Play Modena 2021: il ritorno del Festival del Gioco

play modena festival del gioco

Due anni senza fiere. Due anni senza i tavoli da gioco, gli stand e le code per entrare. E poi arriva l’annuncio del Play Modena 2021 e non ci sono state incertezze: partecipiamo!

Quando si torna a Modena sembra che il tempo non sia passato, eppure quest’anno si percepiva un qualcosa di diverso: questi anni il tempo ha davvero lasciato un segno, ma… questo ha lasciato una voglia immensa di giocare e divertirsi!

L’esperienza del Play Modena 2021

Il Play, il Festival del Gioco più importante a livello nazionale, si è svolto dal 3 al 5 settembre 2021 e ha rappresentato la prima grande fiera del settore ludico ad aprire i battenti dopo le chiusure causate dalla pandemia globale. Un festival che ha incontrato molti ostacoli, tra cancellazioni, date accennate e poi rimandate, e la necessità di adattare una fiera fatta di incontri alle necessarie normative anti-covid. La sfida è stata ardua ma, come alla fine di ogni tumultuosa avventura, il risultato è stato epico anche per il Play Modena 2021!

Ebbene sì, perché alla fine il Play c’è stato e, soprattutto, ha dato di nuovo modo a noi giocatori di sederci a un tavolo per divertirci con gli altri. Infatti questa edizione, nonostante le limitazioni, ha mostrato ancora una volta quanto la voglia di giocare, incontrarsi e socializzare sia la carta vincente e il marchio distintivo del Play di Modena.

 

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Il mondo dei giochi di ruolo e del librogame al Play Modena 2021

Sì, sono di parte, ma sarebbe inutile nascondere che ho passato i tre giorni di fiera quasi esclusivamente tra gli stand legati al mondo dei giochi di ruolo e dei librigame.

Per gli appassionati di GdR Modena è l’occasione per scoprire nuovi giochi, parlare con gli editori e giocare (tantissimo!) al tavolo grazie alle case editrici di settore e alle associazioni ludiche che ogni anno organizzano tutti i giorni a tutte le ore sessioni di tantissimi GdR differenti. Fortunatamente questo elemento non è mancato neppure a questa edizione del Play! Certo, tutti hanno dovuto applicare le regole necessarie per poter svolgere le attività di gioco in sicurezza quindi, ad esempio, i tavoli destinati alle sessioni sono stati ridotti di numero, ad ogni tavolo i giocatori dovevano mantenere il distanziamento, si potevano utilizzare o i propri dadi personali oppure app su smartphone, ma sono tutte normali conseguenze relative al numero massimo di visitatori che giornalmente potevano accedere alla fiera e alle normative anti-covid.

È stato diverso? Sì. Ci siamo divertiti di meno? Assolutamente no! Personalmente sono riuscita a giocare tanto (minimo due sessioni al giorno) e sono state tutte esperienze di gioco divertenti e ricche di sorprese, come sempre quando ci si butta a un tavolo con giocatori mai visti né sentiti prima (un’esperienza che tutti dovrebbero provare)! Era possibile prenotarsi per partecipare alle sessioni sia in loco in fiera, grazie ad un comodo stand appositamente adibito a segreteria per i giochi di ruolo, sia prenotandosi online prima dell’inizio del Play. Quindi devo ammettere che non ho notato differenze rispetto agli anni precedenti perché… non avrei avuto il tempo di giocare neppure una sessione in più! Quindi, anche quest’anno, l’esperienza di gioco al Play è stata più che positiva e soddisfacente.

 

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Nonostante molte novità editoriali del mondo dei giochi di ruolo fossero già uscite nei mesi precedenti, molti erano i manuali che venivano presentati per la prima volta direttamente al vasto pubblico proprio a Modena. Tra le novità in uscita in occasione della fiera non possiamo non menzionare 1000 Anni da Vampiro, edito da Narrattiva, un journaling game da giocare in solitario in cui si vestono i panni di un vampiro, e Itras By di Dreamlord e NessunDove, GdR surreale di scuola scandinava in cui non si usano dadi ma due mazzi di carte che possono essere interpretati da chiunque al tavolo.

Senza dimenticare i grandi attesi come il gioco di ruolo ufficiale di Dune, Unglorious, Kisarta per D&D Quinta Edizione e Fabula Ultima, il primo gioco di ruolo originale di casa Need Games! ispirato ai videogiochi di ruolo alla giapponese. Segnalo anche l’interessantissima possibilità di poter provare GdR ancora in fase demo che approderanno a breve su Kickstarter come Rayn di Aristea Edizioni, ArmaKitten, Il Tempo della Spada, La Notte Eterna di AliRibelli Edizioni e One More Quest di Horrible Guild.

Un po’ si è sentita la mancanza di importanti editori del settore come Wyrd Edizioni, Serpentarium e Raven (e anche realtà più piccole ma ugualmente importanti come The World Anvil e Vas Quas Editrice), ma confidiamo che la situazione possa solo migliorare e che li vedremo al prossimo Play!

Sempre più spesso, negli ultimi anni, Play non vuol dire solo giochi di ruolo, wargame e giochi da tavolo, ma anche librigame. Sulla scia della rinascita del settore quest’anno la proposta è stata ampia, variegata e con sempre più case editrici che hanno partecipato con entusiasmo al Festival del Gioco.

Tante le iniziative proposte, come la possibilità di giocare con gli autori dei libri (non sono riuscita a partecipare, ma devo rimediare il prossimo anno!), sessioni di firma-copie e la presentazione di tante novità di settore che verranno pubblicate nei prossimi mesi. Tutte queste novità sono state esposte ad una conferenza dal titolo La rivincita dei Librogame (tenuta da Mauro Longo e Francesco di Lazzaro) in cui è stato annunciato che dalla prossima edizione il Play di Modena istituirà un premio dedicato al mondo del librogame. Una notizia che sottolinea il forte rapporto che lega il Festival del Gioco a questo settore, che continua a stupirci con prodotti di qualità e all’avanguardia.

E iniziando il conto alla rovescia per la prossima edizione… buon Play!