Oumuamua: astronave aliena o cometa? Un’affascinante teoria potrebbe svelarlo!

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Quando lo scorso ottobre Oumuamua arrivò nel nostro sistema solare, la misteriosa origine del corpo celeste scatenò subito la curiosità del mondo accademico e degli appassionati di fantascienza. In molti iniziarono a pensare che questo corpo celeste potesse essere un oggetto alieno, come aveva raccontato Clarke in Incontro con Rama. In molti videro in questo oggetto celeste la fonte per motivare alcune delle più controverse idee scientifiche, come la panspermia.

L’origine di Oumuamua, il misterioso corpo celeste apparso lo scorso anno, è fonte di alcune teorie decisamente improbabili, ma affascinanti!

Nel corso dei mesi si sono fatte centinaia di speculazioni, ma nella scorsa settimana sono arrivate notizie da parte di scienziati di Harvard, che sembravano sostenere l’idea che Oumuama fosse un oggetto alieno.

All’arrivo di Oumuamua, gli scienziati scoprirono che il corpo celeste fosse lungo 800 metri e con un diametro di circa 260 metri, e seguiva una rotta iperbolica che lo avrebbe portato ad attraversare il Sistema Solare. Da questo emerse subito che Oumuamua non stesse orbitando intorno al Sole, ma fosse ‘di passaggio’.

In realtà, questo suo comportamento denotò subito che Oumuamua non fosse soggetto ad una propulsione controllata, come potrebbe essere quella di un’astronave, ma fosse solo soggetto ad un’accelerazione insolita, non spiegabile solo con la forza di gravità. Gli scienziati iniziarono quindi ad interrogarsi sulla sua origine, considerandolo una cometa, ma la mancanza di una scia di gas tipica delle comete smentì questa idea.

In questi giorni, due ricercatori dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, Shmuel Bialy e Avi Loeb, hanno analizzato il comportamento di Oumuamua, cercando di scoprire la causa della sua strana andatura, in particolare questa accelerazione anomala.

Inizialmente, si è pensato alla pressione causata dalle radiazioni solari, un trasferimento di momento proveniente dall’elettromagnetismo generato dal Sole.

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Dopo aver considerato questa ipotesi, i due scienziati hanno iniziato a fare delle speculazioni su Oumuamua, arrivando ad una particolare conclusione: che si tratti di un’astronave che usa le radiazioni come propellente.

Nonostante si tratti di una teoria decisamente straordinaria, è piuttosto complesso dichiararne la falsità. Quindi, Oumuamua potrebbe esser un’astronave aliena con una particolare propulsione, ma questa suggestiva ipotesi deve anche affrontare la realtà.

Diversi scienziati si sono dimostrati scettici riguardo a questa teoria, come Chandra Prescod-Weinstein, assistente professore di Fisica presso l’Università del New Hampshire

“Bisogna ricordare l’importanza di non sfruttare il vantaggio del buon nome di un’istituzione per dare dare eccessivo risalto a risultati che siano no verificati o fortemente speculativi. Un comportamento simile non è solamente lesivo per la reputazione del dipartimento, ma anche per il resto del campo di ricerca”

Non meno scettico è Coryn Bailer-Jones, astronomo del Max Planck Institute for Astronomy tedesco

“Dobbiamo chiederci ‘Dove sono le prove?’ non ‘Dove sono le mancanze di prove così posso infilarci ogni ipotesi che mi piace?'”

Bailer-Jones è anche stato a capo di una squadra di scienziati che ha identificato quattro potenziali stelle nane come punti di origine del viaggio di Oumuamua, ed ha sollevato in particolare degli interrogativi riguardo al moto del corpo celeste

“Perché una forma di vita intelligente dovrebbe inviare un mezzo spaziale che si comporta in maniera così anomala? Se Oumuamua fosse un’astronave, questo suo roteare renderebbe impossibile mantenere degli strumenti puntati con precisione sulla Terra. Certo, si potrebbe teorizzare un incidente a bordo, o che gli aliene abbiano ideato tutto questo come un inganno. Si potrebbe andare avanti all’infinito a sollevare ipotesi prive di fondamento…”

Intervistato dalla NBC, Loeb ha ribadito come la sua ipotesi su Oumuama  sia puramente scientifica, e che una volta che escludiamo il possibile, l’impossibile, per quanto improbabile, deve esser la risposta. Tralasciando la citazione a Sherlock Holmes,  Loeb ritiene che la sua teoria si basa su prove che non sono conclusive, ma comunque interessanti, sostenendo che attende con ansia nuove visioni, ma che non intende rinunciare alla sua spiegazione sull’insolito comportamento di Oumuamua.

Loeb non è certo un tipo che si arrende facilmente, tanto è vero che che ha dato vita la progetto Breakthrough Starshot, con cui spera di costruire una vela solare simile a quella che suppone sia alla base delle propulsione di Oumuamua.

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E quindi, tornando alla nostra domanda iniziale: Oumuamua è un’astronave aliena? Per quanto le idee di Loeb possano sembrare affascinanti, ad oggi la comunità scientifica non avvalla questa sua teoria, preferendo continuare a considerare il misterioso oggetto celeste come un fenomeno insolito su cui indagare ancora.