Massive Darkness: la recensione di un gioco tra luce e oscurità

Di Michele Vivante 11 Min di lettura

Ieri notte, verso mezzanotte, ho terminato l’ultima partita necessaria a chiarirmi le idee su Massive Darkness, il gioco da tavolo di CMON che, dopo una campagna Kickstarter milionaria nel 2016, è stato distribuito in Italia da Asmodee completamente localizzato in italiano.

Si tratta di un dungeon crawler che, nelle ultime due sessioni di gioco in 6 giocatori, mi ha assorbito “nell’oscurità” della nostra taverna nerd per oltre 7 ore di gioco; passate a dare e prendere mazzate a goblin, nani, ragni e altre creature che normalmente siamo soliti incontrare in ogni dungeon che si rispetti.

Ora, fresco e carico come solo il lunedì mattina riesco ad essere, sono pronto a darvi la mia opinione su questo gioco massiccio… di nome e di fatto!

La scatola di gioco di Massive Darkness

Massiccia oscurità o massiccia scatola?

Partiamo come sempre dalla scatola di Massive Darkness, una scatola enorme nella quale troveremo i componenti di gioco così suddivisi:

  • 75 Miniature (6 eroi, 63 nemici, 6 mostri erranti)
  • 9 Tessere di gioco (a due facce)
  • 6 Plance eroe
  • 6 Blocchi di Schede Classe
  • 6 Basi colorate
  • 12 Dadi speciali
  • 18 Pioli colorati
  • 299 Carte
  • 106 Segnalini

Sui contenuti della scatola (la cui organizzazione non mi ha fatto propriamente impazzire, causa incastri cinesi poco intuitivi) ci sarebbe veramente tanto da dire, ma cercherò di non dilungarmi troppo elencando pregi e difetti che saltano subito all’occhioE da dove partire se non dalle bellissime miniature?

Aperta la scatola, il cofanetto che raccoglie le miniature

Come ogni produzione di Cool Mini or Not a cui ormai ci ha abituato l’azienda di Singapore, nel gioco sono presenti numerose miniature dettagliate, in plastica rigida, che potrete anche decidere di pitturare (e se lo farete ne avrete per un pezzo).

Non farò un paragone con il contenuto della scatola presente nella campagna Kickstarter (molto più ricca) ma sappiate che, da sole, queste giustificano il prezzo non proprio popolare di oltre 100 € al quale viene venduto Massive Darkness.

 

Tessere di gioco, carte e segnalini in cartone sono della stessa qualità che potreste aspettarvi in una produzione simile, mentre i blocchetti di fogli di carta sul quale segnerete il progresso del vostro eroe nel gioco sono giusto l’essenziale (matite non incluse).

I fogli dove segnare a matita le abilità sbloccate del nostro personaggio

Le plance eroe, invece, sono delle plance in plastica dove potremo collocare la carte del nostro personaggio, l’equipaggiamento ottenuto in battaglia (c’è uno slot per l’armatura e due per le mani) ed inserire i pioli che terranno traccia dei nostri punti vita; nonché dell’esperienza guadagnata nei sotterranei pieni di nemici che aspetteranno solamente il nostro passaggio. Belle e pratiche.

Édouard GuitonJason Hendricks sono i nomi dei due artisti che si sono occupati di artwork e grafiche di Massive Darkness, forse un po’ troppo “colorate” e non proprio in linea con l’atmosfera del gioco. Le tessere di gioco, quelle che andranno a comporre il nostro dungeon, risultano invece anonime, probabilmente a causa del contrasto chiaro scuro utilizzato ai fini delle meccaniche di gioco, per indicare le zone d’ombra e quelle di luce, che mettono in secondo piano molti dettagli.

la plancia dell’eroe, dove collocare il nostro equipaggiamento e segnare i punti esperienza accumulati

Si torna nel dungeon!

Ideato da Raphaël Guiton, Jean-Baptiste Lullien e Nicolas Raoult, Massive Darkness ci riporterà nel mondo dei dungeon crawler, quelli in cui solitamente un manipolo di eroi, da 1 a 6 in questo caso, devono portare a termine un obiettivo in un sotterraneo pieno zeppo di mostri e tesori.

Nel corso della partita, i giocatori guideranno il loro eroe attraverso le tessere dungeon prestabilite da una delle 10 missioni scelte dalla campagna e giocabili anche singolarmente (ma nessuno vi vieta di creare la vostra missione personale).

Potremo scegliere il nostro personaggio tra uno dei 6 messi a disposizione dal gioco base, tra cui figurano classi specializzate nel corpo a corpo, nel combattimento a distanza o nelle magie. Ogni eroe potrà nel corso della partita ottenere punti esperienza dai nemici uccisi, sbloccando nel tempo della abilità più o meno uniche, che ben si adatteranno con lo stile di gioco della nostra classe.

