Lontana 24 miliardi di km dal nostro pianeta, la sonda Voyager 1 non riesce piĆ¹ a inviare i dati al controllo missione sulla Terra.
Sebbene lo scorso autunno la NASA sia riuscita a inviare con successo alcuni aggiornamenti software sia a Voyager 1 che a Voyager 2, dopo qualche settimana da quell’update la prima delle due sonde ha iniziato a essere afflitta da un malfunzionamento che i tecnici temono ormai di non riuscire a risolvere.
Gli ingegneri stanno attualmente lavorando per correggere un errore del computer che impedisce alla navicella di trasmettere dati sulla Terra, ma le limitazioni del software e la grande distanza stanno rendendo il tutto difficile. Ironia della sorte, uno degli aggiornamenti inviati a ottobre 2023 si era occupato proprio di correggere un problema riguardante la corruzione dei dati che la Voyager 1 stava inviando a Terra. Adesso, come spesso capita quando si ha a che fare con procedure simili, la sonda non riesce a inviare nessun dato.
Sebbene risponda correttamente ai comandi, purtroppo dal 14 novembre dello scorso anno la Voyager 1 ĆØ praticamente muta mentre continua a sfrecciare ben oltre i confini del sistema solare. Tuttavia, come sottolineato dalla NASA, senza un ritorno di segnali e una corretta comunicazione che renda accessibili i sistemi difettosi, ĆØ davvero complicato per gli ingegneri valutare appieno lo stato della sonda.
La mancata comunicazione tra due moduli alla base del problema della Voyager 1
Il Flight Data System (FDS), uno dei tre computer di bordo della Voyager 1, non comunica correttamente con uno dei sottosistemi, lāUnitĆ di Modulazione della Telemetria (TMU).
L’FDS ĆØ progettato per raccogliere i dati dagli strumenti scientifici e di volo della Voyager 1, per poi combinarli in un unico pacchetto di informazioni da spedire sulla Terra. Tuttavia, proprio la difficoltĆ a interfacciarsi con il TMU che ĆØ il modulo di invio, rende la sonda praticamente “muta”.
“Sarebbe un vero miracolo se riuscissimo a recuperarla” ha rivelato ad Ars Technica una sconfortata Suzanne Dodd, responsabile del progetto Voyager.