dopo che il loro avvocato li convinse che un film del genere non sarebbe mai stato pubblicato.

4. L’11 settembre mise a rischio la realizzazione del film

Il regista Roland Emmerich iniziò a scrivere la sceneggiatura del film mentre stava girando Il Patriota, con Mel Gibson. Tutto si fermò dopo l’11 settembre, con il regista che iniziò a pensare che un film catastrofico (ambientato per lo più a New York) fosse inappropriato dopo un evento così drammatico nella vita reale.

5. Tanti, tanti effetti speciali…

Una curiosità di The Day After Tomorrow che non dovrebbe stupire chi conosce Roland Emmerich come regista, ma sono davvero tanti gli effetti speciali utilizzati nel film, al punto che ben 9 diversi studio di effetti speciali ci lavorarono per oltre un anno. Basti pensare che la scena iniziale in cui il ghiaccio si spacca all’Antartide, della durata di circa 3 minuti, è stata realizzata interamente in CGI.

6. …ma anche scene reali

Non tutti i disastri nel film sono però stati ricreati da zero, in computer grafica.

Il filmato dell’aereo che si schianta poco prima del divieto di volo della FAA nella pellicola è in realtà il filmato di un incidente, quello di Avianca Airlines avvenuto nel gennaio 1990 a Long Island. Il filmato dell’uragano, invece, è dell’uragano Iniki (1992) alle Hawaii. Venne girato dall’assistente di Roland Emmerich, Aaron Boyd, che ribattezzò la tempesta “Hurricane Noelani”, in onore di sua moglie di origini hawaiane. Infine, il filmato della tempesta nel Regno Unito è tratto da un notiziario  andato in onda nel gennaio del 2002.

The Day After Tomorrow Jake Gyllenhaal

7. Jake Gyllenhaal aveva qualche anno in più del previsto

L’idea iniziale di Emmerich era quella di far interpretare la parte di Sam Hall ad un bambino delle elementari, ma poi la scelta finì per ricadere su Jake Gyllenhaal. L’attore interpretò Sam, un ragazzo diciassettenne, nonostante avesse compiuto già 23 anni.

8. Un poliziotto “glaciale”

Nonostante gli avvertimenti di Sam, molti dei sopravvissuti allo Tsunami di New York decidono di incamminarsi verso sud, al gelo. Tra loro c’è un poliziotto che, in seguito, sarà protagonista di una breve scena in cui il suo giubbotto è mezzo coperto. Della scritta “Police” viene mostrato solamente la parte “ice”, ovvero ghiaccio in inglese e, già, non è lì per caso.

9. Gli USA (non) hanno invaso il Canada

Gran parte del film è stato girato in Canada e, per la scena del salvataggio finale, quella in cui gli elicotteri vanno a salvare i sopravvissuti di New York, l’esercito degli Stati Uniti prestò diversi elicotteri UH-60 Blackhawk alla produzione. Prima di girare la scena, lo studio di produzione chiese alle autorità canadesi di rassicurare la gente di Montreal che non stavano per essere invasi dagli Stati Uniti.

10. La Statua della Libertà non doveva trovarsi lì

L’immagine della Statua della Libertà ghiacciata è diventata l’immagine associata a The Day After Tomorrow per eccellenza. In realtà, però, l’idea originale di Roland Emmerich era quella che la statua venisse distrutta per prima dallo tsunami. Il regista decise poi di cambiare idea e di lasciarla intatta come simbolo di speranza.


E queste erano le 10 curiosità su The Day After Tomorrow. Ora è arrivato il momento di farsi un tè caldo.