Spider-Man: Across the Spider-Verse, il Multiverso fatto bene

spider man across the spider verse

Il concetto di “multiverso” è ormai entrato a pieno titolo nel linguaggio cinematografico, passando recentemente da Doctor Strange nel Multiverso della follia a Everything Everywhere All At Once fino a Spider-Man: Across the Spider-Verse.

Già dall’uscita del primo Spider-Man: Un Nuovo Universo si poteva intuire che le basi per creare una nuova trilogia sull’Uomo Ragno c’erano tutte e, infatti, questo sequel (che ricordiamo è articolato in due parti Across the Spider-Verse e Beyond the Spider-Verse) è riuscito nell’impresa di risultare già migliore del primo film.

Phil Lord e Chris Miller, gli artefici di questa nuova saga ragnesca già autori anche di Lego Movie, sembrano comprendere appieno il materiale con cui devono lavorare. Spider-Man: Across the Spider-Verse è un film scritto in maniera impeccabile, una pellicola che ha si i suoi momenti comici, ma che non si dimentica di avere anche una storia da raccontare, a differenza dell’ultimo live action, Spider-Man: No Way Home, nonché di molti altri film e serie TV Marvel.

Spider-persone

Già dal prologo del film, tutto incentrato su Gwen, si vede quanto Across the Spider-Verse sia ancora più corale rispetto al predecessore. Se in Un nuovo universo lo Spider-Verse faceva capolino nella realtà di Miles Morales, questa volta è Miles che va alla scoperta dello Spider-Verse, entrando in conflitto con tante diverse versioni di Spider-Man.

Su Terra-65, Gwen decide di lasciare la band in cui suona, la Mary Jane Band, perché dice di sentirsi fuori posto, con la sua vita che non sembra andare per lo “spider-verso giusto”: la ragazza vive un difficoltoso rapporto con il padre, capitano di polizia, e con la sua doppia identità di Spider-Woman. Durante uno scontro con l’Avvoltoio, versione rinascimentale letteralmente fatta di carta del villain, Gwen incontra Jessica Drew e Miguel O’Hara, due Spider persone che la conducono, attraverso un portale, nell’universo di Miguel dove si tiene un raduno degli Spider-Man e Spider-Woman provenienti da diversi universi.

Su Terra-1610 è passato solo un anno dal quando Miles Morales è stato morso dal ragno proveniente dall’universo 42 (chiaro riferimento a Guida Galattica per Autostoppisti) e  il ragazzo di Brooklyn è ormai consapevole dei propri poteri. Qui fa conoscenza con un nuovo super cattivo, un po’ imbranato ma dal grande potenziale, la Macchia, uno scienziato che ha il corpo ricoperto di macchie nere che sono di fatto portali che gli permetto di spostare parti del suo corpo in diversi punti. I poteri delle Macchia derivano dall’esplosione del reattore della Alchemax, avvenuta nel primo film, rendendo Miles accidentalmente responsabile della creazione della sua prima nemesi.

Ben presto la Macchia riesce a trovare il modo di viaggiare tra gli universi con i suoi portali, diventando una minaccia per tutto lo Spider-Verse, tanto che invia Spider-Woman su Terra 1610 per osservare il nemico. Gwen ne approfitta per fare un saluto a Miles, che rendendosi invisibile, la segue fino all’interno di un portale.

spider persone spider man across the spider verse

Spider-Verse: il multiverso che funziona

Da questo momento in poi Spider-Man: Across the Spider-Verse esplode in una gamma di colori ed emozioni, come non si era mai vista in nessun altro film su Spider-Man. Al di là delle varie versioni del tessiragnatele, tra le quali Pavitr Prabhakar che vive a Mumbattan (incrocio fra Mumbai e Manhattan), nel film scritto da Phil Lord e Chris Miller il fulcro del successo della pellicola sta nel fatto di creare un background per ogni spider-persona, caratterizzandola nel miglior modo.

C’è un momento nel film in cui Miles e Gwen sono sospesi a testa in giù mentre sullo sfondo si staglia lo skyline di Manhattan. Oltre al livello elevatissimo della qualità dell’animazione, i volti dei due personaggi sembrano effettivamente quelli di due persone appese a testa in giù. Questa attenzione nei dettagli, già presente nel primo film, qui viene ancora più approfondita e curata.

Spider-nemico

Il cattivo di turno è presentato dalla sceneggiatura come specchietto per le allodole, attirando lo spettatore verso la Macchia, che però non è il vero villain del film (ma che lo sarà probabilmente nel prossimo film).

L’antagonista principale di Spider-Man: Across the Spider-Verse è lo stesso Spider-Man, o meglio il concetto stesso di Spider-Man. Tutti gli spider man, cinematografici, cartacei e videoludici hanno come motivo scatenante delle azioni del protagonista la perdita di qualcuno a loro caro. Lo stesso Miles in Spider-Man: un nuovo Universo, perdeva lo zio alla fine del film, cosi come le varie versioni di Peter Parker viste subivano il lutto della morte di zio Ben. In Across the Spiderverse, si scopre che il lutto dell’uomo ragno di torno è necessario per evitare il collasso del multiverso. Questi eventi vengono definiti da Miguel O’hara come canonici.

Film d’animazione

Vedendo film come Spider-Man: Across the Spider-Verse è chiaro come il paragone non debba essere fatto con i film d’animazione, bensì forse direttamente con i cinecomic live action più recenti. Se poi prendiamo i film dedicati all’Uomo Ragno, specialmente quelli gli ultimi, il confronto è impari. Spider-Man: Across the Spider-Verse è, ad oggi, il miglior film fatto sul personaggio creato da Stan Lee e Steve Dikto, escludendo forse i primi due diretti da Sam Raimi e con Tobey Maguire nei panni di Spider-Man / Peter Parker.

Anche in Spider-Man: Across the Spider-Verse il fan service non manca. A differenza però di Spider-Man: No Way Home, non è gratuito e buttato un po’ a caso giusto per accontentare i fan, ma è all’interno di una sceneggiatura strutturata che mette le cose al suo posto. Si passa con naturalezza dai tre Uomo Ragno che si puntano il dito a vicenda, ai vari cameo degli altri Spider-Man.

Il film non è esente da alcuni momenti un po’ ingenui, come ad esempio quando Miles deve scappare da tutte le altre Spider persone e invece di sfruttare il suo potere dell’invisibilità. Miles si lancia così in una improbabile fuga spericolata. Tuttavia, si tratta di piccolissimi peccati veniali in confronto a tutto quello che offre questa pellicola.

Spider Man Across The Spider Verse spider society

Beyond the Spider-Verse

Il successivo e, forse, ultimo capitolo dovrebbe arrivare fra “soli” nove mesi, in attesa anche dell’annunciato film live action con Miles Morales come protagonista. Anche la Marvel, dal canto suo, ha annunciato che gli Spider-Man con Tom Holland nei panni di Peter Parker avranno altri sequel dedicati, portando l’Uomo Ragno ad essere uno dei personaggi con più versioni cinematografiche di sempre.

È ovvio che se i risultati sono pellicole come Spider-Man: Across the Spider-Verse, allora ben vengano più spider-film.

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Spider-Man: Across the Spider-Verse è, in assoluto, uno dei migliori film sull'Uomo Ragno mai realizzati.
Pro
Un film ben scritto
Una trama strutturata e senza momenti gratuiti di fan service
Qualità delle animazioni a livelli altissimi
Contro
Un po' ingenuo in alcuni frangenti
7.9
Voto Finale