Resident Evil 3 Remake: anteprima e impressioni sul ritorno a Raccoon City

Resident Evil 3 Remake Demo

Il genere dei survival horror negli ultimi anni non sta vivendo fulgidi momenti rispetto a qualche tempo fa e soprattutto rispetto al periodo in cui è nato ed esploso in popolarità. Gli esponenti di questa particolare categoria di videogiochi son diventati via via sempre più rari, anche se c’è ancora qualche publisher che non smette di investire tempo e denaro per lo sviluppo di nuovi titoli del genere, come per esempio sta facendo Capcom con Resident Evil 3 Remake.

Resident Evil 3 Remake sta per arrivare e la demo pubblicata da Capcom ci ha permesso di ritornare a Raccoon City dove la paura è ancora di casa, anche più di prima

Dopo il grande successo di pubblico e critica ottenuto proprio con il remake di Resident Evil 2, era abbastanza scontato che la compagnia giapponese si mettesse subito al lavoro anche sul terzo capitolo del franchise, gioco molto amato dai fan che lo hanno richiesto a gran voce proprio dopo l’uscita del remake di RE2.

A distanza di qualche settimana dal lancio ufficiale del gioco, previsto per il prossimo 3 aprile, Capcom ha deciso di rilasciare una demo di Resident Evil 3 Remake, permettendoci così di testarlo nuovamente prima del suo arrivo sugli scaffali dei negozi.

Capcom conferma una tecnica realizzativa sopraffina per questo remake

Tecnicamente parlando il titolo si è mostrato davvero molto solido, e questo grazie soprattutto all’oramai celebre RE Engine, un motore grafico proprietario molto performante e capace di portare su schermo una quantità di dettagli davvero notevole e che dà il suo meglio soprattutto nei giochi di luce/ombra e nella resa di effetti come esplosioni e scintillii.

La modellazione poligonale dei personaggi e della città è davvero notevole, al punto che quasi vi sembrerà di giocare ad “un film” per la qualità raggiunta dal comparto grafico. Strade, stanze, zombie, macchine e tessuti, tutto dal semplice tombino alla succinta canottiera di Jill è reso in maniera molto realistica.

A livello di gameplay ci ritroviamo anche qui con una visuale da dietro le spalle non troppo diversa rispetto a quella vista nel remake del secondo capitolo della saga. Una delle primissime cose che salta subito all’occhio è l’introduzione della schivata laterale, movimento che se attuato con il giusto tempismo, potrà tirarvi fuori dalle situazioni più complicate.

La paura è più reale che mai

Il comparto audio è eccezionale con musiche che accompagnano degnamente l’azione su schermo e un buon doppiaggio in italiano. L’atmosfera che si respira nei primi momenti di gioco è molto tesa e opprimente e questa sensazione è accentuata ancora di più grazie all’ottimo utilizzo dell’illuminazione ambientale, capace veramente di far sentire il giocatore come se stesse davvero camminando per strade pericolose infestate da ogni genere di aberrazioni.

Discorso a parte lo meritano invece i momenti in cui sarete inseguiti dal celebre Nemesis capaci di far davvero “saltare sulla sedia” anche il giocatore meno impressionabile.

Il charachter design è stato pesantemente cambiato rispetto al capitolo originale uscito sulla prima PlayStation, ne consegue quindi che Jill Valentine, Carlos e Nemesis, giusto per citare i personaggi più noti, non sono esattamente come ci si potrebbe ricordare ma son stati completamente ripensati da zero (cosa del tutto normale essendo questo un remake e non un semplice remaster).

Nonostante la demo non duri molto, da quanto abbiamo potuto vedere le premesse per un ritorno in grande stile ci sono tutte.

Tuttavia, resta da  capire quanto l’implementazione della schivata incida sull’esperienza di gioco, nella speranza che quest’ultima non renda la vita troppo facile al giocatore, permettendogli di superare le situazioni più complicate senza troppe difficoltà. A proposito di difficoltà, il livello di sfida ci è sembrato settato abbastanza verso l’alto, con gli zombie che per essere abbattuti richiedevano una discreta quantità di colpi.

La demo di Resident Evil 3 Remake convince e ci fa ben sperare

Nonostante permanga ancora qualche piccolo dubbio che speriamo la versione finale del gioco fughi definitivamente, nel complesso il lavoro svolto dal team di sviluppo ci ha davvero convinti facendoci ben sperare per la buona riuscita del gioco completo.

Va altresì detto che gettarsi a capofitto nel fare il remake di uno dei capitoli più amati dell’intero franchise, è stato un gesto molto coraggioso da parte di Capcom, che già solo per questo meriterebbe il supporto di tutti i fan storici di questa leggendaria saga creata dal celebre Shinji Mikami (il celebre game designer dietro al primo seminale capitolo) oramai diversi anni fa.