Nonostante Star Trek Discovery ci abbia riportato nell’universo creato da Gene Roddenberry ben prima della missione quinquennale di James T. Kirk, sono apparse nuove razze mai viste prima. Tra di esse, i kelpiani hanno rivestito un ruolo centrale, soprattutto grazie alla presenza di Saru, il primo ufficiale della USS Discovery interpretato da Doug Jones.
In una live di Facebook (condivisa da TrekCore), i responsabili della creazione delle creature di Star Trek Discovey, Neville Page e Glenn Hetrick, hanno svelato che l’aspetto originario di Saru era decisamente un altro!
Svelato il primo aspetto di Saru, l’alieno di Star Trek Discovery interpreato da Doug Jones
Page ha confessato che inizialmente lo showrunner Brian Fuller immaginava diversamente Saru
“Aveva in mente di realizzare una creatura dotata di diversi occhi con una particolare conformazione cranica a V”
Durante il video è stato mostrato anche un prototipo del cranio dei questo potenziale Saru
I primi test effettuati su Jones sembrarono assurdi ma convincenti, ma Page spiega che furono rilevati parecchi problemi in post-produzione, richiedendo una massiccia dose di CGI. A far dubitare Page ci fu soprattutto la convinzione che una creatura dotata di così tanti occhi richiedesse una spiegazione convincente, cosa che non lo rendeva tranquillo.
Inoltre, la complessa maschera rendeva quasi possibile per Jones riuscire ad utilizzare la sua mimica facciale, una delle prerogative dell’attore, come dimostrato in The Shape of Water.
Così, a poche settimane dall’inizio delle riprese di Star Trek Discovery, Page e Hetrick tornarono alla fase di disegno del futuro Saru, mentre nel frattempo realizzarono una ventina di Klingon.
La scelta fu subito quella di rinunciare all’idea di un alieno dai tanti occhi, semplificando anche la struttura facciale per consentire a Doug Jones di poter esprimere appieno il suo potenziale recitativo. Fu così che venne deciso di creare un alieno che fosse facilmente accettabile dal pubblico, creando al contempo un senso di familiarità rendendolo più umano, ma dandogli una struttura fisica diversa che lo rendesse anche distaccato rispetto al resto dell’equipaggio.
Come spiega Hetrick
“Questa scelta ci consentì di trovare uno punto di contatto tra l’umano e l’alieno che non richiedesse nemmeno troppo makeup. Sembrava una versione realistica di una creatura reale interpretata da Doug Jones, e senza quel test iniziale non avremmo mai ottenuto questo risultato”
Page conferma questa valutazione
“Sapevamo tutti come doveva essere Saru, al secondo round. E sono sicuro che abbiamo realizzato un ottimo aspetto per l’alieno. E sono sicuro che Doug sia in grado di fare il suo lavoro e apprezzi esser in grado di esser sia Doug che Saru.”
Questo gustoso retroscena non fa altro che aumentare la nostra curiosità di vedere la seconda stagione di Star Trek Discovery, attesa su Netflix nel 2019.