Mysthea è un progetto appena lanciato sulla piattaforma Kickstarter dalla casa editrice tutta italiana Tabula Games, che ha già prodotto, sempre tramite crowfounding, Jewels e Barbarians: The Invasions.
Molto interessante è il mix di meccaniche con cui dobbiamo destreggiarci: abbiamo un tabellone modulare, maggioranze, la versatilità delle carte Era che sono tutte, e ripeto TUTTE, diverse, grande interazione, un pizzico di coop… Direi che ci sono le basi per un gioco longevo e intrigante, soprattutto per le diverse strategie e tattiche da utilizzare che possono, e anzi devono, essere prese in considerazione man mano che si sviluppa la partita.
Mysthea è un gioco da tavolo per 2-4 giocatori dai 14 anni in su. Una partita dura da 90 a 120 minuti mentre gli autori sono Martino Chiacchiera e Marta Ciaccasassi. La grafica è curata invece da Travis Anderson.
Nella scatola “base” di Mysthea…
…poiché speriamo che gli stretch goal sbloccati durante la campagna siano molti, troviamo:
- 2 tabelloni di gioco
- 4 plance giocatore
- 5 plance isola
- 111 carte
- 55 miniature
- 40 token
Se andate sulla pagina kickstarter del progetto potrete notare come le miniature siano di ottima fattura e ce ne siano molte uniche.
Le carte della versione prototipo non sono sicuramente quelle del gioco finale, quindi non possiamo dare un giudizio sulla qualità del materiale, ma da un punto di vista artistico sono molto belle e dettagliate anche se la simbologia, al primo impatto, ci è sembrata molto difficile da interpretare (e bisogna investire più di un paio di partite per averne la padronanza).
Le plance dei giocatori sono ben costruite e organizzate, con tutto l’occorrente grafico per gestire truppe, punti Esperienza, punti Energia e le carte che ci potenziano truppe e azioni.
Graficamente, già nella versione prototipo, abbiamo un prodotto notevole: le artwork sono bellissime e, accompagnate al lore del gioco, danno una grande profondità all’ambientazione.
Mysthea in azione
Il set up nelle prime partite vi sembrerà un po’ macchinoso e lungo, ma vi assicuro che dopo un paio di sessioni in cui avete preso confidenza con le carte, vi renderete conto che è molto semplice.
Una partita di Mysthea si divide in tre Ere. All’inizio di ogni Era il primo giocatore rivela la prima carta Evento e la mette nel primo posto libero sul tracciato corrispondente. A questo punto potete cominciare il vostro turno in cui avete un’azione obbligatoria da scegliere tra:
- meditare
- sviluppare
- agire,
e, se si vuole, un’azione opzionale tra:
- attivare un Accessorio
- cominciare una battaglia
- muovere un’isola (e creare una Sintonizzazione)
- affrontare un incontro.
Meditare: permette di recuperare 3 Punti Energia più altri bonus in base alle regioni occupate dalle vostre truppe.
Sviluppare: potete acquistare fino a tre carte Era dal mercato generale spendendo Punti Energia.
Agire: rivelate una carta Era dalla vostra mano e utilizzate i punti Comando per gestire le truppe e/o attivate l’abilità della carta.
Potete:
- attivare una carta Accessorio sulla vostra plancia e utilizzarne gli effetti.
- Cominciare una battaglia, voltando il vostro artefatto, in una regione dove avete almeno un’unità e ci sia almeno un’unità avversaria.
- Muovere l’isola dove è collocato il vostro Campione e, se possibile, effettuare una Sincronizzazione. Dopodiché muovete l’isola su uno spazio diverso da quello di partenza muovendo le isole per farvi posto.
- Affrontare un incontro se il vostro Campione è sulla stessa isola del vostro token Incontro. Vi fornisce subito punti Gloria (fondamentali per vincere), poi guardate la figura sulla carta e decidete quale azione intraprendere tra le due possibili, girate la carta e ricevete i bonus corrispondenti.
Alla fine di ogni Era (le cinque carte territorio sono state rivelate), dovete calcolare i punti Gloria seguendo l’ordine di uscita delle carte territorio sul tabellone degli Eventi.
In questa fase è possibile che dobbiate affrontare i mostri: è qui che troviamo la minima parte di coop di cui parlavo a inizio articolo. La forza del mostro va confrontata con la forza di tutte le truppe presenti sull’isola. Se il mostro viene sconfitto, il giocatore che ha il valore di forza più alto prende il bonus migliore, e così via a scalare fino al terzo. Anche in questo caso riuscire a sconfiggere il mostro giusto fa parte dell’aspetto tattico del gioco, visto che ogni mostro dà bonus diversi da sfruttare immediatamente.
Alla fine di ogni era riprendete in mano le carte Era dalla vostra pila degli scarti.
Alla fine della terza Era chi ha più punti Gloria è il vincitore.
Conclusioni
Mysthea ci è piaciuto molto! A parte la complessità dei simboli che ci ha spiazzato all’inizio, con continue pause per leggere le faq sul manuale, è un gioco che poi ti coinvolge al massimo.
Ci sono molte possibilità da valutare, molte azioni su cui scegliere, e se all’inizio l’interazione sembra scarseggiare, col progredire del gioco le azioni di ogni giocatore influiscono praticamente su tutti, basti pensare a un’isola spostata o a una truppa in più schierata.
Ho in mente un paio di amici a cui non proporrei Mysthea perché la paralisi d’analisi, proprio grazie alla vasta scelta di azioni, è dietro l’angolo che aspetta solo di bloccare il gioco di tutti…
L’alea c’è, molto contenuta, ma c’è: basti pensare a quando si scoprono le carte Era nel mercato e quando si voltano le carte Evento. Nel primo caso è una corsa ad accaparrarsi le carte migliori o quelle che combano meglio con la nostra mano, nel secondo bisogna rivedere tutta la disposizione delle nostre unità per ottenere le maggioranze sui territori più remunerativi.
Mysthea è un gioco che non permette distrazioni: mentre pensiamo a quale azione intraprendere dobbiamo fare attenzione anche alle mosse degli avversari e ogni volta adattarci, valutare se comprare quella carta Era che prima sembrava inutile, ma che adesso potrebbe tirarci fuori dal fango.
Siete arrivati fino a qui? Ottimo! Se riuscirete ad avere la stessa costanza anche con Mysthea sappiate che la fine della partita non comincia con un’interminabile insalata di punti: chi ha più punti gloria vince! Sic et simpliciter!
Non è un gioco per neofiti e l’età raccomandata è proporzionata alla complessità del gioco: non ci sono regole difficili da capire ma la gestione di tutte le possibilità che abbiamo in mano lo rende bello tosto; e a noi piace così!
Vi esortiamo a dare un’occhiata approfondita alla campagna Kickstarter, non ve ne pentirete!