Solitamente, il nostro compito sarà quello di recuperare un determinato oggetto all’interno del dungeon e correre verso l’uscita. Ad ostacolarci troveremo orde di mostri (letteralmente) che compariranno dietro ad una porta, nel corridoio davanti o dietro di noi. I mostri saranno generati automaticamente da alcune carte evento o carte porta, in un numero pari o superiore (moltiplicati x1 o x2) rispetto al numero di giocatori presenti attorno al tavolo. Questi saranno inoltre dotati di un arma, estratta dal mazzo dei tesori, che ne varierà le statistiche in combattimento.

Ogni tessera del dungeon, inoltre, possiede un segnalino livello che, una volta attivato, cambierà i mazzi dal quale pescheremo mostri e tesori, aumentando gradualmente la difficoltà del gioco ma dandoci anche la possibilità di sbloccare abilità più forti nel nostro “albero delle abilità”.

In breve, un turno di Massive Darkness è composto da 5 fasi:

  1. Fase degli Eroi, in cui avremo tre azioni per spostare i nostri eroi, combattere, scambiarci oggetti, trasmutare tre oggetti in uno di classe, raccogliere oggetti o obiettivi
  2. Fase dei Nemici, in cui i vari mostri verranno a darci la caccia, ingaggiandoci in combattimento dove possibile
  3. Fase dell’Esperienza, in cui potremo sbloccare nuove abilità (sempre se avremo sufficienti punti esperienza)
  4. Fase degli Eventi, in cui una carta estratta dal mazzo innescherà belle o “brutte cose” (a volte pioveranno tesori dal cielo mentre altre dozzine di nemici o bestioni ancora più grandi).
  5. Fase finale, in cui verrà semplicemente passato il primo giocatore

I nostri eroi potranno sfruttare le zone d’ombra del dungeon per modificare alcune meccaniche di gioco, nascondendosi per esempio dai nemici o attivando particolari abilità utilizzabili solamente in assenza di luce.

In caso di morte, invece, gli eroi potranno rinascere grazie ad alcuni segnalini presenti in un pool che, una volta terminati, decreteranno anche la sconfitta dell’intero gruppo e la fine del gioco.

I combattimenti in Massive Darkness si risolvono grazie al lancio di dadi che varieranno in numero in base all’equipaggiamento in nostro possesso e alle statistiche nostre e dell’avversario. Alcuni effetti particolari, inoltre, potranno essere attivati grazie a dei simboli speciali presenti sugli stessi dadi.

Conclusioni su Massive Darkness

Massive Darkness offre ai giocatori un sistema di regole semplice, che ci permette di allestire abbastanza velocemente il tavolo di gioco e buttarsi nella mischia anche con un gruppo di giocatori “alle prime armi”. Si tratta forse di uno dei dungeon crawler più facili da padroneggiare sul panorama odierno, ma non per questo dovete pensare che le meccaniche siano banali.

Il sistema di luce e ombra nel dungeon è interessante, pur non rivoluzionando il genere, mentre il sistema di progressione del personaggio, concentrato nelle due ore dichiarate della durata di una partita sulla scatola, è appagante e permette al nostro personaggio, entrato nel dungeon con uno scolapasta in testa, di diventare un eroe degno di questo nome.

Ora, lo so cosa state pensando. In calce all’articolo ho esordito affermando che le ultime due sessioni di gioco sono durate oltre 7 ore. Perché? È presto detto. La scalabilità di Massive Darkness gioca un ruolo importante nella durata della partita. Consiglio di giocarlo da 2 a 4 persone poiché in 5 o 6 i tempi si dilatano enormemente (ricordatevi che nel dungeon verranno generati tanti mostri quanti sono i giocatori moltiplicati “per x”).

Piccola nota a margine, è possibile giocare anche in solitario, con una sola miniatura. Questo si traduce in partite molto più rapide e, per non disdegna avventurarsi da solo nel mondo dei giochi da tavolo, anche divertenti.

Così come nei suoi concorrenti sul mercato, anche in Massive Darkness è possibile affrontare un’intera campagna di gioco, composta da diverse missioni con cui potremo far progredire il nostro personaggio. In realtà si tratta di piccole variazioni sul regolamento, appena accennate, e una totale assenza del background non vi permetterà di entrare troppo “nella parte”.

Parlando di fortuna, invece, il sistema dei dadi ovviamente influisce pesantemente sulla riuscita o meno della nostra impresa di gruppo; con la sensazione che, all’inizio della “discesa nel dungeon” il nostro party (dotato sempre di elmi scolapasta e armi giocattolo) sia spesso troppo debole per affrontare la prima orda, mentre nell’avvicinarsi all’end game diventi decisamente troppo forte.

In definitiva, se siete alla ricerca di un dungeon crawler che non vi faccia perdere ore ed ore sul regolamento e che sia in grado di offrirvi secchiate di nemici su cui scagliarvi con i vostri amici, divertendovi a collezionare equipaggiamenti e abilità, Massive Darkness potrebbe fare al caso vostro.

Condividi questo articolo