La Rivincita del gioco: Modena Play 2021

Play Modena 2021

Siamo stati a Modena Play 2021, l’edizione della Rivincita (sulla pandemia, sulla quarantena, sul maledetto virus che ci ha tenuti distanti gli uni dagli altri) ed è stato bello.

Ecco alcune delle nostre sensazioni ed impressioni, dopo un bel po’ di giochi provati, qualche acquisto, aver curiosato tra i molti stand e salutato amici che non si vedevano da tanto (troppo!) tempo.

Com’è andata Modena Play 2021

Due anni e mezzo dopo l’ultima volta (880 giorni, per essere precisi) siamo tornati a Modena Play – come ormai tutti conoscono Play: Il Festival del Gioco di Modena – per un’edizione, quella del 2021, che ha rappresentato una grossa sfida in più per organizzatori, editori, espositori e anche per i visitatori.

Eppure, nonostante le premesse non fossero troppo incoraggianti, l’edizione di quest’anno si è svolta in maniera impeccabile, in cui tutti i soggetti coinvolti si sono ritrovati con entusiasmo e tanta voglia di Rivincita, così tanto tempo dopo quella del 2019, “la migliore edizione di sempre!”. In quell’occasione, la fiera più importante in Italia dedicata al Gioco da Tavolo e di Ruolo aveva fatto registrare circa 44.000 ingressi. Quest’anno, per via delle limitazioni per combattere questo maledetto virus, non è stato possibile arrivare a tali cifre; tuttavia, secondo i quotidiani locali della città emiliana, la fiera ha comunque sfiorato i 20.000 ingressi.

In particolare è stata la giornata di sabato quella che ha fatto registrare la maggiore affluenza. Il venerdì è sempre stata la giornata un po’ più tranquilla, una giornata lavorativa in cui molti non hanno la possibilità di visitare la fiera. La domenica, invece, ha fatto registrare ottimi numeri, anche se non come quelli del giorno precedente; sabato 4 Settembre, infatti, tutti i biglietti disponibili, limitati per motivi sanitari, sono andati sold out già nel primo pomeriggio!

Giocare (abbastanza) sicuri

All’ingresso in fiera gli addetti controllavano scrupolosamente la validità dei biglietti e del Green Pass, come sappiamo necessario per accedere agli spazi destinati all’evento. Purtroppo, però, le norme di sicurezza a cui ormai dovremmo essere abituati non sempre sono state rispettate all’interno (ma soprattutto all’esterno!) dei padiglioni. Chiaramente il comportamento di ciascuno è propria responsabilità, ma un servizio che richiamasse all’ordine i più distratti, che magari si lasciano sfuggire un po’ troppo il naso dalla mascherina, o disperdesse gli assembramenti spontanei, non si è visto. Qualche comportamento non esemplare l’abbiamo notato anche da parte di alcuni espositori, specie dietro al bancone dello stand, chiamati, a nostro modo di vedere, anche a dare l’esempio. Fortunatamente si tratta di eccezioni, e nel complesso la fiera si è svolta rispettando le norme di sicurezza; questo anche grazie alla nuova gestione degli spazi di gioco, con tavoli molto più grandi e distanziati.

Un apprezzamento particolare va ai dimostratori, sempre attenti alla sanificazione dei giochi e ai comportamenti corretti al tavolo; dopo 3 intensi giorni di spiegazione, alzare la voce per parlare attraverso una mascherina inizia a diventare davvero faticoso. Tuttavia, ho trovato sempre ragazze e ragazzi che con l’entusiasmo sono riusciti ad andare oltre a queste difficoltà e ad offrire a noi visitatori un’esperienza da ricordare.

 

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La Rivincita del Gioco

Detto ciò, passiamo ai giochi, da tavolo e di ruolo, vero cuore della fiera di Modena Play 2021. Negli scorsi mesi praticamente tutte le case editrici hanno confermato la loro partecipazione alla fiera, e le abbiamo ritrovate con stand, tavoli demo, spazi di vendita ma anche di gioco in tutti gli angoli del centro fieristico. Parlando con gli operatori del settore ho notato la forte emozione di potersi ritrovare dopo tanto tempo: non per tutti forse, ma per moltissimi, il gioco non è solo lavoro ma anche una grande passione, e l’impegno è dunque portato avanti con grande entusiasmo, anche dopo tanto tempo in cui si era perso il “ritmo-fiera”.

Molte le novità presentate dalle case editrici, e tutte con qualche tavolo dimostrativi a cui non era sempre facile trovare posto. A questo proposito, il meccanismo di prenotazione delle sessioni di gioco, adottato da praticamente tutti gli editori, pare aver funzionato abbastanza bene. Anche se non siamo riusciti a provare tutti i titoli che avremmo voluto, non abbiamo perso tempo in coda ad aspettare il nostro turno al tavolo; più tempo per giocare ad altro, in effetti, o anche solo a gironzolare per i padiglioni godendoci la vista ed il momento.

L’edizione di Modena Play 2021, quella che ricorderemo per la parola Rivincita, ci ha regalato partite a dei titoli creati da editori ormai consolidati come Project L di Asmodee, un simil Tetris veloce ma molto interessante, e come Paper Dungeon, un dungeon crawler roll ‘n’ write di dV Giochi, a uno sguardo all’interessante Golem (che però non siamo riusciti a provare), in uscita prossimamente con Cranio Creations; ma anche le più giovani case editrici si sono fatte notare, come ad esempio Djama Games e Little Rocket Games, entrambe con un titolo candidato al premio Gioco dell’Anno (Calico e Nova Luna, titoli di piazzamento non soltanto belli da vedere, ma anche molto divertenti) o Studio Supernova, di cui tutti avremo notato la gigantesca giocabile versione di Shifting Stones.

Molti anche i prototipi o le anteprime: è il caso ad esempio di Black Rose Wars: Rebirth, disponibile in ben 3 tavoli demo allo stand Ludus Magno Studio, o The Thing, un progetto Kickstarter in dirittura d’arrivo creato da Pendragon Games Studio, in cui il team di autori italiano ha saputo ben ricreare l’atmosfera horror e paranoica del film di Carpenter. Anche Mancalamaro ha presentato diverse novità, tra le quali spicca Little Factory, “sequel” di quel Little Town che tanto ci era piaciuto non troppo tempo fa. Ah non dimentichiamoci di One More Quest, un gioco di ruolo che arriverà prossimamente su Kickstarter di Horrible Guild!

Tra i due ospiti più attesi all’evento ci sono stati Cole Wehrle, autore di Root (titolo che ci riporta all’edizione 2019, in cui metà dei visitatori girava per la fiera con il nome del gioco scritto in fronte!), presente allo stand MS Edizioni per un instancabile sessione di firma-copie; ma anche Enoch Fryxelius, dal team di sviluppo di Terraforming Mars presente allo stand Ghenos Games, di cui abbiamo provato Ensamble, una delle novità più particolari della fiera. È andata a casa soddisfatta da Modena Play 2021 sicuramente anche Giochi Uniti, che ha piazzato gli altri 3 candidati finalisti del premio Gioco dell’Anno (The Crew, Paleo e My City).

Quante altre cose ci sarebbero da raccontare, come ad esempio la sessione a Kisarta di Isola Illyon Edizioni, per fare felice anche la parte dell’anima da giocatore di ruolo – non è stato facile scampare alla morte, per poi ritrovarcisi di nuovo invischiati fino alle orecchie – o anche la capatina a tutti gli altri stand, espositori ed editori, troppi per raccontarli tutti.

Ma Play: il Festival del Gioco di Modena 2021 è finito, e così questo resoconto. Consoliamoci pensando che, se tutto dovesse andare come pensiamo, la più importante fiera dedicata al mondo del gioco in Italia probabilmente tornerà nel suo abituale periodo primaverile. Questo significa che manca meno di anno alla prossima Play! Ed anche questa è una bella Rivincita, no?